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Circle of Security – Report dal workshop di Roma, 16-21 giugno 2015

Si è tenuto a Roma il workshop sul Circle of Security: un metodo esperienziale con il quale i genitori possono diventare co-terapeuti dei propri figli.

Di Redazione

Pubblicato il 25 Giu. 2015

Roberto Framba

 

Il modello del Circolo della Sicurezza (Circle of Security), proposto da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998, si rifà alle Teorie dell’Attaccamento con influenze winnicottiane. È un metodo esperienziale che coinvolge molti livelli della propria persona nel quale i genitori possono diventare co-terapeuti dei propri figli specie quando hanno problematiche. 

Dopo due anni, è stato riproposta una nuova edizione del corso che abilita i partecipanti all’uso e all’applicazione del CoS in ambito psicoeducativo.

Il modello del Circolo della Sicurezza (Circle of Security) è stato proposto da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998 e pubblicato su JCCP nel 2006. Si rifà alle Teorie dell’Attaccamento con influenze winnicottiane ma, come provocatoriamente dice la dott.ssa Maranesi nella presentazione del seminario e promotrice in Italia di questo approccio, sembra un modello banale, una americanata, che appare molto semplice ma ha un livello di profondità inaspettato.

Maranesi Francesca
Dott.ssa Maranesi F.

È un metodo esperienziale che coinvolge molti livelli della propria persona nel quale i genitori possono diventare co-terapeuti dei propri figli specie quando hanno problematiche. Si può applicare a singoli genitori, coppie di genitori oppure gruppi di genitori. E’ trasversale alle diagnosi ma, se si lavora in gruppo, i genitori devono avere figli più meno della stessa fascia di età (0-5 anni) ma anche è possibile applicare in fasce di età maggiori anche adolescenziali.

Il modulo psicoeducativo si svolge in 8 incontri e deriva uno più complesso di tipo psicoterapeutico che consta di 20 incontri. Il corso viene proposto in modo standardizzato in tutto il mondo in modo di garantire una fedeltà in tutto il mondo.

Il CoS è una dei 4 modelli psicoterapeutici validati con dati empirici che si dimostrano efficaci nel trattamento psicoterapeutico dei bambini. L’intervento psicoeducativo non ha ancora dati sperimentali pubblicati e consistenti ma sono in via di definizione.

Per questo rigore metodologico si tratta di un intervento manualizzato diviso in capitoli (8) di un’ora e mezzo in gruppo mentre qualcosa meno in individuale. Il terapeuta/conduttore deve essere per i genitori la stessa esperienza di base e porto sicuro per diventare un’esperienza emozionale correttiva e un modello relazionale non giudicante che consente ai genitori di fare altrettanto con i propri figli mentre interagiscono con loro. Impegnano i genitori in un dialogo riflessivo di tipo maieutico e non psicopedagogico. Non si lavora principalmente sul comportamento dei genitori ma sullo stato mentale e solo dopo si possono integrare gli skills. L’uso del video feedback è fondamentale per questo obiettivo perché sviluppa una conoscenza relazionale implicita di tipo procedurale piuttosto che una modalità razionale esplicativa.

Nel programma di psicoeducazione i video osservati sono tratti dal DVD fornito dal circuito interazionale del Circolo della Sicurezza mentre nel percorso psicoterapeutico si lavora sui video registrati del dei pazienti. Il precorso del CoS può essere integrato con un trattamento psicoterapeutico con la coppia con alcune attenzioni, può essere un modo di trovare un piano comune stabile di cooperazione o, comunque, di discriminare quali sono gli aspetti legati alla dinamica di coppia e quelli circa le compentenze genitoriali.

Si tratta di uno strumento agile ed economico che si propone con una forma di prevenzione importante per la psicopatologia infantile.

La dott.ssa Francesca Maranesi ha ottimamente organizzato e condotto questo primo corso italiano a cui hanno partecipato più di 70 psicoterapeuti provenienti da tutta Italia, nella stragrande maggioranza professionisti con alle spalle formazioni, che si sono accostati con curiosità, competenza ed interesse apprezzando la praticità del metodo e la capacità di aver operazionalizzato in modo pulito le proposte della teoria dell’attaccamento e della prospettiva cognitivo evoluzionista già acquisite.

Gli organizzatori di Astrea onlus hanno annunciato che il prossimo giugno 2016 è in programma un corso avanzato per formare delle competenze psicoterapeutiche offerto a chi ha già frequentato il primo livello a carattere psicoeducativo senza richiedere una competenza in lingua inglese. In primavera 2016 sarà pubblicato dalla casa editrice Cortina un manuale che diventerà la base del corso di perfezionamento.

 

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