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La musica come strumento di narrazione e condivisione: il caso di Gwen Stefani

La storia di Gwen Stefani è un esempio di come la musica, unita ad altre risorse psicologiche, sia un ottimo strumento per affrontare le avversità

Di Nicole Tornato

Pubblicato il 13 Mag. 2016

Aggiornato il 16 Mag. 2016 09:54

Ad un anno da quella fatidica sera della cerimonia dei Grammy, Gwen Stefani, ex leader dei No Doubt e solista da ormai molti anni, racconta la sua storia sfidando gli interessi commerciali e persino i gusti del pubblico di seguaci.

 

Il partner di vita, marito da 13 anni e padre dei suoi tre figli, decide di interrompere bruscamente la relazione, portando con sé la storia del tradimento con la tata e tutti i pettegolezzi che pullulano tra i giornali.

Un anno difficilissimo per una diva dello spettacolo, sempre di più spinta a curare l’aspetto estetico e l’immagine, più dei contenuti. In occasione di un evento traumatico che scalfisce drasticamente la sua esistenza, la cantante decide di dare una svolta importante alla carriera: compone, così, un album che parla di sé.

 

La musica come strumento di narrazione e condivisione

Gwen Stefani considera il suo lavoro un misto di creatività e impegno, che coinvolge le aspettative, il sé presente e passato, l’avanzamento e il superamento dei limiti.

La sfida non è nei confronti di un’altra cantante, ma verso una Gwen che per avere successo deve spingersi oltre e migliorare e soprattutto porsi molti interrogativi sull’utilità della sua carriera.

Bellissima e famosa, si ritrova di colpo di fronte ad un divorzio da cui, però, la cantante sembra risalire con stile.

Con ‘This is what the truth feels like’, Gwen Stefani decide di seguire il bisogno artistico e psicologico di comunicare, attraverso le canzoni, la sua storia, i pensieri e i sentimenti più intimi.

Purtroppo, però, i discografici non amano questo slancio di sincerità e le critiche arrivano alla velocità della luce. Troppo personale e poco commerciale, diranno, invitandola a cambiare  stile, altrimenti le vendite caleranno vertiginosamente.

Contrariamente alle aspettative della casa discografica, il disco si aggiudica il primo posto nella classifica delle vendite americane, un’esperienza che la cantante non aveva ancora sperimentato. Il lieto fine si estende anche alla vita privata, perché la donna scopre di avere la speranza, il coraggio, la perseveranza e anche la capacità di innamorarsi di nuovo.

La storia di Gwen Stefani è un esempio di come la musica, unita ad importanti risorse psicologiche possa costituire un ottimo strumento per affrontare le avversità.

Parlare di sé attraverso le canzoni, seguendo la spontaneità e la creatività, nonché il coraggio di mettersi in gioco e di provare una strada diversa dal solito sottolineano una fenomenale capacità di affrontare il trauma con intelligenza e perseveranza.

Imboccando una strada nuova, quella dell’originalità, la cantante riesce addirittura a raggiungere una vetta importante, lasciando il dubbio che una buona parte del successo risieda proprio nel rispecchiamento dei bisogni del pubblico.

In altre parole, ritrovare una connessione tra il testo e le esperienze personali è un processo essenziale, che innesca non solo l’empatia ma anche una riflessione su di sé.

Consapevolmente o inconsapevolmente, la cantante può aver colto il bisogno non solo soggettivo, ma anche collettivo, di attribuire un significato rielaborando una storia unica ed irripetibile, ma con alcuni elementi ricorrenti e comuni riconoscibili in chi ascolta.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • American Psychological Association. (2003). Open up! Writing about Trauma Reduces Stress, Aids Immunity. Consultato il 27 aprile 2016 su: http://www.apa.org/research/action/writing.aspx
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