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Studi sull’effetto placebo: riflessioni dal mondo dell’ipnosi

Sebbene l’idea che l’inganno non sia necessario per l’effetto placebo non sia nuova, Kaptchuk e colleghi ne forniscono la prima dimostrazione empirica.

Di Nicoletta Gava

Pubblicato il 02 Nov. 2016

L’inganno non è un ingrediente necessario per sortire l’effetto placebo: sebbene l’idea che l’inganno non sia necessario per l’effetto placebo non sia nuova, Kaptchuk e colleghi (2011) ne forniscono la prima dimostrazione empirica.

Un gruppo di 80 pazienti affetti dalla sindrome dell’intestino irritabile sono stati suddivisi in due sottogruppi. Entrambi i gruppi sapevano di partecipare ad uno studio sull’effetto placebo. Sapevano inoltre che un gruppo avrebbe costituito il controllo, cioè il gruppo che non avrebbe ricevuto alcun trattamento. All’altro gruppo sarebbe stato somministrata una pillola di zucchero, senza alcuna proprietà terapeutica (gruppo placebo senza inganno). Tuttavia veniva messa in luce che la letteratura scientifica aveva dimostrato l’efficacia del placebo non solo nel miglioramento soggettivo dei sintomi, ma anche rispetto ad alcuni parametri fisiologici.

Sorprendentemente, il gruppo che aveva assunto la pillola di zucchero, pur sapendo che si trattava solo di zucchero, riportò un miglioramento dei sintomi e della qualità della vita.

Sebbene l’idea che l’inganno non sia necessario per l’effetto placebo non sia nuova, Kaptchuk e colleghi (2011) ne forniscono la prima dimostrazione empirica.

Secondo la definizione classica di effetto placebo, infatti, l’aspettativa di miglioramento del paziente e del medico quando si assume una sostanza creduta un farmaco, crea il miglioramento stesso.

Per chi, come me, si occupa da anni di ipnosi, la parte più interessante della ricerca è l’analisi qualitativa in cui si discute l’importanza della creazione di un contesto terapeutico e l’instaurarsi di una buona relazione terapeutica e la disseminazione di informazioni sull’efficacia scientifica delle varie forme di placebo. Questi sono elementi consapevolmente sfruttati da chi lavora con l’ipnosi Ericksoniana e che potrebbero essere efficacemente utilizzati nella comunicazione medica al fine di supportare l’efficacia dei trattamenti medici.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Kaptchuk, T. J., Friedlander, E., Kelley, J. M., Sanchez, M. N., Kokkotou, E., Singer, J. P., ... & Lembo, A. J. (2010). Placebos without deception: a randomized controlled trial in irritable bowel syndrome. PloS one, 5(12), e15591.
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