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Tipologia delle tracce II – Tracce del tradimento Nr. 18

Tracce inequivocabili di tradimento possono essere lasciate nei modi più svariati: dagli sms alle chiamate, dalle carte di credito ai biglietti di hotel.

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 17 Lug. 2015

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTOXVIII: Tipologia delle tracce II

Gli amanti feriali, quelli cioè che si frequentano dal lunedì al venerdì e in genere condividono il posto di lavoro per cui trascorrono molto più tempo insieme che con i rispettivi coniugi, sembra che non possano fare a meno di marcare il weekend con un paio di sms in cui si comunicano ti penso oppure mi manchi o si interrogano su che fai? 

Poiché per sicurezza tengono durante tutto il fine settimana il telefono spento (ed anche questo diventa motivo di sospetto perché trattasi di novità recente motivata dall’intenzione di dedicarsi del tutto alla famiglia senza scocciature di lavoro!) lo scambio di SMS avviene furtivamente ed è proprio questo allontanarsi e questa segretezza a insospettire la moglie o i figli.

In secondo luogo anche gli SMS non sfuggono alla cupidigia dell’archiviazione: le prove che possono distruggere una relazione sono contenute in un giocattolino che gira tranquillamente per casa e dove può frugare il bimbo di 7 anni che tentando di giocare a solitario sul display a colori della mamma si trova di fronte a frasi del tipo non posso fare a meno di te e credendola una prova da superare per passare al livello successivo chiede aiuto al babbo. Inoltre gli SMS possono essere inviati per una banale distrazione con il comando inoltra a tutta la rubrica presente nel cellulare e ciò è meno infrequente di quanto si pensi. Accade di ricevere tenerissimi o focosi messaggi da qualche paziente che non sono dovuti a un tranfert amoroso ma a uno sbaglio di mira del dito che fruga nelle tastiere sempre più minute dei telefonini e che infatti vengono immediatamente smentiti con una imbarazzata telefonata di scuse.

Anche i cellulari possono essere nascosti e protetti da codici segreti e PIN, ma, di nuovo, se si nasconde qualcosa è perché si ha qualcosa da nascondere, ed il messaggio del tradimento è già passato. Le telefonate sono un vero classico, ed hanno costituito da sempre un segnale evidente di tradimento, ispirando persino delle note canzoni. La domenica durante il pranzo …si, dottore, ma non disturba affatto, sono contento di sentirla, sono con la famiglia al mare ma dica pure…

Adesso con i cellulari il pericolo è aumentato di un fattore cento. Il telefono è sempre lì con noi: se è spento vuol dire che non ti vuoi far trovare: perché? Se è acceso sul display appare sempre il cognome di quell’idraulico che è il prestanome per l’amante e la frequenza delle telefonate non è giustificata neppure dalla ristrutturazione della rete idrica di tutta Roma. A questo punto se non rispondi come giustifichi il disinteresse per un personaggio così decisivo nella vita di una persona come l’idraulico? E se rispondi come fai a mantenere una conversazione che all’orecchio solo apparentemente distratto di tua moglie appaia come una discussione sul preventivo dei lavori e sulla scelta dei tubi migliori e dall’altro lato della linea sia una inequivocabile dichiarazione di amore esclusivo e passionale?

Una signora cinquantenne sposata da molti anni e madre perfetta dopo un’intera esistenza di fedeltà aveva di nuovo provato il brivido dell’innamoramento per il suo medico e aveva per lui messo da parte i valori che aveva sempre professato con ardore e fanatismo in nome di un amore assoluto, totale e incontenibile. Accettava l’esistenza della moglie e della famiglia del medico come un male inevitabile ma di cui presto si sarebbero liberati; quello che non sopportò fu l’ascolto di 17 minuti di telefonata che il medico faceva dal telefono di studio con un’altra sua amante ripercorrendo l’incontro della sera precedente. Lei lo aveva chiamato sul cellulare e lui, nell’esaltazione della rievocazione aveva schiacciato il tasto della risposta del telefonino che stava nella tasca della camicia, giusto sul cuore.

