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Anti-depressivi o Pro-depressivi: perché a volte, in fase iniziale, gli SSRI peggiorano i sintomi della depressione?

Una nuova ricerca spiega l'effetto paradosso di alcuni antidepressivi, che possono a volte peggiorare i sintomi prima di aiutare i pazienti a stare meglio.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 13 Gen. 2015

FLASH NEWS

Una nuova ricerca aiuta a spiegare l’effetto paradossale di alcuni antidepressivi, che possono in alcuni casi peggiorare i sintomi prima di aiutare i pazienti a sentirsi meglio (normalmente dopo un paio di settimane dall’inizio dell’assunzione regolare del farmaco).

I risultati di questo studio potrebbero aiutare i ricercatori a risolvere il problema dell’effetto paradosso di questi farmaci e a creare nuove classi di farmaci per il trattamento della depressione.

Gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono la classe di farmaci antidepressivi più prescritta e funzionano aumentando i livelli di serotonina, il più importante regolatore del tono dell’umore.

I neuroni della serotonina trasmettono un doppio segnale che consiste nel rilascio di serotonina e glutammato, la componente serotoninergica del doppio segnale è stata collegata alla motivazione e la componente glutammato è stata collegata al piacere e all’apprendimento; i ricercatori sostengono che l’SSRI può influenzare queste due componenti del doppio segnale in modi diversi. Fischer, ricercatore a capo dello studio, spiega: 

Mentre la componente serotoninergica è immediatamente amplificata in seguito alla somministrazione di SSRI, la componente glutammato viene soppressa in fase acuta e si normalizza solo dopo diversi giorni di trattamento farmacologico queste differenze possono aiutare a spiegare il paradosso che si manifesta in fase precoce di assunzione degli SSRI e che scompare invece con l’assunzione prolungata

La scoperta del doppio segnale aiuta a spiegare perché l’efficacia clinica degli SSRI risulta ritardata e perchè questo effetto paradossale non è evidente con altri farmaci antidepressivi che invece colpiscono i recettori del glutammato. Delineare i fattori che contribuiscono a determinare ogni aspetto del doppio segnale permette di definire nuovi bersagli farmacologici per ridurre il ritardo nell’efficacia degli SSRI o addirittura per produrre nuovi tipi di antidepressivi.

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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