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Gli incontri tra seminatori e cercatori di tracce – Tracce del tradimento nr. 40

Cosa accade quando seminatori e cercatori si incontrano? Le combinazioni possibili  sarebbero tante ma ci limitiamo a segnalare le più pericolose.

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 29 Gen. 2016

TRACCE DEL TRADIMENTOGli incontri tra seminatori e cercatori di tracce  (Nr. 40)

 

Cosa accade quando seminatori e cercatori professionisti si incontrano? Le combinazioni possibili secondo la nostra classificazione sarebbero 24 (6 x 4) ma ci limitiamo a segnalare le più “pericolose”.

I seminatori di tracce quando incontrano partner che non colludono con il loro gioco finiscono prima o poi per essere lasciati perché l’altro non accetta di vivere con il costante spettro del tradimento e quando si rende conto che non si tratta di un episodio ma di un modo costante di fare e si ritira in buon ordine. Anche i cercatori se all’inizio vengono accettati e il loro comportamento è letto come un interesse e una prova di affetto per il partner, a lungo andare diventano insopportabili e proprio quello che temono si verifica. Vengono lasciati proprio a causa dei comportamenti controllanti che hanno messo in atto per non essere lasciati: è il ben noto fenomeno delle profezie che si autoavverano.

Ma cosa accade quando seminatori e cercatori professionisti si incontrano?

Le combinazioni possibili secondo la nostra classificazione sarebbero 24 (6 x 4) ma ci limitiamo a segnalare le più “pericolose”.

Quando un seminatore codardo che cerca di chiudere il rapporto senza assumersene la responsabilità incontra un cercatore inquisitore che vuole colpevolizzare l’altro per poterlo lasciare, la partita è di breve durata. L’esito del rapporto è scontato perché, di fatto, entrambi vogliono porvi fine ed entrambi vogliono farlo senza assumersene la responsabilità. Tutto si conclude piuttosto rapidamente con uno strascico di accuse e colpe vicendevoli, ma il tono emotivo non è drammatico perché nessuno dei due ritiene di aver perso granché, si tratta solo di mettersi d’accordo se la colpa sia di chi tradiva (perché l’altro era asfissiante con i suoi controlli) o di chi controllava (perché l’altro non era fedele): insomma una questione da avvocati.

Diversa è la situazione quando in campo c’è un cercatore spaventato che ha un assoluto terrore di rimanere da solo: il livello delle emozioni è elevatissimo e drammatico. Egli è disposto a sopportare di tutto pur di non essere lasciato e finisce per trasformare qualsiasi categoria di seminatore in un terribile persecutore perché lo costringe ad inviare segnali sempre più forti in una continua escalation. Il codardo che non vuole fare del male all’altro ma che vuole comunque lasciarlo è costretto ad alzare continuamente il tiro e a dimostrarsi spietato. Se il cercatore spaventato incontra un narciso la coppia non durerà molto ma certo le sofferenze saranno elevate. La sicurezza di sé, la tendenza a muoversi nel mondo senza tenere conto delle emozioni del suo partner spaventato, infliggeranno grande dolore e quando il rapporto finirà sarà molto doloroso e preoccupante incominciare una nuova relazione per questo tipo di persone.

Il seminatore narciso viene rinforzato dalla disperazione che il cercatore spaventato mostra all’idea di perderlo, il bisogno che l’altro mostra di lui è ai suoi occhi una prova della sua grande importanza, del suo valore e gli da il permesso di tradire ancora di più tanto è sicuro che l’altro non lo lascerà mai. Più lo spaventato si aggrappa al narciso più quest’ultimo ha conferma della sua grandezza e acquista certezza del fatto che non sarà lasciato; di conseguenza tradirà ancora di più e l’altro si aggrapperà ancora di più. Il cercatore spaventato può diventare noioso alla fine per il partner e il presunto rivale perché non può neppure prendere in considerazione l’ipotesi della solitudine.

