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La solitudine riduce la longevità!

E' stato dimostrato che la solitudine e l'isolamento sociale costituiscono un fattore di rischio per la salute di tutti e ridurrebbero la longevità.

Di Veronica Iazzi

Pubblicato il 25 Mar. 2015

Aggiornato il 01 Apr. 2015 13:45

FLASH NEWS

La mancanza di connessioni sociali rappresenta un rischio aggiunto, mentre la presenza di rapporti un fattore di protezione per la salute di tutti.

La maggior parte delle persone è consapevole che per godere di buona salute e vivere a lungo bisogna svolgere attività fisica, prestarsi quando necessario a cure mediche e seguire un regime alimentare equilibrato.

Una ricerca dell’Università Brigham Young mostra che la solitudine e l’isolamento sociale sono fattori chiave che influenzano la longevità così come avviene per l’obesità. I ricercatori infatti sostengono che l’effetto della solitudine sul benessere dell’individuo sia comparabile agli effetti dell’obesità, per cui si invita a prendere sul serio le relazioni sociali.

La solitudine e l’isolamento sociale possono sembrare concetti molto differenti. Per esempio qualcuno potrebbe essere circondato da molte persone ma sentirsi comunque solo, altre persone potrebbero isolarsi perché preferiscono stare soli, ma in entrambi i casi l’effetto sulla longevità è comunque lo stesso.

A differenza di quanto si creda, l’associazione tra la solitudine e il rischio di morte è più alta nella popolazione giovanile anziché tra persone più vecchie. Benché le persone più anziane abbiano maggiori probabilità di essere soli e di essere esposti a un rischio di mortalità più elevato, l’associazione tra la solitudine e l’isolamento sociale e la mortalità coinvolge maggiormente popolazioni di età inferiore a 65 anni.

Gli autori della ricerca sostengono che visto l’aumento considerevole di persone che oggi vivono situazioni di solitudine si potrebbe assistere negli anni ad una “Epidemia della solitudine”.

Nauert e i suoi collaboratori hanno analizzato informazioni tratte da più studi che includevano dati sulla solitudine, l’isolamento sociale, e che coinvolgono persone che vivono sole. Complessivamente, il campione comprendeva più di tre milioni di partecipanti. Quando gli autori controllarono variabili come lo status socioeconomico, l’età, il genere e le condizioni di salute preesistenti essi trovarono che la presenza o l’assenza di supporto sociale aveva un effetto determinante per la salute.

La mancanza di connessioni sociali rappresenta un rischio aggiunto, mentre la presenza di rapporti un fattore di protezione per la salute di tutti.

Una precedente ricerca degli autori pone la solitudine come maggiore fattore di rischio per la mortalità pari al fumo di 15 sigarette al giorno o all’essere alcolizzato. Questo studio non solo conferma l’elevato rischio di mortalità dato dai comuni fattori di rischio ma ne specifica la dannosità per la salute al pari dell’obesità.

Ci sono molte cose che aiutano ad attenuare gli effetti della solitudine. Con l’evoluzione di internet, le persone possono rimanere in contatto nonostante le distanze. Tuttavia, la superficialità di alcune esperienze online compromette gli aspetti emotivi della relazione.
La ricerca infatti suggerisce che l’uso di troppi sms con l’altro può effettivamente danneggiare una relazione significativa, anche se di messaggi piacevoli potrebbero beneficiarne tutti.

 

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Veronica Iazzi
Veronica Iazzi

Dottoressa Magistrale in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia

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