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Soffri di ansia sociale? Probabilmente i tuoi amici ti apprezzano più di quanto credi

Gli amici delle persone che soffrono di ansia sociale giudicano in maniera più positiva la loro amicizia di quanto non facciano i soggetti ansiosi

Di Laura Pancrazi

Pubblicato il 16 Dic. 2014

Aggiornato il 03 Giu. 2015 14:32

FLASH NEWS

I dati ottenuti in questa ricerca vanno nella stessa direzione di quanto sostenuto in passato da molti studiosi, ovvero che il disturbo d’ansia sociale porta le persone che ne soffrono a sottostimare la qualità dei loro rapporti di amicizia.

La psicoterapia con una persona che soffre di disturbo d’ansia sociale comprende, tra le altre cose, il tentativo del terapeuta di stimolare il paziente di essere socialmente accettati più di quanto essi credano. Approccio spesso vano, in quanto questo genere di pazienti tende regolarmente a svalutare le proprie relazioni.

Thomas Rodebaugh ed i suoi colleghi indagano proprio questa tematica, declinandola specificatamente nel contesto dei rapporti di amicizia: i ricercatori chiedevano a soggetti con disturbo d’ansia sociale di valutare una loro amicizia in termini di intimità, piacevolezza, supporto e soddisfazione; chiedevano poi agli amici chiamati in causa di fare lo stesso.

La ricerca si basava su un campione di 77 uomini e donne con una diagnosi di disturbo d’ansia sociale e 63 soggetti di controllo che non soffrissero di tale disturbo. Ciascuno dei partecipanti nominava un amico e a entrambi era somministrato lo stesso questionario. La maggior parte delle amicizie erano tra persone dello stesso sesso.

I dati ottenuti in questa ricerca vanno nella stessa direzione di quanto sostenuto in passato da molti studiosi, ovvero che il disturbo d’ansia sociale porta le persone che ne soffrono a sottostimare la qualità dei loro rapporti di amicizia.

In particolare, dallo studio di Rodebaugh e collaboratori emerge la tendenza di tali soggetti patologici a giudicare in maniera peggiore questo tipo di relazioni se confrontati con il gruppo di controllo. Inoltre, più giovani erano i partecipanti con disturbo d’ansia sociale e più nuove le loro amicizie, tanto più queste erano valutate negativamente.

Ad ogni modo, la buona notizia è che, mentre non c’era una differenza significativa tra le valutazioni dei soggetti di controllo e il loro rispettivo amico in merito al loro rapporto, c’era invece una differenza significativa tra i giudizi espressi dai partecipanti con disturbo d’ansia sociale e i loro amici. Ovvero, questi ultimi giudicavano la relazione in modo molto più positivo. Infatti, essi vedono i soggetti con disturbo d’ansia sociale come meno dominanti e aventi maggiori capacità di adattamento quindi, in sostanza, più comprensivi e capaci di compromesso.

Nonostante i limiti di questo studio – è possibile che le differenze tra gruppi siano la causa, e non la conseguenza, del disturbo d’ansia infatti, la ricerca era ristretta a persone con disturbo d’ansia sociale che avessero un amico disponibile a partecipare a tale ricerca – è importante sottolineare il messaggio di ottimismo e speranza rivolto alle persone che soffrono di questo disturbo: non preoccupatevi, nonostante non ne abbiate la percezione chiara e definitiva, i vostri amici vi adorano.

 

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Laura Pancrazi
Laura Pancrazi

Psicologa clinica. Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

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