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Gli effetti degli eventi avversi sul patrimonio genetico dell’individuo

Gli eventi avversi agirebbero sulla lunghezza del telomero, parte terminale del cromosoma. Tale accorciamento è associato a diverse malattie nell’uomo.

Di Vincenzo Amendolagine

Pubblicato il 10 Gen. 2017

Gli eventi avversi, che accadono nel corso del ciclo di vita dell’individuo, hanno una lunga ombra: infatti, essi sono in grado di accelerare i processi di invecchiamento cellulare, che predispongono all’insorgenza di varie malattie.

 

Gli eventi stressanti, che accadono nel corso del ciclo di vita dell’individuo, hanno una lunga ombra: infatti, essi sono in grado di accelerare i processi di invecchiamento cellulare, che predispongono all’insorgenza di varie malattie. Lo stress cronico sembra agire sulla lunghezza del telomero, che è la parte terminale del cromosoma, determinando l’accorciamento della catena da cui è composto. L’accorciamento dei telomeri è associato a diverse malattie e ad una precoce mortalità. Le avversità nel corso del ciclo di vita incrementano dell’11% la probabilità di un accorciamento dei telomeri cellulari.

Keywords: avversità, ciclo di vita, DNA, telomeri, invecchiamento.

 

Effetti di stress ed eventi avversi sul cromosoma

Lo stress cronico sembra agire sulla lunghezza del telomero, che è la parte terminale del cromosoma, determinando l’accorciamento della catena da cui è composto (Puterman e coll., 2016).

Negli anni 60 del secolo scorso fu formulata da Hayflick (1965) la teoria della senescenza cellulare. Secondo questo costrutto, alla base della senescenza cellulare ci sarebbe l’accorciamento progressivo dei telomeri durante la replicazione cellulare. La diminuzione della lunghezza dei telomeri determinerebbe un’alterazione della loro funzionalità (Pigliaru, 2014).

Il telomero è una capsula che avvolge la parte terminale del cromosoma, svolgendo una funzione protettiva; in pratica, ha la funzione di prevenire la perdita di informazioni che può accadere durante la replicazione dei cromosomi (Blackburn, 2000). Esso è costituito da DNA, legato a proteine, che forma una catena (de Lange e coll., 1990). Con il passare del tempo e, quindi, con le replicazioni cellulari, i telomeri subiscono un accorciamento (Samassekou e coll., 2010).

 

Dal cromosoma all’insorgenza di malattie

L’invecchiamento della cellula gioca un ruolo determinante nell’insorgenza di malattie. Esso è prodotto dalla diminuzione della lunghezza dei telomeri cellulari (Blasco, 2005; Armanios e Blackburn, 2012). Esperimenti fatti sui roditori hanno evidenziato che telomeri più corti rispetto alla media determinano una minore attività di essi, che causa danni all’apparato mitocondriale della cellula e ciò provoca alcune patologie (Sahin e DePinho, 2012).

L’accorciamento dei telomeri è associato a diverse malattie nell’uomo. Per esempio, dei telomeri più corti nei globuli bianchi sono connessi ad un incremento dell’80% della probabilità di avere una malattia cardiovascolare (Haycock, 2014). Ulteriori ricerche hanno associato la lunghezza dei telomeri nelle cellule con la comparsa di diabete e neoplasie. In pratica, più corti sono i telomeri e più aumenta la probabilità di sviluppare il diabete (Zhao, 2013) o il cancro (Wentzensen e coll., 2011). Altri studi hanno mostrato che telomeri più corti, reperiti in varie sedi del corpo umano, sono correlati ad una precoce mortalità (Glei e coll., 2015).

 

Gli effetti degli eventi avversi passati

Secondo una ricerca nordamericana (Puterman e coll., 2016), gli eventi avversi durante la fanciullezza e l’età adulta incrementano l’accorciamento dei telomeri. Lo studio ha considerato 4598 soggetti, uomini e donne, con un’età uguale o superiore a 50 anni, che avevano vissuto una serie di eventi avversi nel corso del loro ciclo vitale.

Infatti, nella loro storia si potevano trovare, durante la fanciullezza, eventi avversi come gravi rovesci finanziari familiari, abuso di alcol e droghe nei genitori, storie di insuccessi scolastici, episodi delinquenziali. Nell’età adulta, la loro biografia era costellata da altri eventi avversi, come perdita del lavoro, la morte di un figlio o del coniuge, l’aver vissuto una catastrofe naturale, un partner con problemi di dipendenza da alcool e droghe.

Ai soggetti considerati è stata misurata la lunghezza dei telomeri delle ghiandole salivari, attraverso l’analisi della saliva. La ricerca ha stabilito che le avversità nel corso del ciclo di vita incrementano dell’11% la probabilità di un accorciamento dei telomeri cellulari.

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Vincenzo Amendolagine
Vincenzo Amendolagine

Medico, psicoterapeuta psicopedagogista. Insegna come Professore a contratto presso la Facoltà/Scuola di Medicina dell’Università di Bari Aldo Moro.

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