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Correlazioni genetiche tra Binge Eating Disorder e obesità

Una recente ricerca ha messo in luce come il BED negli adolescenti possa essere collegato alle stesse variazioni genetiche associate al rischio di obesità.

Di Redazione

Pubblicato il 03 Set. 2015

Vanessa Schmiedt

L’Università del Queensland, in una recente ricerca, ha dimostrato che il BED negli adolescenti può essere collegato alla variazione di un gene: le variazioni genetiche associate con il rischio di obesità, infatti, potrebbero anche prevedere il binge-eating.

Il Binge Eating Disorder (BED) è uno dei più comuni disturbi alimentare nella popolazione generale. E’ caratterizzato da episodi di eccessiva ingestione di cibo con perdita di controllo (che si verificano in media una volta alla settimana da oltre tre mesi) accompagnati da angoscia ed è molto più frequente negli individui che sono sovrappeso. Il BED è stato recentemente riconosciuto come categoria diagnostica nel DSM-5.

L’Università del Queensland, in una recente ricerca, ha dimostrato che il BED negli adolescenti può essere collegato ad una variazione di un gene. I ricercatori hanno analizzato i dati di 6000 adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni e hanno scoperto che le variazioni genetiche associate con il rischio di obesità potrebbero anche prevedere il binge-eating.

Questo disturbo è stato valutato attraverso due domande; prima ai partecipanti è stato chiesto di descrivere se fossero stati presenti, e in quale frequenza, episodi in cui hanno mangiato una grande quantità di cibo nell’ultimo anno, a coloro che hanno risposto affermativamente hanno chiesto se si sentivano fuori controllo durante questi episodi, ovvero se non riuscivano a smettere di mangiare anche quando avrebbero voluto fermarsi. Agli adoloscenti che hanno risposto sì ad entrambe le domande è stato diagnosticato il BED.

I ricercatori hanno scoperto che i giovani che avevano una particolare variazione della posizione del gene FTO (fat mass and obesity associated gene ) un fattore genetico da tempo indicato come potenziale base ereditaria nell’obesità, avevano tra il 20% e il 30% in più di probabilità di presentare il binge eating disorder.

I ricercatori sostengono che trovare la variazione del gene potrebbe portare ad una migliore comprensione del perché i giovani hanno sviluppato la tendenza ad abbuffarsi in modo incontrollato; inoltre questa scoperta può anche aiutare a creare strategie per identificare gli adolescenti a rischio prima che arrivino al punto di essere sovrappeso o obesi e affrontare tutti i problemi di salute associati.

Mentre è noto che la causa dei disturbi alimentare è una combinazione di fattori genetici e ambientali, fin’ora non vi era stata una ricerca limitata sul modo in cui geni specifici aumentino la probabilità di comportamenti di abbuffata incontrollata in adolescenza che possono portare all’obesità.

Il Professore Evans ammette la complessità del lavoro poiché il Bed è un comportamento influenzato da molti fattori genetici e ambientali differente, nonostante ciò afferma:

E ‘ancora presto per la ricerca ma stiamo ottenendo una migliore comprensione di come questi comportamenti avvengono.

Questo studio suggerisce dunque un’associazione positiva tra un polimorfismo del gene FTO e il BED in adoloscenti, soprattutto nelle ragazze. Analizzando questi risultati insieme con le ricerche precedenti sembra che le varianti all’interno o vicino al locus FTO siano associati con una preferenza per alimenti ad alta densità energetica, una maggiore assunzione di cibo, meno sensibilità alla sazietà, ed episodi di perdita di controllo nel mangiare, tutti fattori che caratterizzano il binge eating disorder. Studi futuri dovrebbero mirare a capire i meccanismi alla base del rapporto tra FTO, binge eating, e l’obesità.

 

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