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Mindfulness Based Stress Reduction con pazienti oncologici: studi recenti sulle applicazioni

Alcuni studi hanno implementato l'utilizzo della Mindfulness Based Stress Reduction per ridurre i loro livelli di ansia, stress e depressione - Psicologia

Di Laura Prosdocimo

Pubblicato il 11 Set. 2015

Aggiornato il 16 Mar. 2016 12:24

Laura Prosdocimo, OPEN SCHOOL STUDI COGNITIVI

 

La ricerca oramai ha ampiamente dimostrato l’efficacia del programma Mindfulness Based Stress Reduction –MBSR. Mindfulness, ricordiamo, riguarda la pratica di consapevolezza al presente, momento per momento, in modo non giudicante, con atteggiamento aperto all’accettazione.

Il percorso di riduzione dello stress Mindfulness-Based (MBSR) comprende 8 settimane in cui i partecipanti praticano la consapevolezza per migliorare la qualità della vita e il benessere psicologico quando ci sono dei problemi di salute, come l’ipertensione, il diabete, il dolore cronico e per ridurre i livelli di stress.

Attualmente gli studi più recenti si stanno in particolare concentrando sull’analisi del potenziale del programma MBSR nell’ambito delle patologie croniche, come il tumore, il dolore cronico.

Nonostante la crescente evidenza degli effetti positivi del MBSR tra i pazienti oncologici, gli interventi di Mindfulness sono stati poco applicati a pazienti con cancro al polmone. Le statistiche globali in oncologia mostrano che il cancro del polmone è il secondo tumore più comune in tutto il mondo con nuovi casi stimati per i maschi che sono il 17,6% e per le femmine del 9% ogni anno (Jemal A et al., 2011). La diagnosi di cancro al polmone è una delle principali cause di disagio psicologico, con sintomi come l’ansia e la depressione e i livelli di maggiore stress vengono registrati nel 58% dei pazienti affetti da tumore del polmone (Carlson et al.,2004), che a sua volta riduce la qualità della vita (Temel JS, 2010).

Lo studio di Van den Hurk e colleghi (2015) è stato realizzato su un gruppo di 19 pazienti affetti da cancro del polmone (79% in stadio avanzato) e 16 partner che hanno partecipato alla formazione MBSR.

Le valutazioni si sono svolte dopo il percorso MBSR e tre mesi più tardi con i seguenti questionari:
– Disagio psicologico. L’Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS)
– Qualità della vita. Questionario per il cancro al polmone (QLQ-LC13) dell’Organizzazione europea per la Ricerca e Cura del Cancro (EORTC) ,Nucleo Qualità della vita, con 13 items specifici per i sintomi associati al cancro del polmone (tosse, emottisi, dispnea, dolore) ed effetti collaterali da chemioterapia convenzionale e la radioterapia.
– Reazione psicologica allo stress. L’Impact of Event Scale (IES) è un questionario a 15 items che misura le esperienze intrusive e l’evitamento di pensieri e immagini associati all’evento.
– Rimuginio misurato con il Penn State Worry Questionnaire (PSWQ) e il Livello di Attenzione/consapevolezza misurati con il Mindful Attention and Awareness Scale (MAAS). Infine la Valutazione del caregiver attraverso il Self-Perceived Pressure from Informal Care (SPPIC), un questionario che valuta in che misura il caregiving viene percepito come un peso e Valutazione della reazione del Caregiver (CRA-SE) per valutare anche gli aspetti positivi di caregiving.

Entro un 1 anno dalla formazione MBSR sono state fatte, da un ricercatore non coinvolto nella formazione MBSR, delle interviste semi-strutturate sui seguenti argomenti :
Fattibilità di MBSR:
– Facilitatori alla partecipazione;
– Barriere alla partecipazione;
– Partecipazione con il gruppo dei pari;
– Partecipazione con il partner.
L’esperienza della formazione MBSR:
– A livello fisico;
– Emozionale;
– Spirituale;
– Relazionale.

Di quelli che hanno iniziato la formazione, 13 pazienti (68%) e 11 partner (69%) hanno completato la valutazione post-trattamento. La valutazione di follow-up è stata completata da 9 (47%) pazienti e 8 (50%) partner.

I pazienti hanno dichiarato che la durata e la frequenza della formazione era fattibile, nonostante i loro sintomi fisici e le terapie in corso. La funzionalità fisica è stata menzionata da alcuni pazienti e partner come un facilitatore. E’ stato valutato positivamente il fatto di partecipare a un gruppo, sentito come un ambiente aperto e sicuro e partecipare con il partner ha migliorato la comunicazione tra loro e con i bambini.

