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Ingannare il proprio giudice interiore con la Self Mirroring Therapy

Spesso è proprio la mancata accettazione di sé e delle proprie imperfezioni a mantenere una patologia, come per esempio quella ossessiva...

Di Guest

Pubblicato il 22 Feb. 2016

Aggiornato il 23 Feb. 2018 13:11

Autori: Alibrandi M., Speciale M., Vinai P.

“Accidenti a me! Mi prenderei a schiaffi! Sono stato proprio stupido, non valgo niente!” Quante volte ci rivolgiamo a noi stessi in questo modo. Per alcuni pazienti, è proprio questa mancata accettazione di sé e delle proprie imperfezioni a mantenere una patologia, come per esempio quella ossessiva. Ma lo stesso giudice interiore, rigido e pronto a puntare il dito contro noi stessi, spesso non è altrettanto severo con gli altri e in particolare con le persone a cui vogliamo bene: la legge non è uguale per tutti!

Per evitare questa discrepanza e indurre il giudice ad avere nei nostri confronti  lo stesso atteggiamento che ha con le altre persone,  possiamo fare in modo che ci osservi come se fossimo “un altro”.

La Self Mirroring Therapy  facilita proprio questo meccanismo di “decentramento”  attraverso la videoregistrazione di se stessi e la successiva visione di sé attraverso il video.

Quando osserviamo un’altra persona esprimere un’emozione si attivano gli stessi circuiti motori, viscero-motori ed affettivi che sono coinvolti quando noi stessi produciamo quella stessa espressione emotiva; tale meccanismo, mediato dal sistema dei neuroni specchio, ci permette di comprendere a fondo le emozioni altrui e di provare empatia, tanto più facilmente quanto più identifichiamo l’altro come simile a noi.

La self mirroring therapy, prevedendo la videoregistrazione di se stessi in alcuni momenti salienti della terapia e la successiva visione di se attraverso il video, fa sì che il paziente, osservando le proprie espressioni emotive da fuori, sfrutti a proprio vantaggio quelle abilità innate di comprensione dell’altro, mediate dai neuroni specchio, superando  le difficoltà di riconoscere le proprie emozioni  solamente attraverso la capacità autoriflessiva.

L’effetto terapeutico è un rapido ed immediato insight sulle proprie convinzioni disfunzionali e sulle emozioni correlate, talmente evidente da non poter “sfuggire”. Inoltre durante l’autosservazione   vengono spontaneamente attivati  stati emotivi di  accudimento, compassione, accettazione e perdono verso se stesso, in cui il proprio “giudice severo” si trasforma in un amico che ci capisce davvero e ci vuole bene.

 

Prossimi eventi formativi sulla Self Mirroring Therapy

Self Mirroring Therapy per i Disturbi Alimentari – 27 Febbraio 2016 – Scarica la BROCHURE

Self Mirroring Theray per gli Attacchi di Panico – 12 Marzo 2016 – Scarica la BROCHURE

Self Mirroring Therapy per il Disturbo Ossessivo Compulsivo – 9 Aprile 2016 – Scarica la BROCHURE

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