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Il ruolo del perfezionismo e del workaholism nella sindrome del burnout: uno studio sperimentale – Riccione, 2017

Lo studio condotto da Studi Cognitivi e presentato a Riccione ha indagato le relazioni tra Perfezionismo, Workaholism e Burnout.

Di Guest, Roberto Lorenzini, Chiara Carlucci

Pubblicato il 11 Mag. 2017

Il ruolo del perfezionismo e del workaholism nella sindrome del burnout: uno studio sperimentale 

Carlucci Chiara, D’Alessandro Rina, Di Ridolfo Giorgia, Solomita Marianna Aurora,
Lorenzini Roberto, Mezzaluna Clarice, Tripaldi Simona (*)
(*) Studi Cognitivi, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo – Comportamentale, Milano, Sede di San Benedetto del Tronto (AP)

 

Una serie di ricerche dimostra che il costrutto multidimensionale del Perfezionismo e la Workaholism siano precursori del Burnout, rilevando un effetto mediazionale della Workaholism nella relazione tra Perfezionismo e Burnout. Sembrerebbe infatti che i perfezionisti abbiano più probabilità di diventare dipendenti dal lavoro rispetto ad altri, e i maniaci del lavoro possiedano un rischio di sviluppare Burnout superiore rispetto ad altri (Taris, 2010).

Scopo del lavoro è lo studio del tratto multidimensionale del Perfezionismo in relazione a due patologie lavorative: Workaholism e Burnout.
Nello specifico si intende indagare: le relazioni presenti tra Perfezionismo, Workaholism e Burnout; il ruolo predittivo di Perfezionismo e Workaholism sul Burnout; se l’associazione tra Perfezionismo e Burnout sia mediata dalla Workaholism.

Il campione è costituito da 295 lavoratori di aziende e ospedali; fascia d’età compresa tra i 20 e i 60 anni.

Ogni soggetto ha compilato i seguenti test: Stress Burnout Inventory (SBI), Multidimensional Perfectionism Scale (MPS), Work Addiction Risk (WART), State Trait Anxiety Inventory – Ansia di Stato (STAI), Beck Depression Inventory-II (BDI-I).

Nell’esaminare i dati sono state elaborate analisi di correlazione, regressione e mediazione.

I risultati evidenziano le correlazioni positive del Burnout con tutte le altre variabili in esame, confermando in questo modo la prima ipotesi della ricerca.

Le analisi predittive confermano una predizione positiva della Workaholism sul Burnout, mentre, rispetto al Perfezionismo, si rileva che l’unica sottoscala predittrice è “Critiche genitoriali”. Inoltre le analisi mediazionali, oltre a confermare il ruolo mediatore della Workaholism tra Perfezionismo e Burnout, mettono in luce un effetto diretto e indiretto della sottoscala “Critiche Genitoriali” sul Burnout.

In linea con le ricerche precedenti, lo studio ha messo in rilievo le relazioni significative del Burnout con Stress, Ansia e Depressione, confermando il ruolo predittivo del Perfezionismo (con particolare riferimento alla variabile delle “Critiche Genitoriali”) sullo sviluppo del Burnout, e l’effetto mediazionale della Workaholism nella relazione tra Perfezionismo e Burnout (Taris, 2010).

I dati emersi consentono di ipotizzare che un soggetto con una storia di criticismo genitoriale potrebbe essere maggiormente predisposto, in contesti lavorativi stressanti e con un carico di lavoro eccessivo, a sviluppare una delle sindromi oggetto dello studio.

 

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