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WAIS: Wechsler Adult Intelligence Scale – Introduzione alla psicologia

La WAIS è un test utile per la valutazione del funzionamento cognitivo di un individuo, in grado di rilevare sia funzionamenti nella norma sia deficitari.

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 07 Apr. 2016

La Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) è stata pubblicata per la prima volta da Wechsler, che si riferì all’intelligenza in termini di performance e non di capacità. Scopo dei suoi test non era misurare la quantità di intelligenza posseduta, ma le capacità prestazionali dei soggetti in determinate aree specifiche. 

INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA RUBRICA DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA IN COLLABORAZIONE CON LA SIGMUND FREUD UNIVERSITY DI MILANO  

La Wechsler Adult Intelligence Scale: introduzione

Siamo giunti al terzo appuntamento sull’ intelligenza. Dopo averla definita, passato in rassegna le diverse teorie ed enucleato la teoria delle intelligenze multiple, oggi, in ultima analisi, parleremo del test più utilizzato per valutare il quoziente intellettivo: la Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS).

La Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) è stata pubblicata per la prima volta da Wechsler, psicologo clinico del Bellevue Hospital, intorno alla metà dello scorso secolo, poiché insoddisfatto dal test maggiormente utilizzato all’epoca, la scala Stanford-Binet.

Wechsler era dubbioso circa la reale validità della Standford-Binet, in quanto formata da troppe prove da svolgere in un determinato tempo, restituiva un concetto unico di intelligenza e, soprattutto, era stato costruito su bambini quindi non adattabile alle performance degli adulti. Di conseguenza era necessario un nuovo reattivo psicometrico costruito su adulti e che si riferisse alla teoria secondo la quale l’intelligenza è formata da diverse abilità o capacità.

Wechsler considerava l’intelligenza come costituita da specifiche competenze che possono essere studiate singolarmente e, quindi, valutate. L’intelligenza generale, in soldoni, è composta da vari elementi specifici che unitamente definiscono un valore generale, globale, finale di funzionamento intellettivo.

Wechsler per la prima volta si riferì all’intelligenza in termini di performance e non di capacità. Per questo lo scopo dei suoi test non era misurare la quantità di intelligenza posseduta, ma le capacità prestazionali dei soggetti in determinate aree specifiche. Insomma, la cosa importante è avere prestazioni ottimali, poiché capire quanto si è intelligenti è molto difficile. Quindi, studiare le performance è un buon indice da cui inferire la variabile latente intelligenza.

 

La Wechsler Adult Intelligence Scale: Storia

Partendo dalle critiche alla scala Standford-Binet e concentrandosi su queste nuove assunzioni in termini di intelligenza, Wechsler sviluppò una prima versione di un nuovo test di intelligenza: la Wechsler-Bellevue Intelligence Scale.

Questo test fu pubblicato nel 1939, ed è stato costruito per valutare specificamente le prestazioni intellettive degli adulti. Era costituito da molte scale volte a misurare in termini qualitativi e quantitativi le diverse funzioni cognitive, tutte ugualmente importanti per ottenere la capacità di performance totale posseduta da un soggetto.

Un altro concetto innovativo inserto da Wechsler nel suo test era di avere a un punteggio specifico per scala. Quindi, il soggetto non completava item sempre più complessi che riguardavano individui aventi un’età maggiore della propria, come faceva Binet per inferire l’esatta età mentale di un soggetto, ma un unico punteggio totale corrispondente alla sua prestazione. Così facendo, si otteneva un punteggio parziale a ogni compito e uno complessivo derivante dalla loro somma. Inoltre, grazie ai singoli punteggi era possibile individuare immediatamente l’area in cui una persona mostra performance migliori rispetto alle altre.

Wechsler inserì nel suo test, oltre alle scale che andavano a misurare le abilità verbali, già presenti nella Stanford- Binet, le scale di performance in grado di rilevare le abilità non verbali. In questo caso all’esaminato era richiesto di completare figure, riprodurre simboli, etc. anziché rispondere solo a delle domande, quindi lo scopo era capire come praticamente applicava delle capacità cognitive.

Grazie all’inserimento delle scale di performance è stato possibile superare i bias causati dalla lingua, dalla cultura e dell’educazione. Infatti, queste scale fornivano una visione diversa dell’intelligenza basata più sulla prestazione che dalla cultura di riferimento.

 

Wechsler Adult Intelligence Scale: WAIS

Nel 1955, dopo aver accuratamente rivisto la scala Wechsler-Bellevue, Wechsler pubblica la prima versione della Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) e, solo, dopo la sua morte, nel 1981, tale scala è stata revisionata eliminando e ripulendo item ormai obsoleti e non idonei alla cultura vigente (WAIS -R). Successivamente, nel 1997, è pubblicata la WAIS -III e nel 2008 la WAIS -IV, versione attualmente in uso.

La prima versione della WAIS era formata da 11 sotto-scale diverse: 6 abilità cognitive di tipo verbale e 5 abilità cognitive di natura visiva, spaziale e manipolativa. In questo modo si ottenevano due punteggi, un QI di tipo verbale, derivante dalla somma dei punteggi ottenuti alle scale verbali, e uno di performance, derivante dalle scale non verbali; dalla media di questi due indici si ottiene il Quoziente Intellettivo Totale. Le differenze riscontrabili tra gli individi nel Quoziente Intellettivo (QI) dipendono da caratteristiche genetiche e culturali, che influenzano notevolmente le prestazioni in compiti di natura cognitiva.

 

La WAIS -R

La WAIS -R rappresenta la versione rivista della WAIS della quale circa l’80% degli item sono stati riadattati e modificati.

È stato migliorato anche l’ordine di presentazione degli item, che si susseguono in maniera alternata tra verbali e non verbali allo scopo di mantenete alta l’attenzione del soggetto a cui è somministrata. Questo test, oltre a permettere di individuare il QI, è utilizzato anche in ambito psicodiagnostico, poiché è in grado di restituire informazioni sul funzionamento cognitivo ed emotivo della persona, a completamento delle informazioni psicopatologiche già in possesso da parte del clinico.

Esattamente come per la WAIS, la WAIS -R consta di 11 sotto-scale o subtest, di cui 6 compongono la parte Verbale (Informazione, Comprensione, Ragionamento aritmetico, Analogie, Memoria di cifre e Vocabolario) e 5 quella di Performance (Associazione simboli a numeri, Completamento di figure, Disegno con i cubi, Riordinamento di storie figurate e Ricostruzione di oggetti); insieme, gli 11 subtest formano la Scala Totale di funzionamento globale del soggetto.

 

 

La WAIS IV

La WAIS IV rappresenta l’ultima versione della WAIS. Rispetto alla WAIS -R sono stati inseriti nuovi 6 subset.

In generale, la WAIS -IV è formata da 15 subtest, 10 fondamentali e 5 supplementari, somministrabili all’occorrenza per approfondire situazioni specifiche in cui è necessaria un’ulteriore indagine.

Esistono 4 diverse dimensioni indagate tramite la WAIS IV:

Comprensione verbale, formata dai seguenti subset:

  • Somiglianze,
  •  Vocabolario,
  •  Informazione
  • Comprensione (supplementare).

Ragionamento visuo-percettivo, costituito da:

  • Disegno con i cubi,
  • Ragionamento con le matrici,
  • Puzzle,
  • Confronto di pesi (solo 16-69 anni; supplementare)
  • Completamento di figure (supplementare).

Memoria di lavoro, composto dai seguenti subset:

  • Memoria di cifre,
  • Ragionamento aritmetico
  • Riordinamento di lettere e numeri (solo 16-69 anni; supplementare).

Velocità di elaborazione, in cui sono presenti i seguenti subset:

  • Ricerca di simboli,
  • Cifrario
  • Cancellazione (solo 16-69 anni; supplementare).

In questo modo, la WAIS IV è in grado di fornire una misura del funzionamento intellettivo generale, attraverso la valutazione di 4 abilità diverse, superando in un certo qual modo la dicotomia tra QI Verbale e QI di Performance. È possibile somministrarla a soggetti con età compresa tra i 16 anni e i 69 anni, 11 mesi e 30 giorni, e il punteggio per questo sarà suddiviso in 9 fasce di età diverse calcolabili in base all’età presentata dal soggetto al momento della somministrazione.

 

 

La WAIS versione per bambini: la WISC

La WISC è uno strumento che permette di individuare le abilità intellettuali dei bambini di età compresa tra i 6 ai 16 anni e 11 mesi. Originariamente, la WISC era una versione adattata ai bambini del test di Wechsler-Belleview . La maggior parte delle scale della WISC sono simili a quelle presenti nella WAIS -R e di conseguenza anche la presentazione degli item avviene in maniera alternata, per controllare le risposte attribuite dai soggetti al test.

Inoltre, il Digit Span, il test dei Labirinti e test della ricerca del simbolo sono facoltativi nella WISC e possono essere sostituiti, in caso di handicap da parte di chi si sottopone al test, da una scala verbale aggiuntiva.

Anche in questo caso il test si divide in una parte verbale formata dai seguenti subset (prove):

  • Informazione
  • Somiglianze
  • Ragionamento aritmetico
  • Vocabolario
  • Comprensione
  • Memoria di cifre

E una parte di performance:

  • Completamento di figure
  • Cifrario
  • Riordinamento di storie figurate
  • Disegno con i cubi
  • Ricostruzione di oggetti
  • Ricerca di simboli
  • Labirinti (opzionale)

Come per la WAIS, anche in questo caso il QI è dato dalla media dei punteggi ottenuti nelle diverse aree del test. La WISC è utilizzata sia in ambito psicologico, per rilevare le capacità cognitive o i ritardi, che neuropsichiatrico grazie a una valutazione qualitativa che permette di individuare aree deficitarie di sviluppo. Per la somministrazione non sono richieste particolari abilità di scrittura e lettura.

 

 

La WAIS versione scolastica: la WPPSI-R

Wechsler ideò anche la scala primaria di intelligenza per i bambini in età prescolare, la Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI), somministrabile a bambini dai 3 agli 8 anni.

Il WPPSI è stato introdotto nel 1967 come un adattamento del WISC e un’alternativa alla Stanford-Binet. Come per la WISC, i subtest della WPPSI sono somministrati in ordine (verbale-Performance) . I sutest presenti sono:

  1. Scale verbali: cultura generale, vocabolario, aritmetica, somiglianza, comprensione generale di frasi;
  2. Scale di performance: casa degli animali, Completamento di figure; Labirinti, Design geometrica, e disegno a blocchi.

Anche in questo caso il punteggio è calcolato esattamente come per le altre scale.

 

 

Attribuzione di punteggio

Dalle scale di Wechsler, come detto più volte, è possibile ricavare punteggi separati per aree di performance o verbali, divisi secondo le 4 aree principali di intelligenza e un punteggio totale. Quest’ultimo, media dei punteggi ottenuti nelle diverse aree, deve essere confronto con i punteggi conseguiti dai soggetti aventi la stessa età e su cui sono state individuate le norme da cui deriva la standardizzazione del test. Per la prima volta un test gode di punteggi standardizzati, uguali, per tutti, aventi media pari a 100 e Deviazione Standard pari a 15. Quindi, i punteggi standard si dispongono lungo una curva a campana o di Gauss e permettono di individuare posizioni stabilite a priori. Di conseguenza si può determinare un range di funzionamento medio o deviante da esso (range della media varia da 85-115). Per concludere, il test è composto da tabelle di riferimento divise per fasce d’età cui poter confrontare il punteggio ottenuto e capire se è positivo o patologico, ovvero presenza di difficoltà di apprendimento da parte del soggetto sia in generale sia in aree specifiche.

 

 

Applicazione della WAIS

La WAIS è uno strumento utile per la valutazione del funzionamento cognitivo globale di un individuo. È in grado di rilevare sia funzionamenti nella norma sia deficitari, evidenziando delle disabilità intellettive e cognitive.

Inoltre, una valutazione qualitativa della WAIS consente l’utilizzo della stessa anche in ambito psicodiagnostico da cui è possibile evincere sia deficit riguardanti la sfera dei disturbi ansiosi sia di personalità. I risultati servono come guida nella pianificazione del trattamento e nell’inquadramento diagnostico grazie alle preziose sfaccettature cliniche in grado di rilevare.

La WAIS, inoltre, è ampiamente utilizzata per individuare il funzionamento intellettivo in contesti scolastici, per valutare specifici deficit cognitivi che potrebbero determinare uno scarso rendimento e per predire un futuro profitto scolastico.

 

RUBRICA: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Lang, M., Michelotti, C. (2013), "La valutazione dell'intelligenza". In Del Corno F., Lang, M. (a cura di), Elementi di Psicologia Clinica, Franco Angeli, Milano, pp. 177-197.
  • Kaplan, R. M. & Saccuzzo, D. P. (2009). Psychological Testing: Principles, Applications, and Issues. Belmont (CA): Wadsworth.
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  • Wechsler, D. (1955), WAIS. Scala d'Intelligenza Wechsler per Adulti. Tr. it. O.S. Organizzazioni Speciali, Firenze 1974.
  • Wechsler, D. (1981), WAIS-R. Scala d'Intelligenza Wechsler per Adulti-Riveduta. Tr. it. O.S. Organizzazioni Speciali, Firenze 1997.
  • Wechsler, D. (2008). WAIS¬-IV: Wechsler Adult Intelligence Scale. San Antonio, TX: Pearson
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