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Manuale di psicoterapia centrata sulla genitorialità (2016) – Recensione

Nel manuale viene affrontato un approccio terapeutico che non si ferma alla sintomatologia del bambino, ma abbraccia tutta la complessità della psiche umana

Di Giuseppina Di Carlo

Pubblicato il 30 Nov. 2016

Un manuale per il clinico di stampo psicodinamico che si trova a lavorare con bambini e genitori. Costituisce uno strumento per affiancare la coppia di genitori e per aiutarla nel delicato percorso evolutivo con il figlio.

 

Un modello di terapia efficace a partire dal concepimento, continuando durante il periodo della gravidanza, lungo i primi mesi di vita del bambino e l’infanzia fino ad arrivare al delicato passaggio nell’adolescenza.

Non hai avuto modo di scegliere i genitori che ti sei trovato, ma hai modo di poter scegliere quale genitore potrai essere. (Marian Wright Edelman)

Il costrutto della genitorialità, termine coniato dallo psichiatra e psicoanalista francese Racamier nel 1961, ha subito un’evoluzione nel tempo. Il focus si è spostato infatti da una genitorialità, spesso sinonimo di maternità, patologica, quindi da curare, al complesso di di relazioni di entrambi i genitori col figlio, lungo la sua crescita.

Diventare genitori viene adesso considerato un nuovo lavoro a cui bisogna prepararsi, un lavoro appagante e fonte di realizzazione, ma anche un compito che richiede competenze per raggiungere l’obiettivo: saper fronteggiare in maniera adattiva le trasformazioni del bambino nelle varie fasi dello sviluppo. Il compito del clinico diventa essere in grado di rispondere alla domanda “Come si fa a diventare un buon genitore ed evitare il fallimento in questo compito così essenziale?”

Nathalie Nanzer, curatrice dell’opera è neuropsichiatra infantile e psicoanalista. Attualmente ricopre il ruolo di responsabile presso l’unità di orientamento infantile del Servizio di psichiatria del bambino e dell’adolescente degli Ospedali Universitari di Ginevra. Il Manuale di psicoterapia centrata sulla genitorialità segue l’opera prima Dépression postnatale. Sortir du silence.

L’opera vede inoltre il contributo di diversi autori: neuropsichiatri infantili, psicologi, psicoanalisti operanti all’interno del servizio di psichiatria del bambino e dell’adolescente di Ginevra.

Nella prefazione all’edizione italiana, scritta da due specialisti dell’età evolutiva, S. Hardt e G. Cafforio, viene presentato il testo sottolineando l’importanza del luogo in cui è stato “partorito”: la Scuola di Ginevra. A partire dagli anni ’70 la città ha sviluppato una comunità dove la medicina incontra la pedagogia, in un dialogo costante che ha prodotto una metodologia di cura di successo e progetti di prevenzione finalizzati al disagio genitoriale e ai disturbi precoci nei bambini. Ginevra è anche un importante polo di ricerca scientifica perinatale, dove operano psicoanalisti di fama internazionale.

Il valore del testo, pubblicato per la prima volta nel 2012 e qui nella prima ristampa italiana, è quello di offrire una un modello teorico e pratico integrato evidence based. Dai fondamenti teorici della scuola di Ginevra si passa all’asse di intervento e agli strumenti tecnici necessari alla terapia. Una sezione è interamente dedicata alla pratica tramite l’esempio di casi clinici. Il background dell’opera è di stampo psicodinamico, ma si arricchisce grazie alle scoperte neuroscientifiche più recenti e agli studi dell’Enfant Research su temi come attaccamento, teoria della mente e teoria sistemica, solo per citarne alcune.

L’attenzione non è solo per gli aspetti patologici o potenzialmente patologici relativi alla sintomatologia del bambino o derivanti da problemi nella relazione genitori – figlio, ma in tutta l’opera ritorna l’attenzione alla comprensione e alla spiegazione dei rapporti esistenti tra la dinamica del bambino e le preoccupazioni genitoriali che col tempo si adattano reciprocamente in una danza costante e che permettono lo sviluppo di competenze che avviano i processi di individuazione sia nei genitori che nel neonato.

L’opera è divisa in tre parti. La prima riguardante i fondamenti teorici della Scuola di Ginevra che spiegano lo sviluppo e la personalità dell’adulto che andranno ad influire sul suo modo di fare il genitore, il processo per diventarlo e i conflitti che ne derivano. La prima parte comprende anche la teoria alla base della psicoterapia centrata sulla genitorialità (PCP): gli assi sui quali interviene, gli obiettivi e i destinatari dell’intervento e il ruolo che il bambino ha nella terapia. Una sezione è dedicata ai diversi modelli di PCP, agli aspetti relativi al setting e agli strumenti tecnici, con particolare attenzione alle diverse strategie di terapia e come adattarle ai destinatari.

Nella seconda parte, Nanzer si occupa delle applicazioni cliniche ovvero quali sono le sfide della genitorialità durante lo sviluppo del bambino. Si toccano argomenti come il rischio di un parto prematuro, la depressione post partum e come la terapia si modifica al modificarsi dell’età del bambino. La sezione ha il pregio di non limitarsi alla dimensione nozionistica, ma offre esempi di casi clinici utili per lo specialista per comprendere a fondo il modello di terapia.

Nella terza parte dell’opera, i contributi degli autori trattano di problematiche specifiche come i disturbi dello sviluppo, i disturbi alimentari e il tema della coniugalità.

In appendice viene offerta un’intervista diagnostica adattata al periodo prenatale messa a punto da Z. Qayoom, I. Le Scouezec, S. Rusconi-Serpa e F. Palacio Espasa.

Il Manuale di psicoterapia centrata sulla genitorialità è un utile strumento per il medico, sia neuropsichiatra infantile che pediatra o per lo psicoanalista che si trova a lavorare con il nucleo familiare.

E’ difficile contenere in manuale pratico tutte le sfaccettature di un mondo così ricco di significati, implicazioni, rimandi sociali e culturali come quello riguardante genitorialità e lo sviluppo infantile. Non tutti i temi sono stati infatti trattati, ad esempio manca un discorso sulla procreazione assistita o sulla genitorialità omosessuale, temi attuali che suscitano spesso un grande interesse e grandi critiche da parte della società, ma come sottolineano gli stessi autori questi temi meritano un discorso a parte.

Nel manuale viene affrontato un approccio terapeutico collaudato da anni che non si ferma alla sintomatologia del bambino o è applicabile solo a una specifica fascia evolutiva, ma abbraccia in maniera globale la complessità della psiche umana fin dal concepimento per arrivare alla vita adulta. Un modello che parte da una visione dinamica dell’esperienza psichica, collegando i temi classici della psicoanalisi infantile affiancandoli sempre ad un discorso basato sui risultati scientifici in materia negli ultimi trent’anni che spaziano dal mondo animale, al linguaggio, allo sviluppo del cervello.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Nanzer, N. (2016). Manuale di psicoterapia centrata sulla genitorialità. Raffaello Cortina Editore
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