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Mangiare meno e meglio grazie ai cinque sensi

Una serie di studi ha dimostrato come concentrare tutti i sensi sul cibo durante i pasti aiuti a gustare di più gli alimenti e a mangiare meno e meglio.

Di Ilaria Loi

Pubblicato il 14 Nov. 2016

Aggiornato il 13 Dic. 2016 16:30

Recenti ricerche hanno mostrato come le persone possano essere incoraggiate nella scelta di porzioni più piccole e sane, senza rinunciare al piacere legato ad un pasto.

La tendenza ad avere porzioni sempre maggiori di cibo a tavola è aumentata nel tempo, procedendo di pari passo con l’aumento dei tassi di obesità. Per frenare questa tendenza, le istituzioni della salute pubblica e il governo hanno invano raccomandato di ridurre le porzioni al fine di prestare la dovuta attenzione alla propria salute.

Recenti ricerche hanno però mostrato come le persone possano essere incoraggiate nella scelta di porzioni più piccole e sane, senza rinunciare al piacere legato ad un pasto. Ad esempio, Chandon & Cornil (2016) hanno dimostrato come le persone abbiano la tendenza a scegliere porzioni minori di una torta al cioccolato nel momento in cui viene chiesto loro di immaginare vividamente il piacere multisensoriale (a livello di gusto, olfatto, consistenza) legato a cibi simili, senza ridurre il desiderio di pagare per esso. Infatti, il rimanere focalizzati sul piacere di mangiare permetterebbe alle persone di sentirsi più felici e soddisfatte anche predisposte al pagare di più per minori quantità di cibo.

Più nello specifico, gli autori hanno condotto una serie di studi utilizzando campioni con soggetti non sazi e non a dieta di diversa età e nazionalità, ai quali veniva chiesto di immaginare vividamente e chiamando in causa tutti e cinque i sensi il piacere di mangiare dolci a loro familiari e, successivamente, di scegliere una porzione di un dolce, come ad esempio un brownie o una torta al cioccolato. Rispetto alla condizione di controllo, questa procedura di “immaginazione multisensoriale” ha portato le persone a scegliere spontaneamente porzioni di cibo fino a due volte più piccole, senza che ciò comportasse anche una diminuzione dell’aspettativa di piacere, e a desiderare di pagare maggiormente per esse.

Grazie a questa procedura, infatti, le persone vengono incoraggiate a valutare le porzioni non tanto sulla base del loro valore economico o della sensazione di fame, quanto piuttosto sulla base della loro aspettativa di piacere sensoriale, la quale raggiunge l’apice ai primi bocconi di cibo e diminuisce in modo inversamente proporzionale alla grandezza della porzione (fenomeno definito sensory-specific satiation). Al contrario, interventi basati su nozioni salutistiche, come ad esempio la quantità di calorie e di grassi contenuta in ogni porzione, portava le persone a scegliere sì porzioni più piccole, ma minori rispetto a quelle realmente ritenute soddisfacenti e con un conseguente minore desiderio di pagare per esse.

Questo approccio, orientato alla riscoperta del mangiare con soddisfazione, risulta anche essere in linea con il cosiddetto Mindful Eating, un modo per incorporare la Mindfulness in una delle fondamentali attività della nostra esistenza, andando a nutrire non solo il corpo, ma anche la mente. Questo approccio, infatti, insegnando a mangiare e bere nella piena consapevolezza di ogni morso e sorso, ben si coniuga con quanto sottolineato da Chandon & Cornil (2016). Non a caso, all’interno di questa pratica, si impara a seguire precetti quali l’utilizzo di tutti e cinque i sensi e il servire il cibo in piccole porzioni.

Nel complesso, è quindi possibile che il trovarsi di fronte a menù più articolati e descrittivi o ad etichette che incoraggino l’uso dei cinque sensi, oltre che imparare a prendersi del tempo per mangiare consapevolmente, possa portare ad esiti favorevoli sia per i consumatori in termini di soddisfazione e salute sia per i commercianti in termini di profitto. Come afferma Cornil, infatti, porre maggiore attenzione a questo meccanismo legato alla riscoperta del piacere di mangiare potrebbe anche portare ad un’industria alimentare maggiormente sostenibile.

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