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Il concetto di “casa” per gli studenti dopo la laurea

Uno studio ha indagato l'idea di casa che hanno gli studenti dopo la laurea e cosa spinge i ragazzi a tornare in patria dopo gli studi o a restare lontani.

Di Mariagrazia Zaccaria

Pubblicato il 03 Mar. 2017

Aggiornato il 03 Lug. 2019 12:24

Uno studio condotto dalla University of British Columbia ha cercato di capire come gli studenti si muovono e percepiscono la loro casa dopo la laurea.

 

Le scelte degli studenti dopo la laurea: chi torna in patria e chi resta fuori casa

[blockquote style=”1″]Molte ricerche tendono a concentrarsi su quali poli universitari gli studenti scelgono per andare a studiare, ma pochi studi si pongono domande su dove vanno gli stessi studenti dopo la laurea. Questo studio dimostra quanto sia complessa le decisione del post laurea per gli studenti[/blockquote] ha affermato Cary Wu, autore dello studio.

Il Dr. Wu ha esaminato i dati delle interviste di oltre 200 studenti provenienti da più di 50 paesi che hanno studiato alla UBC tra il 2006 e il 2013. Studiando i dati che aveva a disposizione ha notato che gli studenti percepivano la loro casa universitaria in quattro modi differenti: come ospite, come ancestrale, come cosmopolita o come nebulosa. Questi diversi modi di percepire casa hanno influenzato le loro decisioni sul post laurea.

Secondo il Dr Wu, di solito tendiamo a pensare che le persone si allontanino dalla loro casa sulla base di un singolo fattore, come una allettante offerta di lavoro o un obbligo di famiglia. In realtà queste non sono motivazioni sufficienti.

Dallo studio infatti è emerso che, se gli studenti concepivano la loro casa universitaria come “ospite”, la loro idea era quella di rimanere. Dei 232 studenti intervistati, il 16% di loro ha deciso di fermarsi in Canada, citando legami emotivi, relazioni interpersonali, familiari ecc. In sintesi, quanto più gli studenti si sentono accolti, più alte sono le probabilità che scelgano di fermarsi in quel posto anche dopo la loro laurea.

Se la casa universitaria è vista come ancestrale, il piano degli studenti è quello di rientrare nei loro paesi di origine. E’ come se questi ragazzi avessero sempre avuto un profondo desiderio di ritornare nella loro casa d’origine, infatti circa il 27% degli studenti ha dichiarato di voler tornare a casa, soprattutto quelli provenienti dagli USA, Francia e Australia. Dopo la laurea hanno preso la decisione di rientrare in “patria”. Per alcuni studenti provenienti dalla Cina e dal Giappone, la decisione di tornare a casa è stata in parte a causa di barriere linguistiche, sociali e culturali.

Quasi il 57% degli studenti sono aperti a qualsiasi piano di migrazione. Il Dr. Wu ha detto che molti studenti prima di studiare in Canada, hanno vissuto in altri due/tre paesi diversi. Questi, secondo lo studioso, sono coloro che considerano la casa come cosmopolita perché sono in grado di sentirsi a proprio agio in qualsiasi posto.

Gli studenti che vedono la loro casa universitaria come una nebulosa, ovvero come poco chiara o come se fosse avvolta dalla nebbia dell’incertezza, hanno difficoltà ad inserirsi in qualsiasi luogo vivendo in una costante confusione causata dalla mancanza di radici.

Secondo la Dr.ssa Rima Wilkes, sociologa presso la UBC, lo studio dimostra che gli studenti non sono un gruppo monolitico e che le loro idee di casa sono diverse, così come diverse sono le persone e le esperienze che vivono.

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