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Il Personality Assessment Inventory (PAI): una valida alternativa all’MMPI-2

Il Personality Assessment Inventory è un questionario self report, dall'elevata forza statistica, per la valutazione di psicopatologia e personalità.

Di Daniela Carnevale

Pubblicato il 07 Apr. 2017

Aggiornato il 17 Lug. 2017 10:46

Il Personality Assessment Inventory (PAI) valuta la personalità e la psicopatologia della persona. La logica dietro il suo sviluppo era quella di creare uno strumento di valutazione che misurava aree rilevanti per la diagnosi e la pianificazione del trattamento.

 

Il Personality Assessment Inventory (PAI), pubblicato in Italia nel 2016, valuta la personalità e la psicopatologia della persona. Il Personality Assessment Inventory (PAI) è un questionario self report pubblicato da Leslie Morey (1991, 2007).

La logica dietro lo sviluppo del Personality Assessment Inventory era quello di creare uno strumento di valutazione che permettesse di misurare alcuni concetti psicologici, mantenendo la forza statistica, sviluppando così, uno strumento di valutazione per misurare aree rilevanti per la diagnosi e la pianificazione del trattamento.

Gli autori, hanno esaminato cinque area valutate dal Personality Assessment Inventory:

  1. Validità delle risposte;
  2. Sintomi clinici;
  3. Stili interpersonali;
  4. Complicanze per il trattamento;
  5. Ulteriori indici supplementari per valutare aspetti dell’attendibilità e validità del test

Su queste cinque aree, è stato costruito il Personality Assessment Inventory, utilizzando due tipi di validità, quella di contenuto, che ha permesso che ogni scala avesse un campione equilibrato di elementi che rappresentavano quel costrutto (es. la scala di depressione ha elementi di contenuto emozionale, cognitivo e fisico) e che ogni scala valutasse anche la gravità del contenuto: per esempio la scala ideazione suicidaria ha elementi che vanno da idee vaghe di suicidio ai piani distinti per autolesionismo.

La validità discriminante, ha consentito che ogni scala fosse distinta dall’altra.

 

La struttura del Personality Assessment Inventory

Il Personality Assessment Inventory è un efficace questionario di personalità  ateorico, pensato per l’età adulta (dai 18 anni in poi) e può essere agevolmente somministrato e compreso, per la sua brevità (45′ per la somministrazione) ed esaustività diagnostica, anche da soggetti con basso livello di scolarità; non richiede per lo scoring l’uso di complesse griglie di correzione, ma offre un sistema di calcolo dei punteggi automatizzato.

Il Personality Assessment Inventory è composto da 344 item, che prevedono una scala di risposta Likert a 4 valori, e sono organizzati Scale Cliniche, Scale di Trattamento e  Scale Interpersonali fra loro non sovrapponibili.

Le Scale Cliniche comprendono 11 scale e rivelano costrutti clinici e comprendono tre grandi categorie di disturbi: relativi all’area nevrotica, relativi all’area psicotica e quelli associati a disturbi del comportamento e alle dipendenze. Due scale sono specifiche per le caratteristiche antisociali e per le caratteristiche borderline.

Le 5 Scale di Trattamento permettono di formulare ipotesi sulla compliance e sulle complicazioni nel trattamento. Esse rilevano il rischio potenziale per sé e per gli altri, l’impatto di eventuali fattori stressanti recenti sulle aree di vita, il livello e la qualità del supporto sociale e un indice di motivazione a intraprendere un eventuale trattamento.

Le 2 Scale Interpersonali forniscono informazioni importanti relativamente alle relazioni e alle interazioni della persona. Lo stile interpersonale viene valutato lungo due poli: caldo e socievole – freddo e riluttante; gli aspetti relativi alla dominanza – sottomissione vengono valutati con una scala che è centrata su questi poli.

Completano il test 4 Scale di Validità:

  1. Inconsistenza (INC/10 paia di item): indica il grado di coerenza con cui il soggetto ha risposto all’intero inventario. Ciascun coppia è costituita da item altamente correlati (positivamente o negativamente).
  2. Infrequenza (INF/8): Indica se il soggetto ha risposto distrattamente, in modo casuale o idiosincratico. Gli item sono neutrali rispetto alla psicopatologia e ricevono un livello di approvazione o estremamente alto o estremamente basso.
  3. Impressione Negativa (NIM/9): suggerisce un’eccessiva impressione sfavorevole o simulazione di disturbo.
  4. Impressione Positiva (PIM/9): suggerisce la presentazione di un’impressione molto favorevole o una riluttanza ad ammettere piccoli difetti.

