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Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori (2016) di C. Grillone – Recensione

'Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori' fornisce uno spaccato del fenomeno bullismo fino a illustrarne ricadute e linee guida di intervento

Di Angela Ganci

Pubblicato il 27 Feb. 2017

Nel libro Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori, attraverso uno stile narrativo descrittivo e denso di immagini, il lettore viene accompagnato lungo l’analisi di questa nuova devianza, il bullismo, e aiutato a sondarne le diverse declinazioni.

 

‘Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori’: un libro che nasce dall’esperienza professionale di un avvocato criminologo, dedicato al bullismo e alla devianza minorile, con uno sguardo di rilievo al ruolo della prevenzione a opera delle agenzie educative coinvolte nella formazione dell’identità del minore (famiglia, scuola, società).

Così recita la presentazione al volume del noto criminologo Vincenzo Maria Mastronardi, sintetizzando magistralmente il contenuto delle oltre duecento pagine in cui esso si snoda, fitte di riferimenti teorici e normativi, che lo rendono adatto maggiormente ai professionisti del settore psicologico, giuridico e socio-educativo.

Ecco che nel libro Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori, con uno stile narrativo descrittivo e denso di immagini, il lettore viene accompagnato lungo l’analisi di questa nuova devianza (definita teppismo per noia o malessere del benessere), aiutato a sondarne le diverse declinazioni, nella cornice di un fenomeno “democratico”, che non è possibile relegare a un discorso di classe sociale, genere o confini geografici.

Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori è un libro ottimista e propositivo che fornisce inizialmente uno spaccato di carattere classificatorio/etiologico fino a illustrarne le ricadute normativo/sociologiche, al fine di proporre strategie di fronteggiamento e linee guida di intervento.

 

Il bullismo come trattato in Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori

Già dal primo capitolo di Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori il lettore potrà farsi una chiara idea delle caratteristiche strutturali del fenomeno, approfondendo le caratteristiche del bullismo femminile nelle sue specificità rispetto alla violenza maschile. Sul versante legato alla genesi delle condotte devianti, forte enfasi pone l’autrice, Caterina Grillone, sulla componente gruppale: il bullo è tale in quanto sostenuto dal gruppo che incita alla violenza. Interessante da un punto di vista psicodinamico il ruolo dei cosiddetti attendenti, che si astengono dall’interrompere la violenza per cementare un’identità di gruppo.

Focus sui meccanismi gruppali, ma altresì valutazione attenta del ruolo dei fattori di rischio di ordine socio-familiare e di quelli soggettivi (collegati in particolare alla neurobiologia del trauma), senza mai cadere nel giustificazionismo.

Infatti, nella visione normativa della Grillone, il bullismo è un reato e, in quanto tale, da sanzionare, in un’ottica riparativa; eppure nel contempo il minore bullo resta sempre un minore, quindi da proteggere rispetto all’esperienza detentiva. Alla conciliazione di queste due esigenze socio-giuridiche, nell’ottica di una prevenzione secondaria (e ancor più, terziaria), è dedicato il secondo capitolo, incentrato sull’analisi delle misure penali minorili previste dal nostro ordinamento e sul valore riparativo della mediazione penale.

Se con un aggettivo si dovesse definire il libro Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori si potrebbe senz’altro utilizzare il termine “pedagogico”, concetto che investe la famiglia, perché “l’educazione alle norme sociali è essa stessa espressione di affetto”, la scuola “che punterà tutti i suoi sforzi sulla comunicazione” e la società che, istigando alla violenza, rischia di rendere l’abuso sui minori uno “scherzo pericoloso”.

E al rapporto tra scuola e bullismo è dedicato interamente il terzo capitolo: una scuola che si prefigga la mission del rispetto dei diritti umani, e dove il diritto all’istruzione divenga effettivo senza discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, causa di atti di violenza su gay e lesbiche percepiti come diversi.

Se famiglia, scuola e società vengono chiamate in causa in quanto responsabili “nel favorire, più o meno consapevolmente, forme di bullismo”, quali strategie adottare?

In ottica interventista, la Grillone nel suo libro Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori propone un intervento duplice, nell’idealistica finalità di una prevenzione primaria che abbatta il fenomeno sul nascere. Una visione top-down “Gli Stati dovrebbero investire in programmi per l’educazione e la formazione sistematica di professionisti e non, per la diffusione di una cultura del rispetto dell’altro”, e bottom-up attraverso “L’istituzione di strumenti, come i numeri verdi, per permettere ai bambini di denunciare gli abusi”.

In queste proposte la Grillone appare conoscitrice acuta dei principi pedagogici del coinvolgimento diretto della vittima nella ristrutturazione della propria storia personale, ma non trascura il minore autore di violenza, con una famiglia “incapace di trasmettere il valore della responsabilità del proprio comportamento”.

La presa di coscienza di tale responsabilità appare determinante in un percorso terapeutico efficace, e non può essere slegata dalla garanzia della fine dell’impunità affinché “Tutti i responsabili della violenza sui bambini vengano assicurati alla giustizia”. Perché la violenza non può “accontentarsi” della creazione astratta di norme (benché efficaci su un piano normativo-pedagogico), ma deve invece beneficiare della sicurezza di una sanzione “giusta, ragionevole”, propedeutica a un ravvedimento interiore che favorisca l’adesione interna a un progetto di vita basato sull’aberrazione di ogni tipo di lesione alla dignità personale.

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SCRITTO DA
Angela Ganci
Angela Ganci

Psicologia & Psicoterapeuta, Ricercatrice, Giornalista Pubblicista.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Grillone, A. (2016). Dalla violenza sui minori alla violenza dei minori. Armando Editore
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