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Philip Zimbardo: Lectio Magistralis presso la Sigmund Freud University di Milano, 11 Luglio 2015

L'11 Luglio presso la Sigmund Freud University di Milano si è tenuta la lectio magistralis di Philip Zimbardo ricercatore noto per l'esperimento di Stanford

Di Valentina Davi

Pubblicato il 20 Lug. 2015

Grande successo per l’evento organizzato dalla Sigmund Freud University di Milano, che ha visto la Lectio Magistralis in calendario sabato 11 luglio completamente sold-out: 100 partecipanti da tutta Italia, numerose iscrizioni non accolte a causa dell’esaurimento dei posti, una folla di persone pronta a scattare foto e farsi firmare autografi.

Per i “non addetti ai lavori” che hanno assistito da fuori la scena è stata alquanto bizzarra: un simpatico vecchietto di 82 anni, con indosso occhiali da sole a specchio e t-shirt con la scritta HERO TRAINING, posava sorridente davanti all’obiettivo di smartphones accanto a studenti e professionisti emozionati mentre gli porgevano copie di libri da firmare.
Per chi invece ha studiato psicologia è stata l’occasione per incontrare un mito vivente: stiamo infatti parlando di Philip Zimbardo, Professore Emerito alla Standford University, famoso ricercatore, noto al mondo intero per l’esperimento carcerario di Standford, uno di quegli studi che sono entrati di diritto nella storia della psicologia.

Lectio magistralis Philip Zimbardo

Ovviamente l’esperimento carcerario di Standford e le sue implicazioni sono stati argomento di uno dei 2 interventi previsti durante la lectio magistralis (My Journey from Evil to Heroism), ma come per ogni star che si rispetti il piatto forte è stato tenuto per ultimo e la mattina è stata dedicata ad un intervento su come la prospettiva temporale che adottiamo influenzi le nostre decisioni (The Secret Powers of Time to Influence Your Destiny), argomento che si è rivelato essere molto interessante per le possibili implicazioni in campo clinico.

The Secret Powers of Time to Influence Your Destiny

Sigla!

Uno dei più grandi paradossi dell’esistenza umana è il paradosso temporale: passato e futuro esistono infatti solo nella nostra mente, mentre l’unica cosa che è reale è il presente. Quando dobbiamo prendere una decisione siamo però inevitabilmente ed inconsciamente influenzati dalla prospettiva temporale: possiamo basarci sui ricordi che abbiamo di situazioni simili (orientati al passato), possiamo reagire alla situazione e agli stimoli immediati (orientati al presente) oppure possiamo anticipare le conseguenze (orientati al futuro).

In questa ottica la prospettiva temporale (PT) può essere analizzata secondo 6 fattori:
PT passato – Focus su elementi positivi
PT passato – Focus su elementi negativi
PT presente – Edonismo
PT presente – Fatalismo
PT futuro – Orientato al raggiungimento di obiettivi
PT futuro – Trascendentale (la vita dopo la morte)

Il fatto che si adotti prevalentemente una prospettiva temporale piuttosto che un’altra è influenzato da diversi fattori tra cui la posizione geografica, il clima, la cultura, la religione, la classe sociale, il livello di istruzione, la stabilità politica ed economica.

Lectio Magistralis Philip Zimbardo

Philip Zimbardo ha elaborato un questionario (ZTPI) di 56 item per valutare 5 fattori della prospettiva temporale: PT futuro, PT passato positivo, PT passato negativo, PT positivo, PT negativo. Una scala a parte è invece dedicata al futuro trascendente. Esaminando la correlazione tra questi fattori e diversi costrutti psicologici sono emersi risultati interessanti. Tra i risultati degni di nota, le persone orientate al futuro hanno mostrato una forte correlazione (.7) con la coscienziosità. In altre parole, sanno resistere alle tentazioni quando c’è del lavoro da fare, il che potrebbe spiegare il loro maggiore successo nella vita; inoltre vivono in media 2 anni in più perché adottano comportamenti salutari e minimizzano i rischi.

A rischio invece gli orientati al presente fatalistici (i rassegnati che le cose non possano cambiare perché sono così, punto), che correlano positivamente con aggressività, tratti d’ansia e depressione e negativamente con la considerazione delle conseguenze future (-.7), e gli orientati al passato negativo, che correlano positivamente con ansia (.75), depressione (.7) e aggressività (.6).

Il funzionamento equilibrato dell’individuo dovrebbe comprendere la capacità di slittare in maniera flessibile da un orientamento rivolto al futuro (non estremo, altrimenti si sfocia nel patologico workaholic) ad un focus sul presente positivo come ricompensa per i propri sforzi ad uno sguardo al passato positivo.

Il modello elaborato da Zimbardo può avere delle implicazioni in campo clinico che meritano sicuramente un approfondimento. Rick & Rosemary Sword hanno per esempio sviluppato la Time Therapy, una terapia che mira a riequilibrare la prospettiva temporale nel trattamento di ansia, depressione e PTSD promuovendo “il focus sul raggiungimento di un futuro più luminoso al posto di focalizzarsi su un passato negativo con lo scopo di creare un presente felice”.

L’intervento di Zimbardo si è concluso con l’invito a pensare al tempo che abbiamo a disposizione, a equilibrare la nostra prospettiva temporale e ad utilizzare il tempo bene e in maniera sapiente. Poi, per dare il buon esempio, il Professor Zimbardo si è alzato dalla sedia e… ha iniziato a ballare:

 

LA RASSEGNA STAMPA

DETTAGLI DELL’EVENTO

 

 

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Il controverso caso dell’esperimento carcerario di Stanford

BIBLIOGRAFIA:

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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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