expand_lessAPRI WIDGET

La ricetta per la felicità esiste: basta riconoscere d’esser tristi!

Spesso, nel raggiungimento dei nostri obiettivi, corriamo il rischio di lasciarci sopraffare dalle emozioni negative: meglio riconoscerle e accettarle.

Di Marina Morgese, Redazione

Pubblicato il 21 Mag. 2015

E’ assolutamente importante non scambiare le emozioni per dei fini ma vederle più come dei mezzi: è dunque sbagliato utilizzare le sole emozioni positive come misuratori della qualità delle nostre vite.  

Tutte quelle volte in cui alla domanda Quali sono i tuoi obiettivi nella vita? abbiamo risposto Mi basta essere felice, non abbiamo fatto altro che allontanarci dalla felicità…o almeno questo è quanto afferma Todd Kashdan, professore di Psicologia presso la George Mason University.

Nell’articolo consigliato, Kashdan viene intervistato sul suo ultimo libro The Upside of Your Dark Side: Why being your whole self – not just your good self – drives success and fulfillment. Secondo l’autore infatti, è assolutamente importante non scambiare le emozioni per dei fini ma vederle più come dei mezzi: esistono tanti fattori, al di fuori del nostro controllo, che possono influenzare i nostri pensieri e le emozioni, è dunque sbagliato, secondo Kashdan, utilizzare le sole emozioni positive come misuratori della qualità delle nostre vite.  

Ma non finisce qui…Kashdan offre delle strategie e dei messaggi, basati sui risultati delle sue ricerche, per insegnare come gestire le emozioni e non lasciarci da queste condizionare nel raggiungimento delle nostre mete. Un esempio? Si può iniziare con il distinguere le emozioni negative dagli eventi negative e le emozioni positive dagli eventi positivi: non è detto quindi che la felicità sia migliore della tristezza, dipende solo dalle situazioni!

In fin dei conti, qualunque sia il nostro obiettivo, dal diventare un buon genitore al realizzarci nel mondo del lavoro, dovremmo pur essere consapevoli che le salite non sono sempre facili e che possiamo concerderci dei momenti di tristezza…l’importante è non perdere di vista il traguardo, anche se con una lacrimuccia in più.

 

One of the most important things that we’ve discovered – the message that we should always feel good and try not to feel bad, ends up being a toxic message that doesn’t work well as a strategy for going through life.

 

La ricetta per la felicità esiste: basta riconoscere d’esser tristi!Consigliato dalla Redazione

La ricetta per la felicità esiste: basta riconoscere d'esser tristi! - Immagine: 83039315
Spesso, nel raggiungimento dei nostri obiettivi, corriamo il rischio di lasciarci sopraffare dalle emozioni negative: meglio riconoscerle e accettarle. (…)
Tratto da: Washington Post

 

Per continuare la lettura sarete reindirizzati all’articolo originale … Continua  >>

 


Tutti gli articoli di State of Mind su
Si può vivere senza ansia?
Eliminare l'ansia non è possibile, ma imparare a conviverci sì. Per riuscirci è d'aiuto fare riferimento ad alcune tecniche di psicoterapia
Dipendenza affettiva e ansia da relazione
Ansia da relazione e dipendenza affettiva
Nelle relazioni sentimentali sono diversi i meccanismi disfunzionali che possono instaurarsi, tra questi la dipendenza affettiva e l'ansia da relazione
Emozioni, effetto esposizione e familiarità nell’ascolto di una canzone
La familiarità con una canzone e l'effetto esposizione sembrano favorire il nostro apprezzamento verso di essa
Dr. Google: la ricerca della certezza
La cybercondria è una forma di ipocondria caratterizzata dalla ricerca compulsiva di sintomi e malattie su Google
La rabbia e il raggiungimento degli obiettivi in compiti complessi: il lato adattivo delle emozioni
Alcuni esperimenti mettono in luce una funzione utilitaristica della rabbia nella risoluzione di compiti complessi
Conosco le mie emozioni (2019) di Mario di Pietro e Ilaria Lupo – Recensione
Un percorso di educazione alla consapevolezza emotiva basato sui principi del modello della terapia razionale-emotiva-comportamentale (REBT)
William James, tra emozioni e funzionalismo
William James è noto per aver fondato la scuola del funzionalismo in psicologia e aver fatto progredire la corrente del pragmatismo in filosofia
Praticare il Freudenfreude per un maggior benessere 
Il freudenfreude, ovvero il provare gioia per i successi degli altri, può rendere più piacevoli le relazioni e migliorare la qualità di vita
Più tristi ma più realisti?
Uno studio del 1979 ha indagato il realismo depressivo (l’associazione tra stati depressivi e maggior realismo) ma uno studio più recente è giunto a risultati differenti
Lutto nelle relazioni parasociali - Matthew Perry
Se piangi per la morte di Matthew Perry, hai qualcosa che non va. O forse no?
Si può essere tristi per la morte di una persona famosa. È il lutto in una relazione parasociale e ha la stessa dignità di un lutto "vero".
Perché non se ne può più di questa positività tossica
La positività tossica, incoraggiando le persone a ignorare le emozioni negative, finirebbe per intensificare il potere di tali emozioni
Eritrofobia: definizione e possibili rimedi contro la paura di arrossire
La paura di arrossire può dominare la consapevolezza cosciente in situazioni socialmente minacciose e risultare in una fobia, l'eritrofobia
Come raggiungere uno stato di Flow ottimale
Il Flow è uno stato psicologico in cui ci sentiamo immersi e concentrati in un’attività da cui traiamo gratificazione. Come raggiungerlo?
Ecoansia: di cosa si tratta davvero e come la si affronta?
L’ecoansia è la paura cronica della rovina ambientale; anche se non è una diagnosi riconosciuta, è una condizione diffusa e caratterizzata da sintomi specifici
Attacchi di panico: tra illogicità e paradosso
È importante imparare a conoscere il panico, capire il meccanismo sottostante e come gestirlo con la psicoterapia
La “peak-end rule”: come le emozioni definiscono i nostri ricordi
Secondo la peak-end rule le nostre esperienze vengono giudicate in base ai momenti estremamente positivi o negativi e alla loro conclusione
Pratiche di meditazione, colpa e comportamenti riparatori prosociali
Otto esperimenti hanno approfondito a livello empirico la relazione tra mindfulness, colpa e comportamenti riparatori prosociali
Trattamento farmacologico e terapia pittorica nei disturbi d’ansia
Un recente studio sui disturbi d'ansia indica che la terapia pittorica, insieme a quella farmacologica, sembra ridurre i sintomi
Rabbia (2023) di Roberta Milanese – Recensione del libro
Un libro dedicato alla rabbia, una tumultuosa emozione, da sempre oggetto di interesse nella storia e nei campi del sapere dell’uomo
Disturbi d’ansia in età evolutiva. La mindfulness come approccio terapeutico e strumento preventivo
Insegnare ai bambini la mindfulness può far sì che le nuove generazioni possano migliorare la propria qualità di vita e prevenire eventuali disturbi d'ansia
Si parla di:
Categorie
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel