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Significato e implicazioni psicologiche del breast ironing nelle comunità camerunesi

Il breast ironing, o appiattimento del seno, è praticato in Camerun su bambine e ragazze con lo scopo di proteggerle dalle attenzioni sessuali degli uomini 

Di Antonietta Mastrandrea

Pubblicato il 05 Ott. 2016

Aggiornato il 03 Set. 2019 14:20

Il breast ironing, noto anche come appiattimento del seno, è una procedura utilizzata in Camerun e riguarda le bambine dagli 8 ai 12 anni, periodo in cui comincia a svilupparsi il seno. A differenza delle procedure di mutilazione genitale femminile, tale pratica non è ancora molto conosciuta a livello internazionale.

Antonietta Mastrandrea – OPEN SCHOOL, Bolzano

 

Che cos’è il Breast Ironing

Il breast ironing, noto anche come appiattimento del seno, è una procedura utilizzata in Camerun e riguarda le bambine dagli 8 ai 12 anni, periodo in cui comincia a svilupparsi il seno.

A differenza delle procedure di mutilazione genitale femminile, tale pratica non è ancora molto conosciuta a livello internazionale, ma se ne è iniziato a parlare nel 2005 a seguito di uno studio nazionale condotto da una associazione camerunese, ‘La Rete Nazionale delle Ziette (RENATA)’ e delle ricerche sul campo del dottor Flavien Ndonko e della dottoressa Germaine Ngo’o che collaborano con la ‘Società tedesca per la cooperazione internazionale’.

Dalla ricerca, condotta sotto forma di intervista, è emerso che gli strumenti utilizzati per attuare il breast ironing possono essere i più vari e il loro utilizzo è dovuto a numerose tradizioni e superstizioni: si passa dall’applicazione di specifiche foglie medicinali riscaldate, gusci di noce di cocco, ghiaccio, fino all’utilizzo di stracci caldi, noccioli di frutti, pietre per macinare e pestelli di legno. L’oggetto in questione viene di solito riscaldato e applicato sul seno attraverso un movimento di massaggio o di vera e propria pressione. Il metodo più utilizzato nella pratica di breast ironing è quello di riscaldare un pestello a una estremità e poi schiacciare i seni immaturi per qualche minuto; di solito le ragazze sottoposte a tale pratica vengono sorprese nel sonno e immobilizzate per evitare la fuga. Ma sono documentate anche pratiche in cui si fa abbracciare alla bambina a petto nudo un tronco di banano e poi la si fa sfregare vigorosamente intorno ad esso.

Secondo le donne intervistate, la durata delle sessioni di breast ironing varia dai 10 ai 15 minuti e la frequenza del trattamento può variare da due volte al giorno, per settimane o anche mesi, fino a che il seno non sparisce.

L’appiattimento del seno viene praticato dalle donne della famiglia: mamme, nonne, zie, cugine, sorelle, bambinaie, a prescindere dal livello socio-economico,  istruzione, cultura di appartenenza e credo religioso. I padri spesso non sono a conoscenza dell’accaduto, è una pratica tutta al femminile. La motivazione spesso addotta a giustificare la pratica è l’intenzione delle donne di famiglia di preservare la fanciullezza delle figlie che iniziano a svilupparsi precocemente, per dissuadere le attenzioni di carattere sessuale da parte degli uomini e l’inizio di un’attività sessuale che potrebbe portare a una gravidanza non desiderata. Tuttavia è emerso che le donne che praticano l’appiattimento di solito non spiegano le motivazioni del gesto alle bambine.

 

Effetti del Breast Ironing

Come ben si può immaginare, la pratica del breast ironing può avere delle conseguenze non solo sulla salute fisica della bambina, ma anche su quella mentale.

Sebbene non siano stati condotti studi medici sugli effetti collaterali dell’appiattimento del seno, dalle interviste condotte emerge che gli effetti fisici maggiormente riscontrati sono il ritardo o interruzione della crescita del seno, ascessi con febbre, ferite, bruciature e cicatrici e in ultimo anche cancro al seno. Tuttavia non possono essere confermate o negate conseguenze a lungo termine.

Molte ragazze che hanno subito il breast ironing, soffrono anche a livello psicologico: esse riportano di soffrire molto per le cicatrici emotive che derivano dall’appiattimento del seno, poiché il messaggio che arriva loro dalle donne della famiglia è che avere il seno è sbagliato e vergognoso. In particolare si osservano fenomeni di interiorizzazione della colpa dovuta all’interpretazione di subire la pratica come punizione per aver causato dispiacere ai propri genitori; sensazione costante di paura; quando poi il seno si sviluppa in seguito, emerge uno stato di vergogna, in quanto nella mente della ragazza si fa largo l’idea che non dovrebbe avere il seno; depressione e ritiro in se stessa; esclusione ed emarginazione sociale, qualora la pratica dell’appiattimento arrivi a distruggere il seno della ragazza; non per ultimo diminuzione dell’autostima e della motivazione, sensazione di depersonalizzazione, non sentirsi più donna.

