expand_lessAPRI WIDGET

Un bambino che ride è un bambino che apprende meglio!

La conferma arriva da un nuovo studio: le risate sarebbero vere e proprie promotrici di apprendimento psico-motorio, già a partire dai primi anni di vita.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 27 Lug. 2015

FLASH NEWS

Il legame cognizione ed emozioni ancora una volta sembra fondamentale, poiché le risate sarebbero delle vere e proprie promotrici di apprendimento psico-motorio, proprio e già a partire dai primi anni di vita.

 

Many studies have shown that making children laugh enhances certain cognitive capacities such as attention, motivation, perception and/or memory, which in turn enhance learning. However, no study thus far has investigated whether laughing has an effect on learning earlier in infancy. The goal of this study was to see whether using humour with young infants in a demonstration of a complex tool-use task can enhance their learning. Fifty-three 18-month-old infants participated in this study and were included either in a humorous or a control demonstration group…

Sull’onda di pagine di letteratura che parlano del legame tra emozioni e apprendimento, quelle sonore e autentiche risate dei bimbi nei primi anni di vita sono anche un buon segno per lo sviluppo cognitivo, motorio e comportamentale.

In uno studio alcuni ricercatori hanno manipolato proprio la variabile humor per indagarne gli effetti sull’apprendimento osservativo in bambini di 18 mesi.

Il task sperimentale prevedeva di prendere una paperella di gomma aiutandosi con un rastrello di cartone coinvolgendo bambini che ancora non erano in grado di farlo. I bimbi sono stati sottoposti a un piccolo training per riuscire nel task: alla metà del campione sono state date ripetute dimostrazioni serie (seppur con uno sperimentatore sorridente e gentile) su come raggiungere il giocattolo, mentre all’altra metà dei soggetti le dimostrazioni sono state fornite sotto forma di scherzi divertenti.

Al termine di questi micro-training, il momento della prova finale: i ricercatori avvicinano il rastrello alla mano del bambino per vedere se spontaneamente imita l’azione dell’adulto prendendo la paperella di gomma.

Tra i bambini nella condizione di dimostrazioni divertenti il 93% è riuscito nel compito (e tra questi è il 19% riesce nel compito anche se non ha riso durante il training), mentre il successo si è registrato solo per il 25% dei bambini cui venivano fornite istruzioni serie e non divertenti.

Dunque il legame cognizione ed emozioni ancora una volta sembra fondamentale, poiché le risate sarebbero delle vere e proprie promotrici di apprendimento psico-motorio, proprio e già a partire dai primi anni di vita.

ARTICOLO CONSIGLIATO:

Si preferisce l’apprendimento sociale rispetto a quello individuale!

BIBLIOGRAFIA:

 

 

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Linda Confalonieri
Linda Confalonieri

Redattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel