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Teen dating violence: la violenza nelle relazioni di coppia tra adolescenti

Nell'adolescenza le relazioni amorose non portano con sé solo elementi di crescita e di autonomia, ma talvolta sono presenti violenze fisiche o psicologiche

Di Elena Parise

Pubblicato il 08 Lug. 2015

Aggiornato il 16 Lug. 2019 13:06

Elena Parise, OPEN SCHOOL Studi Cognitivi

Le relazioni sentimentali possono presentare alcuni lati oscuri e di potenziale rischio: ne è un esempio il fenomeno dell’aggressività nelle prime esperienze sentimentali, definito nella letteratura nordamericana “dating aggression” e/o “dating violence”.

È risaputo, le relazioni romantiche e sessuali svolgono un ruolo importante nel corso della pubertà e dell’adolescenza. Esse consentono ai giovani di perseguire tutta una serie di obiettivi come la realizzazione del desiderio di intimità, di sostegno e di esperienze sessuali, nonché l’acquisizione di uno status. Le relazioni amorose favoriscono poi lo sviluppo dell’autonomia personale dal momento che i giovani possono così soddisfare il loro bisogno di comprensione e sostegno al di fuori del rapporto genitore-figlio. Spesso, la costruzione di una relazione amorosa avanza di pari passo con un rafforzamento dell’autostima e con un’immagine positiva della propria attrazione.

Certo, finora, ho presentato gli aspetti positivi delle relazioni sentimentali, sottolineando l’importante valore che esse assumono per lo sviluppo dell’adolescente e per il suo adattamento socio-relazionale. Accanto a questa dimensione, però, le relazioni sentimentali possono presentare alcuni lati oscuri e di potenziale rischio: ne è un esempio il fenomeno dell’aggressività nelle prime esperienze sentimentali, definito nella letteratura nordamericana “dating aggression” e/o “dating violence” (Wekerle & Wolfe, 1999; Menesini e Nocentini, 2008; Xodo, 2011).

Sebbene se ne parli ancora poco e, nella maggior parte dei casi, si veda approfondito per lo più il tema della violenza nelle relazioni di coppia “adulte”, si possono identificare alcuni importanti elementi che accomunano entrambi i fenomeni menzionati:
– esiste un legame emotivo tra l’autore di violenza e la vittima;
– esiste un divario di potere all’interno del rapporto di coppia;
– gli atti di violenza avvengono in un contesto che, di norma, dovrebbe infondere sicurezza e protezione.

Oltre a questi elementi in comune, però, i rapporti di coppia fra giovani si differenziano da quelli tra adulti in parte per la loro dinamica, nonché per i modelli comportamentali, sia individuali – specifici dell’età – sia indotti dalla dinamica del gruppo di riferimento (Ely, Dulmus & Wodarski, 2002).

Da un’indagine di Telefono Azzurro e Doxa (2014) su più di 1500 adolescenti italiani (52% maschi, 48% femmine) tra gli 11 ed i 18 anni, emerge come al 22,7% del campione sia capitato che il/la proprio/a partner urlasse contro di lui/lei. Il 13,9% riferisce di essere stato/a oggetto di insulti da parte del/della partner, mentre il 32,8% degli intervistati conosce qualcuno che è stato insultato dal/dalla partner.
Inoltre, un dato interessante emergerebbe in termini di epidemiologia di genere, in quanto, da tale indagine, risulta che il 7,9% dei maschi intervistati ha dichiarato di essere stato picchiato almeno una volta dal partner, a fronte del 3,3% dichiarato dalle femmine. Coerentemente con una serie di recenti studi internazionali, risulta anche in Italia una maggior percentuale di aggressioni fisiche da parte delle ragazze nei confronti dei maschi all’interno delle relazioni di coppia.
Dalla stessa indagine, poi, si evidenzia come la natura della “teen dating violence” possa essere fisica, sessuale e/o psicologica/emotiva. Vediamole nello specifico.

Fisica: avviene nei casi in cui il/la partner che ne è vittima, viene picchiato, strattonato o qualsiasi altra forma di aggressione fisica da parte del perpetratore. Il 5,7% dei ragazzi intervistati nel corso dell’indagine afferma di averne subìta.