Le suddette implicazioni psicologiche del breast ironing derivano dal fatto che le ragazze che subiscono l’appiattimento, non ne conoscono i motivi e vivono l’evento come doloroso e inspiegabile; dalle interviste emerge che poi le ragazze reprimono il ricordo e non associano l’appiattimento del seno con i disturbi psicologici che sviluppano, oppure arrivano a negare di avere dei sintomi, riferendo quello che accade loro come normale.

Dall’altra parte ci sono le implicazioni psicologiche di chi effettua l’appiattimento del seno: come può una madre provocare questa immensa sofferenza alla propria figlia? Sebbene sappiano quanto dolore fisico causino alle proprie ragazze, queste donne non lo fanno con l’intento di mutilarle, ma per la loro protezione e per garantire loro il massimo interesse, ovvero poter preservare la fanciullezza per evitare gli stupri, non rimanere precocemente incinta, mantenere intatta la loro reputazione, proseguire il più possibile gli studi per guadagnare l’indipendenza e per contrarre un buon matrimonio in un’età più adeguata.

 

Considerazioni

In un’ottica interpretativa occidentale, il breast ironing può essere visto come una procedura brutale equiparabile alle pratiche tradizionali dannose come  la mutilazione genitale femminile, il matrimonio in età infantile o la dote della sposa. Può essere considerata una discriminazione silenziosa perché nessuno ne parla e paradossale perché avviene tra simili, appartenenti alla stessa cultura e addirittura alla stessa comunità. In realtà è plausibile dover interpretare i fenomeni tenendo sempre presente la cultura di riferimento.

Nel nostro caso, l’appiattimento del seno viene vissuto come uno strumento di protezione e di controllo del proprio corpo da parte della donna, in una cultura in cui tutto il potere viene esercitato dagli uomini e dove le donne non sono libere di essere consapevoli delle loro scelte. Anche se i cambiamenti socio-culturali dovuti alla maggiore istruzione e alle varie campagne di sensibilizzazione stanno includendo sempre più la donna all’interno della società, le decisioni maggiori nei vari ambiti della vita rimangono in mano agli uomini: si veda ad esempio le pratiche matrimoniali che rimangono bene o male quelle tradizionali, che includono il matrimonio a un’età della donna precoce, la poligamia e disparità di diritti in caso di divorzio.

Un’altra interpretazione plausibile è il controllo della famiglia sulla propria figlia: uno sviluppo precoce dei seni, indica maturità sessuale; se una ragazza giovane accetta le avance sessuali degli uomini, può rimanere incinta al di fuori del matrimonio, guadagnandosi una cattiva reputazione e rovinando anche quella dell’intera famiglia. Anche qui siamo nella situazione in cui la singola donna non può essere padrona del proprio corpo.

Infine l’appiattimento del seno può essere interpretato come speranza per una vita più indipendente a livello economico e sociale e meno dipendente dal potere maschile: con il seno piatto diminuiscono le possibilità di matrimonio precoce, aumentano la possibilità per le donne di aumentare la propria istruzione e di arrivare a fare carriera in ambito lavorativo, facendo sì che autonomia e autosufficienza diventino sempre più la realtà in un contesto sociale ancora troppo maschilista.

 

Conclusioni

Anche se la pratica del breast ironing è una componente della cultura all’interno delle comunità camerunesi, ciò non significa che non costituisca uno strumento di sofferenza psichica e fisica delle giovani ragazze e questo non solo va contro la convenzione sui diritti dell’infanzia (articolo 19) ma è stato inserito tra i crimini contro le donne dalle Nazioni Unite, e perciò si auspica che venga abbandonata. A tal proposito gli interventi da mettere in atto sono le campagne di sensibilizzazione sulla salute e la biologia umana, l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, favorire una migliore educazione e comunicazione tra genitori e figli, ma anche la diffusione dell’esistenza di tale pratica a livello nazionale e internazionale.

Inoltre lo Stato del Camerun negli ultimi anni si è impegnato a tutelare i diritti umani, quelli delle donne e dei bambini attraverso la ratifica di numerosi atti internazionali quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e la Carta di Ottawa per la Promozione della Salute dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (1986). Tuttavia per quanto riguarda il breast ironing nello specifico, non sono state ancora emesse leggi che rendano la pratica illegale.

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