expand_lessAPRI WIDGET

Prendere decisioni in gruppo: il rapporto tra costi e benefici

Quando bisogna prendere delle decisioni all'interno di un ampio gruppo non sempre si valutano i costi e i benefici della scelta rispetto all'intero gruppo

Di Chiara Ajelli

Pubblicato il 13 Ott. 2016

Quando ci si trova all’interno di un gruppo e occorre prendere una decisione, in genere la maggior parte delle persone non agiscono seguendo esclusivamente i propri interessi, ma prendendo in considerazione le conseguenze positive e negative che una determinata scelta potrebbe comportare per gli altri. Tuttavia, numerosi esempi della vita quotidiana mostrano come alla maggior parte delle persone risulti difficile valutare in modo efficiente i costi e i benefici quando questi riguardano un ampio gruppo.

 

In uno studio  pubblicato nella Review of Economic Studies, Michael Kosfeld, Heiner Schumacher, Iris Kesternich e Joachim Winter presentano dei dati ottenuti da prove sperimentali che mostrano come almeno 2/3 della popolazione risulti insensibile alle esigenze del gruppo.

A partire da un certo numero di persone in poi, nel prendere le decisioni non viene più considerata la parte di gruppo che viene influenzata negativamente, per cui le loro azioni risultano complessivamente contraddittorie. Essi prendono in considerazione il rapporto benefici e costi quando i costi sono a carico di una sola o di poche persone, mentre accettano prontamente una disparità esorbitante tra benefici e costi nel caso in cui un ampio numero di persone ne sia influenzato, e quindi il costo per ognuno appaia basso.

I risultati

I risultati suggeriscono che per le persone risulta difficile vedere il gruppo nella sua totalità durante la presa di una decisione. [blockquote style=”1″]E’ difficile mettersi nei panni di un gruppo di persone. Ecco perché si tende ad adottare la posizione di membro che rappresenta il gruppo, trascurando però di conseguenza una parte di esso[/blockquote] spiega Michael Kosfeld.

Se poi però 10, 100 o 1000 persone subiscono conseguenze negative da una decisione che beneficia solo pochi membri del gruppo, il rappresentante cessa di svolgere il presente ruolo.

Sulla base di una scala di gravità, tale comportamento potrebbe causare enormi costi sociali. Ad esempio, i politici e i medici vengono regolarmente posti di fronte a decisioni che hanno conseguenze positive solo per poche persone a discapito dei grandi gruppi. Se in queste situazioni il rapporto tra benefici e costi non viene adeguatamente considerato, potrebbe comparire la minaccia di gravi perdite economiche a livello globale.

Tuttavia, in conclusione, chiunque può commettere questo errore. Infatti nella vita di tutti i giorni quando dobbiamo compiere una buona azione per un individuo o per un piccolo gruppo di persone siamo spesso estremamente generosi, come ad esempio quando si effettua una donazione. Ma quando si tratta di una questione che può portare una vasta comunità a subire dei costi, tendiamo a non guardare i costi complessivi, ma solo i costi minimi per ogni individuo.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Schumacher, H., Kesternich, I., Kosfeld, M., Winter, J. One, Two, Many – Insensitivity to Group Size in Games with Concentrated Benefits and Dispersed Costs. Review of Economic Studies, September 2016.  DOWNLOAD
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Dilution effect: quando prendiamo delle decisioni consideriamo anche le informazioni che dovrebbero essere ignorate?
Dilution effect: quando prendiamo delle decisioni consideriamo anche le informazioni che dovrebbero essere ignorate?

Il Dilution Effect è un bias di giudizio con cui i soggetti sottostimano le evidenze diagnostiche se presentate con evidenze non-diagnostiche

ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel