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Ti mando un bacio: uomini sull’orlo di una crisi di nervi (2015) – Recensione

Nel libro i protagonisti sono dei padri che tentano di assicurare un futuro ai propri figli nonostante le difficoltà della crisi economica e relazionale

Di Anna Angelillo

Pubblicato il 05 Feb. 2016

“Ti mando un bacio” è il titolo dell’ultimo romanzo del giornalista Niccolò Zancan. Ma è anche uno slancio, come quello rappresentato in copertina: un bambino che si lancia verso braccia aperte. E sono aperte e disperate le braccia dei quattro padri protagonisti di questo intreccio dolceamaro.

Dan, professore precario, sta progettando una rapina in un autogrill per assicurare alla figlia la possibilità di fare la tanto desiderata vacanza studio in Inghilterra. E non vuole deluderla.
Sergio, detto il Nero, ex dirigente aziendale liquidato dalla crisi, continua a lottare per difendere quello spazio (neutro) di incontro con il figlio, sotto l’occhio giudicante delle assistenti sociali. E non vuole perderlo.
Marco è intrappolato in un matrimonio spento con Ingrid ed è ancora insieme a lei solo per assicurare ai loro figli un tetto sulla testa che da soli non riuscirebbero a permettersi. E non vogliono ferirli.
Cris stenta ad arrivare a fine mese, ma non fa mancare mai a suoi due angeli il barattolo piccolo di Nutella. E vive in 39 metri quadri di casa comunale, stazione di incontro di queste quattro storie: qui si condividono dispiaceri e sorrisi, gesti sconsiderati e di altruismo, sconfitte, ma anche nuove speranze e nuove slanci.

Questi sono i protagonisti e queste le loro storie. Diversi, ma in fondo accomunati dalla paura di essere padri separati, dalla paura di non riuscire più ad adempiere ad un ruolo, quello di padre, ma soprattutto quello di uomo. Sono doppiamente vittime della crisi economica e relazionale che vivono e che li ha piegati, ma davanti alla quale non possono permettersi di cedere perché i loro figli li stanno a guardare. E sono proprio i figli i protagonisti specchio di questo romanzo. Sono Emma, Tom, Luca e Mattia, Ludovica e Martina: a loro sono indirizzati i baci, in loro è riposta la speranza, da loro e per loro parte il desiderio di un sano e nuovo inizio.

È un romanzo di amore, un amore dalle [blockquote style=”1″]braccia abbastanza grandi per riuscire ad abbracciarsi tutti interi[/blockquote] così come si è, senza sconti. È un romanzo di avventura, ironia, fallimento e rinascita. È un romanzo di attualità, uno spaccato sui padri in crisi che si destreggiano tra gli ostacoli che la società odierna mette sul piatto. È un romanzo di amicizia, di quella che ti accoglie, non ti giudica, che ti salva.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Niccolò Zancan. (2015). Ti mando un bacio, Sperling & Kupfer
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