 

Item critici e indici del Personality Assessment Inventory

Il questionario presenta 27 item critici, che valutano comportamenti patologici che possono richiedere attenzione immediata (ad es., rischio suicidario) e sono stati identificati come critici in base a due criteri: hanno un contenuto specifico su crisi potenzialmente in atto e sono item che generalmente ricevono una percentuale bassa di consenso tra i soggetti. L’esame degli item critici può aiutare a chiarire il significato delle elevazioni osservate in determinate scale o sotto scale.

Inoltre, vengono misurati i seguenti indici:

  • Indice difensivo: si riferisce a configurazioni di 9 scale che si osservano più frequentemente nei soggetti istruiti a fornire un’immagine di Sé positiva, rispetto alla popolazione normativa o clinica;
  • Funzione discriminante Caschel: permette di distinguere i soggetti che si pongono in maniera difensiva rispetto a chi risponde onestamente;
  • Indice di simulazione di malattia: si tratta di configurazioni di 8 scale che si osservano più frequentemente nelle persone che simulano, che nei pazienti reali;
  • Funzione discriminante Rogers: permette di distinguere i protocolli di pazienti onesti dai simulatori;
  • Indice di potenziale suicidio: potenziale rischio suicidario;
  • Indice di potenziale violenza: indice di violenza potenziale;
  • Indice di processo di trattamento: indice di propensione al trattamento.

 

Vantaggi del Personality Assessment Inventory

Campione clinico e campione non clinico: il Personality Assessment Inventory è stato standardizzato sia su popolazione generale che su popolazione clinica. Questa duplice taratura è fondamentale per un confronto molto più preciso nella rilevazione degli aspetti psicopatologici. Pochi sono i test che possono vantare tale doppia taratura.

Dal globale al molto particolare: il Personality Assessment Inventory è stato costruito prendendo in esame i costrutti clinici sia in termini di rilevanza all’interno della nosologia dei disturbi mentali sia di significatività nella pratica diagnostica contemporanea. Ciascun aspetto psicopatologico può essere esaminato a livello macro (grazie ai domini e alle scale) e a un livello di profondo dettaglio (grazie alle sottodimensioni). Inoltre, essendo strutturato su una scala Likert a 4 punti, consente di approfondire ulteriormente le dimensioni indagate (anche grazie alla presenza di item critici).

Dalla diagnosi al trattamento: il Personality Assessment Inventory non solo traccia un profilo che dà informazioni sulla presenza di caratteristiche psicopatologiche, ma fornisce anche, grazie a numerosi indici, indicazioni relative al possibile trattamento e alla potenziale compliance.

 

Svantaggio del Personality Assessment Inventory

Poiché il Personality Assessment Inventory non misura alcuni costrutti che potrebbero essere di preoccupazione clinica (ad esempio, disturbi alimentari), è spesso utile per integrare il Personality Assessment Inventory con altri test.

Sussiste, anche una versione per Adolescenti, Adolescent Personality Assessment (PAI-A), dai 12 ai 18 anni. È composto da 264 item.

 

Gli ambiti di impiego

Ambito clinico:  screening diagnostico; psicodiagnosi; valutazione della personalità, anche non clinica; identificazione del rischio suicidario; valutazione di caratteristiche comportamentali di tipo violento; pianificazione del trattamento. In particolare, appare particolarmente utile nel contesto psicodiagnostico più ampio in ragione del bilancio costo-efficacia, inteso come rapporto fra la mole di informazioni che è possibile raccogliere rispetto al tempo impiegato per l’autosomministrazione.

Ambito forense: particolarmente utili ai fini di perizie o altri usi giuridici, vi sono le scale cliniche indispensabili per l’inquadramento diagnostico e le scale di controllo: Inconsistenza, Infrequenza, Impressione Negativa, Impressione Positiva e altri indicatori di simulazione e malingering utili per questo tipo di valutazioni. Proprio per queste specifiche caratteristiche il test ha trovato negli Stati Uniti e in altri paesi ampie applicazioni in ambito giuridico.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Morey L.C. (1997). The Personality Assessment Screener (professional manual: Lutz, FL: Psychological Assessment Resources.
  • Morey L.C. (2007). The Personality Assessment Inventory professional manual. Lutz, FL: Psychological Assessment Resources.
  • Morey L.C. (2016). PAI – Personality Assessment Inventory. Edizione Hogrefe
  • Douglas, Kevin S.; Guy, Laura S.; Edens, John F.; Boer, Douglas P. and Hamilton, Jennine “The Personality Assessment Inventory as a Proxy for the Psychopathy Checklist Revised: Testing the Incremental Validity and Cross-Sample Robustness of the Antisocial Features Scale”. Assessment, Vol. 14, No. 3, September 2007, pp. 255-269.
  • Blais, Mark A.; Baity, Matthew R. and Hopwood, Christopher J. “Clinical Applications of the Personality Assessment Inventory”. Routledge, Oct. 2011, 256 pp
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