I pazienti hanno evidenziato aspetti di cui non avevano consapevolezza prima, hanno descritto con una maggiore consapevolezza i loro pensieri, le loro emozioni e sensazioni; con l’intuizione acquisita di recente dei loro schemi abituali, alcuni partecipanti sono stati in grado di cambiare il loro comportamento e diversi hanno cominciato a fare delle scelte e stabilire delle priorità che erano più in linea con i loro valori. Altri partecipanti, tuttavia, non sono stati in grado o non hanno voluto accettare la loro situazione.
Questo studio ha dimostrato che la partecipazione alla formazione MBSR è fattibile per i malati di cancro del polmone e i loro partner, nonostante il trattamento farmacologico e la malattia avanzata. La maggioranza ha completato l’MBSR, (23% di drop-out è in linea alla media di studi precedenti (Ledesma D. and Kumano, 2009).

Sebbene non siano state rilevate variazioni sullo stress psicologico nei pazienti e i loro partner, questi ultimi hanno sperimentato una minore pressione relativa al caregiving dopo la formazione MBSR. L’analisi qualitativa ha rivelato che il percorso ha avviato processi di cambiamento e acquisizione di migliore capacità di insight che risulta particolarmente d’aiuto per far fronte ad una malattia fatale.

Molti pazienti oncologici presentano alti livelli di ansia, depressione, affaticamento, dolore, disturbi del sonno dopo il completamento dei trattamenti primari (Carlson et al., 2004). I potenziali benefici per la salute dalla meditazione di Mindfulness in oncologia come in altri settings medici stanno diventando chiari, in gran parte grazie allo sviluppo e la diffusione delle applicazioni del programma MBSR di Jon Kabat-Zinn e colleghi (Kabat-Zinn J.,1990) e altri interventi mindfulness-based (MBI), compreso l’adattamento chiamato Mindfulness-Based Cancer Recovery (MBCR; Carlson & Speca, 2010).

In ambito oncologico i risultati di nove studi randomizzati controllati (RCT) indicano un effetto positivo degli interventi Mindfulness-Based sui sintomi di stress, disturbi dell’umore, depressione, ansia, stress percepito, sulla qualità della vita, il funzionamento fisico, sonno, stanchezza, e stati d’animo (Branstrom, Kvillemo, e Moskowitz, 2011; Carlson et al, 2013;. Garland et al, 2014;.. Henderson et al, 2012;. Hoffman et al, 2012; Lengacher et al, 2009;. Shapiro, Bootzin, Figueredo, Lopez, e Schwartz, 2003; Speca, Carlson, Goodey, e Angen, 2000;. Wurtzen et al, 2013).

Tuttavia non è ancora noto quali elementi del programma MBSR promuovano il cambiamento e quali costrutti specifici siano fondamentali per dei risultati di cambiamento. Ricercatori clinici da ambiti diversi enfatizzano l’importanza di capire come gli interventi funzionino al fine di rendere più efficace il trattamento a seconda dell’ambito d’intervento.

La premessa fondamentale di MBI è che le tecniche praticate (vale a dire, la meditazione mindfulness) coltivano la consapevolezza come una qualità della coscienza (Kabat-Zinn, 1990), ma questo costrutto è difficile da misurare. Le misure di self-report analizzate contengono da 1 a 5 sfaccettature in disaccordo con la definizione del costrutto (es. Grossman & Van Dam, 2011). Due delle misure più accuratamente convalidate della consapevolezza sono il Mindful Attention Awareness Scale (MAAS) e il Five Facet Mindfulness. (FFMQ).

Il MAAS produce un unico punteggio che rappresenta la presenza o l’assenza di attenzione e consapevolezza di ciò che sta accadendo nel presente nelle attività quotidiane (cioè, la propria tendenza ad “agire consapevolmente”).

Il FFMQ valuta le “abilità di mindfulness” come partecipare all’attuale momento di esperienza, accettando / permettendo l’esperienza senza giudizio, etichettare esperienze interiori con le parole, agendo con la consapevolezza nella vita quotidiana e sperimentando la non reattività di esperienza interiore. Sia MAAS che FFMQ correlano con le rilevazioni sul funzionamento psicologico e di benessere.

Tuttavia, non è chiaro se questi questionari valutano aspetti del funzionamento connessi con la consapevolezza di per sé, o dei suoi antecedenti o effetti (Brown et al., 2007). Teorie riguardanti i meccanismi di MBIs sostengono che il coltivare la consapevolezza innesca processi di regolazione delle emozioni che ottimizzano il funzionamento psicologico e riducono lo stress psicologico (Fig.1) e ci sono sempre più evidenze che MBIs migliorano le capacità di consapevolezza in soggetti normali, gruppi sottoposti a stress e gruppi di soggetti malati di cancro.