Sessuale: avviene quando si fanno pressioni o si minaccia il/la partner per avere rapporti sessuali senza il suo consenso, nonché tutti quei casi in cui uno dei partner cerca di imporre di non usare un certo tipo di contraccettivo. È capitato al 5,7% degli adolescenti intervistati e più di 1 adolescente su 6 afferma di conoscere amici a cui è capitato.

Psicologica/emotiva: avviene nei casi in cui il/la partner aggressivo/a minaccia il/la partner o danneggia la sua autostima. Esempi di questo tipo di “dating violence” sono: chiamare con nomi che possono provocare un senso di vergogna di imbarazzo o di vittimizzazione in modo voluto e provocato;
tenere lontano il/la partner dall’affetto degli amici e dei familiari; le umiliazioni e le minacce verbali, molestie per telefono, sms, e-mail o attraverso le reti sociali (Korchmaros et al., 2013); il controllo e la limitazione della libertà di movimento del partner. A tal proposito, un terzo dei ragazzi intervistati dichiara che il/la proprio/a partner vuole sempre essere informato/a su tutto, dice loro cosa devono o non devono fare o, addirittura, vieta loro di incontrare altre persone. In questo caso, la problematica risiede nel fatto che spesso i giovani interpretano un’attenzione e un attaccamento eccessivi come una vera e propria prova di amore (Paludi, 2011).

Menzione a parte meriterebbe il fenomeno dello stalking, il quale si verifica nei casi in cui il perpetratore ricorre a minacce o molestie che causano principalmente paura nella vittima. La letteratura scientifica, infatti, definisce lo stalking come “un insieme di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, di controllo, di ricerca di contatto e comunicazione nei confronti di una vittima che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni e comportamenti non graditi” (Mullen & Pathé, 1994; Caretti, Ciulla & Schimmenti, 2011).

Successivamente, O’Keefe (2005) identifica quelli che possono essere considerati nell’individuo adolescente fattori di rischio, che possono portarlo a perpetrare il “teen dating violence” con il partner:
Abusare di sostanze stupefacenti e alcol;
– Aver avuto importanti problemi di natura comportamentali tendenti all’aggressività e al bullismo;
– Essere soggetti irascibili, in cui lo scoppio di rabbia e ira è frequente ed è difficoltoso gestirlo;
– Pensare che sia normale minacciare e manifestare comportamenti aggressivi per ottenere ciò che vogliono;
– Aver subìto esperienze negative durante l’infanzia: tra queste rientrano innanzitutto l’abuso sessuale durante l’infanzia, le esperienze dirette di violenza fisica o psichica, che comprendono anche il fatto di crescere in un contesto di violenza domestica fra genitori o fra persone di riferimento.
– Sottostare a e/o condividere norme “sbagliate” o “disfunzionali” del gruppo dei pari (ne sono un esempio i casi di amicizie con coetanei con precedenti penali).

Per quanto concerne le conseguenze della “teen dating violence”, esse possono essere molteplici, in quanto essere vittime di comportamenti violenti, offensivi o minacciosi all’interno della coppia può provocare negli adolescenti effetti negativi sia a breve sia a lungo termine: le vittime di violenza all’interno della coppia hanno, infatti, maggiori probabilità di sviluppare a loro volta comportamenti violenti, abusare di sostanze o di aver timore di rapporti stabili e duraturi. Inoltre, minare la fiducia in se stessi può portare a difficoltà psicologiche di tipo ansioso o depressivo e, nei casi più gravi, si può arrivare a tentativi di suicidio. In particolare, quindi, per quanto riguarda i ragazzi prevalgono le reazioni di tipo esternalizzante, con manifestazioni di rabbia e di collera; al contrario, per le ragazze, aver subito violenza raddoppia il rischio di andare incontro a disturbi del comportamento alimentare, depressione, attacchi di panico, nonché ideazione suicidaria (Romito, Beltramini & Escribà-Agüir, 2013).

Con la crescita, dunque, le relazioni sentimentali acquisiscono un valore più complesso: se da un lato divengono sempre più supportive, dall’altro possono connotarsi di elementi sempre più conflittuali. La trasformazione delle relazioni, che acquistano qualità come intimità, serietà e impegno, configura parallelamente anche un incremento di caratteristiche ed aspetti problematici, quali il coinvolgimento dei giovani partner in dinamiche aggressive.

 

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