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Il vaccino MPR possibile causa dell’Autismo? Le risposte di uno studio americano

La ricerca dimostra che non esiste nessuna associazione tra il vaccino MPR e l’insorgere di patologie dello spettro autistico, in linea con studi precedenti

Di Alessia Gallucci

Pubblicato il 07 Mag. 2015

Aggiornato il 23 Mar. 2016 13:41

FLASH NEWS

La ricerca ha nuovamente smentito l’idea che ricevere una o due iniezioni possa causare un aumento del rischio di autismo. Tutto ciò dimostra che non esiste nessuna associazione tra il vaccino MPR e l’insorgere di patologie dello spettro autistico e fa si che anche questo studio si ponga in linea con quelli precedenti che hanno riportato dati di questo tipo in altre popolazioni.

Il vaccino MPR è un vaccino trivalente di immunizzazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia che normalmente è somministrato in due dosi, la prima tra 12 e  15 mesi e la seconda tra 4 e 5 anni. Nonostante le ricerche degli ultimi 15 anni non abbiamo mai riscontrato una correlazione o un legame causale tra il vaccino MPR e i disturbi dello spettro autistico, è opinione diffusa che l’aver ricevuto iniezioni del vaccino MPR possa significativamente aumentare il rischio di patologie di questo tipo.

A fronte quindi di dati che sottolineano come il tasso di diffusione dei disturbi dello spettro autistico non differisca tra i bambini che hanno ricevuto il vaccino e quelli che non sono stati sottoposti alle iniezioni, l’idea di un nesso tra i due aspetti è ancora sostenuta. Ciò è vero in particolare per i genitori che hanno già figli autistici i quali, in seguito anche all’evidenza che i secondogeniti presentano un rischio genetico maggiore di sviluppare un disturbo dello spettro autistico rispetto alla popolazione generale, tendono a limitare le vaccinazioni per i loro bambini più piccoli.

Lo studio in questione ha considerato 95 727 bambini americani, confrontando quelli che hanno un fratello maggiore affetto da patologie dello spettro autistico con quelli che hanno un fratello maggiore che non presenta il disturbo.

I risultati hanno dimostrato che la maggior parte dei bambini ha un fratello maggiore non affetto (93 798), mentre solo una piccola parte del campione è rappresentato dai bambini che hanno un fratello maggiore con autismo (1 929). La percentuale dei bambini con fratello affetto che a loro volta hanno ricevuto una diagnosi di autismo è maggiore rispetto a quella dei bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico ma con fratello sano (ciò potrebbe supportare anche il ruolo che i fattori genetici ricoprono nell’etiologia dei disturbi dello spettro autistico). Inoltre, e questo è il dato più significativo, i tassi di iniezione del vaccino MPR, sia alla prima che alla seconda vaccinazione, sono più bassi nel caso dei bambini che hanno un fratello con autismo e maggiori per quelli con fratello non affetto.

La ricerca ha infine smentito anche l’idea che ricevere una o due iniezioni possa causare un aumento del rischio di autismo. Tutto ciò dimostra che non esiste nessuna associazione tra il vaccino MPR e l’insorgere di patologie dello spettro autistico e fa si che anche questo studio si ponga in linea con quelli precedenti che hanno riportato dati di questo tipo in altre popolazioni.

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