Tuttavia Carmody, Baer, Lykins, e Olendzki (2009) hanno scoperto che durante il programma MBSR, l’auto regolazione delle emozioni e dei pensieri non risulta essere un mediatore dell’associazione tra il tratto mindfulness e la riduzione dei sintomi psicologici.
Per definire il cambiamento in una variabile particolare, il cambiamento deve in quella variabile precedere e predire i risultati di cambiamento attraverso l’intervento. La maggior parte degli studi MBI presentano i dati di variabili misurate in due momenti (prima e dopo il programma) e perciò non era possibile valutare la precedenza temporale di cambiamento.
Senza evidenza della sequenza temporale di cambiamento non possono essere esclusi modelli alternativi (ad esempio, il miglioramento del funzionamento psicologico dovuto all’associazione tra partecipazione a MBI e una maggiore consapevolezza) (Baer, 2011). La mancanza di evidenze della sequenza del cambiamento contribuisce anche ad aumentare l’ambiguità nel distinguere il costrutto di mindfulness dai suoi antecedenti ed effetti.

Nello studio di Labelle e colleghi (2015) vennero selezionati 324 pazienti dalla lista d’attesa, i quali completarono i questionari prima, a metà programma e alla fine. Le variabili rilevate sono le seguenti:
Sintomi fisici e psicologici legati allo stress con il Calgary Symptoms of Stress Inventory (CSOSI; Carlson & Thomas, 2007), disturbo dell’umore con il Profile of Mood States (POMS; McNair, Lorr, & Droppelman, 1971), la consapevolezza al momento presente con il Mindful Attention Awareness Scale (MAAS; Brown & Ryan, 2003), Osservazione, descrizione a parole, azione, non giudizio e non reazione attraverso il Five Facet Mindfulness Questionnaire (FFMQ; Baer et al., 2006), ruminazione : Rumination-Reflection Questionnaire (RRQ; Trapnell & Campbell, 1999), tratti di rimuginio : Penn State Worry Questionnaire (PSWQ; Meyer, Miller, Metzger, & Borkovec, 1990), evitamento esperienziale e la tendenza a valutare l’esperienza interiore negativamente: Acceptance and Action Questionnaire (AAQ; Hayes et al., 2004).

Il gruppo MBSR è costituito da 135 pazienti e 76 del gruppo di controllo, sono stati considerati drop-out pazienti che hanno frequentato meno del 50% del programma. Alla tabella 2 troviamo le statistiche descrittive dei questionari ad ogni punto temporale.
I partecipanti MBCR hanno rivelato maggiore decremento dei sintomi di stress e disturbi di umore durante il periodo. La partecipazione è inoltre associata ad un maggiore aumento di consapevolezza rilevato tramite MAAS e tutte e cinque gli aspetti del FFMQ e il gruppo rilevò maggiore riduzione della uminazione, rimuginio, evitamento esperienziale rispetto al gruppo di controllo. La tabella n. 4 riporta i risultati (secondo il modello lineare gerarchico –HLM-). E’ stata rilevata una prima variazione significativa dell’Osservazione, poi del non giudizio, ruminazione, rimuginio, riduzione del disturbo dell’umore correlato al numero di partecipazione alle sessioni (figura n. 3).

Il secondo obiettivo di questo studio è stato quello di verificare se i primi cambiamenti di consapevolezza e regolazione delle emozioni (ER) mediano l’effetto di MBSR sui cambiamenti successivi. I risultati non sono coerenti con la teoria che i cambiamenti nella consapevolezza precedono e mediano i miglioramenti in ER e funzionamento psicologico (Figura 1), quando la sequenza di cambiamento viene esaminata relativamente a una singola valutazione a metà programma. È interessante notare che lo sviluppo precoce dell’ osservazione del presente con consapevolezza non giudicante (PNA) media successive variazioni delle altre abilità di mindfulness (MAAS, descrivere e non-reagire).

Un dibattito fondamentale in letteratura è se questionari mindfulness valutino la consapevolezza di per sé, le condizioni che supportano lo svolgersi e l’espressione della consapevolezza (ad esempio, gli atteggiamenti, come non giudicante / di accettazione), o gli antecedenti di mindfulness (ad esempio, migliore regolazione emotiva; Brown et al. , 2007).