Tracce inequivocabili vengono lasciate sugli estratti conto bancari e, in modo ancora più dettagliato sui riepiloghi mensili delle carte di credito: camera doppia al motel Dolce Luna sulla Costiera amalfitana la sera di quel sabato in cui c’era il ritiro a Camaldoli con il gruppo di preghiera. Oltretutto mentre la banca è un’entità più vicina, raggiungibile e il suo direttore un essere umano con cui si può trattare e chiedergli di inviare l’estratto conto in ufficio o di tenerlo lì finché non passerete voi a prenderlo, la carta di credito è una multinazionale distante e senza cuore: cosa volete che importi a Visa delle vostre tragedie?

Pagare sempre in contanti è buona regola ma non è sufficiente: a Natale gli alberghi dove siete stati ospiti usano mandarvi gli auguri ringraziandovi per la vostra scelta e augurandosi di avervi ancora con loro, con il listino prezzi della nuova stagione. Sono in questi momenti che vorreste che il garante della privacy fosse un cavaliere dell’apocalisse o l’angelo sterminatore e d’ora in avanti non firmerete più con leggerezza quelle poche righe scritte piccole piccole alla fine di ogni contratto, regolamento, fattura che sono il consenso al trattamento dei dati che prima che vi cambiassero la vita ritenevate una pura formalità.

Fondamentale è non ritornare mai negli stessi luoghi anche se ci si è trovati benissimo (soprattutto, direi, se si è stati bene) perché forse anche gli altri vi ricorderanno con simpatia e non faranno altro che salutarvi ammiccando ai precedenti incontri: ricordate Dustin Hoffman ne Il Laureato quando in compagnia della sua giovane fidanzata veniva calorosamente salutato da tutto il personale di ristoranti ed alberghi dove era stato con la madre della sua fidanzata, sua amante?

A volte il dramma può esplodere fulmineo. Tra le tracce che si possono lasciare, meglio in questo caso sarebbe dire lanciare, se in un momento particolarmente romantico chiamate vostra moglie con un altro nome, magari quello della sua migliore amica, siete sull’orlo del precipizio: si crea un gelo particolare, cercate disperatamente di non mostrarvi imbarazzati e di non diventare rossi, ma da quel momento siete sotto osservazione, voi e l’amica, stato di allerta arancione. Gesti prima giudicati innocui saranno indizi pesantissimi e la tensione potrebbe portarvi a sbagliare di nuovo.

Un frequente motivo di sospetto sono i ritardi, specie se non costituiscono una caratteristica abituale della persona. Il lavoro è aumentato e si arriva a casa a cena iniziata, a prendere il bambino a scuola si va all’ultimo momento quando già sta in lacrime affidato alla bidella, il giro con il cane alla sera è passato da venti a quarantacinque minuti. Il giornale della domenica mattina si rifugia evidentemente in edicole lontanissime da casa ed è impegnato in un serrato gioco a nascondino per non farsi prendere, il capoufficio è diventato intransigente sugli orari e non si esce più neppure un minuto prima. Come spesso succede per molti comportamenti il ritardo tollerato finisce per allargarsi: i minuti diventano mezz’ore e poi ore, sempre più difficili da giustificare ma sempre meno da giustificare in quanto sempre più abituali. Il ritardo genera i primi sospetti e prima o poi fa scattare i controlli. Inizia così la scoperta che non si è dove si doveva e si era detto di essere e il gioco si fa duro perché si passa dalle omissioni alle menzogne esplicite.

C’è chi sapendo di mentire si prepara per tempo una scusa che sostituisce solo quando, avendola dovuta utilizzare, si è bruciata e chi, spavaldo e pronto di riflessi, improvvisa. In genere il creativo rilancia, non gli basta di giustificarsi ma la giustificazione contiene un’ulteriore dichiarazione di amore. A volte rischia di esagerare ma è incredibile come le persone riescano a mantenere la fiducia anche al di là del buon senso.

 

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RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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