Tutt’altra faccenda è l’incontro tra un seminatore provocatore e un cercatore cacciatore: sono una coppia perfetta con l’unico difetto di aggravare con i loro litigi parenti e amici, almeno fino a quando non capiscono che il litigio è la forma del loro stare insieme e smettono di dare loro retta e di angosciarsi per le loro vicende. Entrambi vivono secondo la regola per cui ‘l’amore non è bello se non è tormentato’, uno semina e l’altro cerca ma possono scambiarsi le parti con grande soddisfazione. Nel loro gioco può essere previsto anche il ricorso ad uno psicoterapeuta ma si tratta solo di una mossa all’interno del gioco: non hanno nessuna intenzione di smettere di litigare ossessionarsi e tormentarsi e tanto meno di lasciarsi.

Il ricorso allo psicoterapeuta è soltanto un modo per segnalare la gravità della situazione, la drammaticità della loro sofferenza, ma in realtà se non hanno in mente nessuna modalità affettiva diversa e spesso una scarsa tendenza a trovarla. Sono rapporti solidi, duraturi e emotivamente caldi per tutta la loro durata; il prezzo lo pagano semmai le persone vicine e soprattutto i figli che vivono in una continua tensione.

Il cercatore inquisitore che cerca le colpe del partner per avere un buon motivo per tornare a stare da solo a volte lascia con un palmo di naso i seminatori che non avevano alcuna intenzione di porre fine al rapporto e invece si trovano improvvisamente lasciati. Il provocatore cercava solo di ravvivare il rapporto al quale si sentiva molto legato, in fondo scherzava, e non si dà pace della reazione del cercatore inquisitore che non accetta scuse, non tratta, condanna e punisce con l’abbandono.

Altrettanto imprevista appare la fine del rapporto al seminatore egocentrico che proprio non si rende conto di quali siano i capi d’accusa nei suoi confronti; ripete sempre il ritornello ‘ma cosa ho fatto di male? Di cosa l’ho privato?’ ma in fondo se la cava bene proprio grazie alla sua incapacità di mettersi nei panni dell’altro. Alla fine conclude che l’altro è strano, incomprensibile, in sostanza un po’ matto e prosegue per la sua strada.

Per il seminatore narciso invece è un brutto colpo: ‘come ha potuto farmi questo!‘ L’essere lasciato non è una possibilità contemplata nel suo sistema e dunque deve dedicarsi con molta foga a dimostrare agli altri l’inattendibilità della fonte da cui gli è giunta una tanto imprevista bocciatura. Gli altri non sono molto interessati ma per lui sono un pubblico sempre presente nello scenario mentale dal cui giudizio dipende la sua autoimmagine, di solito profondamente fragile. Queste persone di fronte all’abbandono possono diventare fortemente denigratorie, ostili e aggressive: il partner che ha lasciato è una minaccia per il proprio valore e l’abbandono viene visto come un atto di guerra estremamente distruttivo e malevolo.

Il seminatore egocentrico, come abbiamo già visto, non è mai molto colpito dai comportamenti altrui che gli appaiono sempre strani e inspiegabili. Non è molto messo in discussione dal cercatore inquisitore che lo lascia additandogli le sue colpe, né dal cercatore spaventato che si aggrappa disperatamente a lui. Si dice che sono strani e va oltre. Talvolta può entrare in una pericolosa escalation con il rifiutato arrabbiato che lo attacca perché entrambi si sentono ingiustamente offesi dall’altro e possono iniziare una guerra.

Il cercatore rifiutato arrabbiato è offeso dalle sue trascuratezze e disattenzioni e reagisce con rabbia e durezza, lui, che non vede ciò che lui fa all’altro, si sente ingiustamente attaccato e reagisce. E’ solo una questione di punteggiatura cronologica degli eventi: ognuno si sente vittima dell’aggressione altrui e le cose si possono decisamente complicare.

Il seminatore narciso crea un incastro perfetto con i cercatori rifiutati che ritengono di non valere niente: la definizione del rapporto che entrambi condividono è che il narciso è perfetto, ideale, stupendo ed estremamente buono a stare con il rifiutato che non vale e non si merita niente. Le due patologie si confermano e rinforzano reciprocamente.

 

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO

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SCRITTO DA
Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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