In uno studio osservazionale che indagava le sfaccettature del FFMQ in relazione alla regolazione emotiva e le variabili di salute / benessere mentale, Coffey Hartman, e Fredrickson (2010) hanno concluso che l’osservazione e il non-giudizio sembrano essere le vere misure della mindfulness, in linea con la definizione del costrutto come, consapevolezza del momento presente in modo non giudicante preso in esame anche da Bishop e colleghi (2004).

In modo simile lo studio di Labelle (2015) suggerisce che il descrivere e non-reagire possono essere meglio concettualizzati come sequele di mindfulness, o della regolazione emotiva, misurando cosa mindfulness fà piuttosto che cosa sia (Brown et al. 2007; Coffey et al. 2010). I risultati inoltre suggeriscono che la riduzione della ruminazione e del rimuginio sono la via attraverso la quale MBSR migliora l’attenzione al momento presente e la non-reattività in pazienti oncologici.

Anche riduzioni relativamente piccole della ruminazione e del rimuginio nella fase iniziale possono aver reso più semplice per i partecipanti l’applicazione delle tecniche di mindfulness, contribuendo a migliorare i punteggi di mindfulness nel corso del tempo.
Solo una associazione risulta essere nella direzione del modello teorico. Precoci riduzioni del rimuginio mediano l’effetto di MBCR sui successivi miglioramenti dei sintomi da stress. Questo risultato è pertinente e comune tra i pazienti oncologici ed è connesso ai sintomi psicologici e al benessere (esempio Schroeevers et al., 2006).

E’ interessante inoltre osservare che la riduzione della ruminazione durante la prima metà del programma media l’effetto MBSR relativo ad un successivo minore evitamento esperienziale. Durante l’MBSR, riducendo l’eccessivo coinvolgimento con i propri pensieri relativi alle perdite, paure e ingiustizie si possono ridurre modelli che includono pensieri spiacevoli e sentimenti attivati nel tentativo di controllare quelle esperienze.

I dati raccolti in tre momenti temporali (pre- mid- and post- MBSR) possono non aver rivelato la complessità del cambiamento e/o relazioni tra i cambiamenti nella mindfulness, regolazione delle emozioni e i risultati psicologici. Il poter determinare il momento preciso di cambiamento durante il programma MBSR attraverso più frequenti valutazioni (es. settimanalmente) permetterebbe delle conclusioni più forti riguardo i meccanismi del programma. Tuttavia questo studio offre un contributo nel comprendere “come” gli interventi mindfulness-based funzionino in oncologia e in altri ambiti.

E’ stata inoltre condotta una meta-analisi che ha valutato i benefici della riduzione dello stress basato mindfulness-(MBSR) sul disagio psicologico tra le sopravvissute al cancro al seno (Hua-ping Huang et al.,2005).

Metodo

Due revisori indipendentemente hanno recensito  ed estratto i dati da PUBMED, EMBASE e Cochrane Central Register of Controlled Trials. E’ stato utilizzato il programma Review Manager 5.3 a per riunire i dati raccolti.
Tutti gli studi inclusi nella meta analisi dovevano rispettare i seguenti criteri:
1) i partecipanti: donne con diagnosi di tumore al seno;

2) intervento : MBSR;

3) confronto: trattamento standard o usuale.;

4) risultati: qualità della vita (QOL) e area psicologica come depressione, ansia e stress;

5) disegno di studio: trial clinico randomizzato (RCT), prima e dopo lo studio intervento.
Sono stati identificati nove studi che coinvolgono 964 partecipanti.

Risultati

Rispetto al gruppo di controllo, i pazienti nel gruppo MBSR hanno un miglioramento significativo per quanto riguarda l’aspetto psicologico: depressione (differenza media MD), 5,09; 95%, fiducia in se stessi (IC), 3,63-6,55; P <0,00001], ansia (MD, 2,79; 95% CI, 1,62-3,96; p <0,00001), stress (MD, 4,10; 95% CI, 2,46-5,74; p <0,00001). MBSR può anche migliorare la qualità complessiva della vita (QOL) (MD, -1,16; 95% CI, -2,21 a -0,12; p = 0.03).

Sulla base dei risultati di questa meta-analisi, MBSR mostra un effetto positivo sulla funzione psicologica e qualità della vita delle sopravvissute al cancro al seno. Quindi gli autori di questa meta-analisi concludono che l’MBSR può essere raccomandato per i pazienti con cancro al seno, come una parte della loro riabilitazione.

Altro studio (Lengacher et al. 2015) randomizzato controllato sugli effetti di MBSR per i disturbi del sonno in donne sopravvissute al cancro al seno (BCS), suggerisce che MBSR può essere un trattamento efficace per migliorare i parametri oggettivi e soggettivi.

 

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BIBLIOGRAFIA:

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