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Le fasi evolutive della maternità e lo stress correlato

Uno studio ha dimostrato come la fase della maternità più difficile da gestire sia quella delle scuole medie ossia quella della pre-adolescenza

Di Carola Benelli

Pubblicato il 10 Feb. 2016

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Arizona State University si è occupato delle fasi evolutive della maternità, analizzando il benessere psicologico e il rapporto con i figli di circa 2200 donne americane. I risultati rivelano un dato interessante, descrivendo un andamento a “V” del benessere delle madri nel corso del tempo, con un picco verso il basso nel periodo in cui i bambini frequentano la scuola media.

Essere madri è un mestiere difficile e molto stressante. Ma come cambia nel corso del tempo? Quali sono i momenti più complessi dell’essere genitore? I figli che crescono rendono le cose più facili?

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Arizona State University si è occupato di questi temi, analizzando il benessere psicologico e il rapporto con i figli di circa 2200 donne americane. I risultati rivelano un dato interessante, descrivendo un andamento a “V” del benessere delle madri nel corso del tempo, con un picco verso il basso nel periodo in cui i bambini frequentano la scuola media. Risultati simili sono stati registrati in relazione ai livelli di stress materno con un picco nel medesimo periodo, questa volta verso l’alto. Insomma, la vera sfida non è quella del trovarsi all’improvviso ad occuparsi di un neonato, delle notti insonni, dell’allattamento, dei pannolini o dell’inserimento al nido. O meglio, la sfida non finisce qui e anzi si rinnova nel corso del tempo, con nuove richieste a cui rispondere e nuove modalità comunicative da mettere a punto quando i ragazzi mettono piede in quel tumultuoso territorio che chiamiamo adolescenza. I cambiamenti ormonali si affiancano ad una fase di sperimentazione che passa attraverso la rottura delle regole; la ricerca di indipendenza dalle figure genitoriali trova la forma ora del distacco, ora dell’aggressività.

Accanto a questa radicale trasformazione delle interazioni tra genitore e figlio esiste un secondo fattore che potrebbe spiegare come mai proprio nel periodo della scuola media sia così stressante essere madri. Gli autori lo chiamano ‘contagio da stress’ e lo descrivono come un trasferimento alle madri delle difficoltà emotive incontrate dai bambini in prima persona: una nuova scuola, nuovi compagni e un’atmosfera che non è più ludica e familiare rendono l’ingresso alla scuola media un momento difficile e impongono alle madri la necessità di trovare modalità efficaci per proteggere e supportare i figli.

Ma non è solo la relazione che si trova in un momento complesso e richiede con urgenza una ridefinizione: con lo spostarsi della maternità più avanti negli anni, l’ingresso nella pre-adolescenza dei bambini coincide sempre più spesso con una fase di vita che comunemente chiamiamo ‘crisi di mezza età’. Le donne si trovano a dover gestire le difficoltà dei figli e la complessità del rapporto che hanno con loro proprio in un periodo in cui anche la relazione con se stesse impone quesiti profondi ed esige la ricerca di un nuovo equilibrio, con l’effetto di una crescita dei livelli di stress e una diminuzione del benessere percepito nel proprio ruolo di genitore.

Importante, affermano gli autori, cogliere il segnale forte che i risultati dello studio ci mandano, rispondendo ad una esigenza che si tende a sottovalutare, quella delle madri che si trovano ad attraversare una fase delicata senza ricevere sufficiente supporto dall’esterno. Ulteriori indagini potranno fare chiarezza circa le modalità più adeguate per fornire sostegno alle famiglie, aiutandole ad affrontare anche questa sfida in modo funzionale ed efficace.

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