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Il quinto anno di State of Mind, il giornale delle scienze psicologiche

A fine 2016, le pagine visualizzate ogni mese sono tra le 600.000 e le 700.000, il webjournal è considerato ormai una fonte autorevole e viene spesso citato

Di Sandra Sassaroli

Pubblicato il 16 Dic. 2016

Al chiudersi del quinto anno di State of Mind si fanno piccoli bilanci, ci si chiede come vanno le cose: meglio o peggio di un tempo? Sono andata a vedere il compleanno del 2014: eravamo contenti, navigavamo intorno alle 150.000 pagine mensili, avevamo la sensazione di avere cambiato l’informazione sulla psicologia e sulla psicoterapia in modo radicale e che questo cambiamento si stesse vedendo nell’aumento dei lettori, non solo di area specialistica.

Oggi, alla fine del 2016, le pagine visualizzate ogni mese sono tra le 600.000 e le 700.000, il webjournal è considerato una fonte autorevole ed è citato sia come fonte di informazione che come aggiornamento su argomenti innovativi in molte sedi, non solo di specialisti. Si vede una tendenza diffusa a raccontare i fatti della psicologia e della psicoterapia in modo meno arbitrario, più serio, più documentato. Crediamo che questo nostro modo di raccontare abbia cambiato e stia cambiando il modo di fare informazione psicologica in Italia. Vediamo nascere molte iniziative, spesso interessanti e stimolanti che si riferiscono al modo di fare informazione del nostro webjournal. I websites delle scuole e delle società migliorano, si snelliscono divengono più facili da comprendere e da usare. È stato un grande sforzo di un piccolo gruppo di persone, una sfida, una piccola follia! Ma a oggi pensiamo che ne sia valsa la pena, e non solo per noi, ma per il pensiero psicologico e psicoterapico serio, in generale.

Come vediamo il futuro? Il giornale deve crescere, e affrontare argomenti sempre diversi con angolature innovative, deve divenire più bello e conquistare un suo posto stabile nel mondo dei webjournal. Ad esempio, la collaborazione del nostro Direttore con LINKIESTA è un importante allargamento della base dei nostri lettori. Vorremmo ancora allargare il numero e la qualità dei nostri collaboratori e rispondiamo sempre in modo aperto a ogni richiesta di collaborazione. La diffusione delle notizie inerenti eventi e convegni o le uscite di nuovi libri ci consente di avere un ruolo importante nella informazione su ciò che accade in Italia in psicologia, psicoterapia e psichiatria.

Un grazie al Direttore responsabile Giovanni Maria Ruggiero, al caporedattore Flavio Ponzio che si occupa anche di social network management e alla redazione: Linda Confalonieri, Serena Mancioppi che editano e controllano gli articoli oltre a fornire molti contributi e Valentina Davi che cura le informazioni sui congressi e sui libri.  Questo piccolo gruppo di collaboratori è rimasto uguale nel tempo, anche se le vite di molti sono cambiate, oggi infatti Linda Confalonieri, il suo lavoro di collaborazione, lo fa a Shangai. Un grazie anche ai nuovi editor: Marianna Palermo e Marina Morgese, e agli informatici Luca Colombaro e Andrea Deganutti che ci assistono con perizia e pazienza.

Un grande sentitissimo grazie a tutti gli autori del giornale, vecchi e nuovi. Questo progetto non esisterebbe senza il contributo dei tanti psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e professionisti della salute mentale che credono nel progetto State of Mind e periodicamente ci inviano i loro articoli, sempre originali, sempre corredati di un solido impianto bibliografico e di metodo scientifico. Il numero di chi collabora e la qualità dei contributi sembra aumentare nel tempo. Grazie anche a Studi cognitivi che continua a mettere a disposizione le risorse per continuare questa nostra bella avventura.

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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