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Combattere l’effetto sunk cost attraverso la mindfulness

Prendere delle decisioni su un progetto, dopo aver investito dei soldi in questo, può essere difficile, la mindfulness però aiuta ad essere più razionali.

Di Gianluca Minucci

Pubblicato il 06 Nov. 2014

Aggiornato il 10 Dic. 2014 11:22

Un processo di decision making razionale non dovrebbe essere influenzato dai soldi già spesi che non sono più recuperabili. Questo regola però viene spesso violata dalle persone e questi costi sommersi influenzano le decisioni sulle azioni presenti o future.

Sei al cinema ed hai appena comprato i biglietti per uno spettacolo, ad un tratto incontri un amico con i tuoi stessi gusti cinematografici il quale ti dice di aver già visto quel film e che è veramente brutto.

Come ti comporti, vai ugualmente a vedere il film perchè oramai hai già comprato i biglietti? In questo caso sei caduto nel cosiddetto effetto sunk cost.

Un processo di decision making razionale non dovrebbe essere influenzato dai soldi già spesi che non sono più recuperabili. Questo regola però viene spesso violata dalle persone e questi costi sommersi influenzano le decisioni sulle azioni presenti o future.

Le basi neuronali di questo Bias (distorsione cognitiva) sono ancora sconosciute, nonostante la sua influenza sul comportamento. Usando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) su soggetti alle prese con un compito di decision-making in ambito finanziario, i ricercatori hanno riscontrato che un investimento precedente riduceva il contributo della corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC) al decision- making successivo, e tale riduzione dell’attività della vmPFC è correlata con l’effetto sunk cost. Inoltre l’attività della corteccia prefrontale dorsolaterale è correlata negativamente con l’attività della vmPFC.
L’interazione tra queste due aree potrebbe favorire questa tendenza a persistere a sprecare soldi con cause perse solo perché ci abbiamo già investito.

Come combattere questa tendenza? Uno studio di un gruppo di ricercatori ha dimostrato che 15 minuti di meditazione mindfulness appena prima di effettuare la decisione, riduce la vulnerabilità delle persone all’effetto sunk cost.

I ricercatori pensano che probabilmente questa pratica di mindfulness aiuta a ridurre questo bias poichè tale errore è in parte causato dal ricordo dell’investimento precedente ed anche dall’anticipazione del rimpianto nel futuro nel caso che un progetto venga abbandonato.

Attraverso le interviste ad un campione di 178 persone adulte, I ricercatori hanno scoperto che la tendenza naturale a concentrarsi sul hic et nunc (chiamata mindful attention awareness) correlava con l’essere meno incline all’effetto sunk cost.

In 2 ulteriori esperimenti , che hanno coinvolto degli studenti, è stato visto che appena 15 minuti di meditazione mindfulness basata sul ritmo della respirazione portava ad essere meno vulnerabili al bias durante lo svolgimento di compiti di decisione in casi di business.  Nel primo esperimento si chiedeva agli studenti di scegliere di comprare una stampante di nuova tecnologia anche se avevano già investito in una più vecchia. Il secondo esperimento invece richiedeva di prendere la decisione di disinvestire sulla produzione di un aereo da guerra poichè un’azienda rivale ne aveva creato un modello superiore.

In entrambi i casi, i partecipanti che si sono sottoposti al training di mindfulness hanno dimostrato una resistenza maggiore all’effetto sunk cost (rispettivamente 78% e 53%) rispetto al gruppo di controllo (44% e 29%) a cui diversamente è stato chiesto di pensare a quello che si voleva.

Il prossimo passo sarà quello di capire se il far vagare la mente tra mille pensieri aumenti la vulnerabilità a quest’effetto. Quindi, quando dobbiamo prendere la decisione di continuare o meno in qualcosa in cui abbiamo già investito, prendiamoci 15 minuti per concentrarci sul momento attuale prima di prendere una decisione.

 

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Gianluca Minucci
Gianluca Minucci

Dottore in Psicologia Clinica e della Salute

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