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Intelligenza: una questione di genetica e non di socializzazione tra genitori e figli

I risultati della ricerca indicano che il quoziente intellettivo dei figli non è il risultato della socializzazione con genitori, ma ha origini genetiche

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 18 Nov. 2014

FLASH NEWS

I risultati indicano chiaramente che il QI non è il risultato della socializzazione tra figli e genitori. Insomma socializzare con i nostri figli li farà sentire sicuramente più amati e fiduciosi in sé stessi, ma non innalzerà il loro QI.

Nessuna delle buone abitudini che il senso comune suggerisce essere alla base di una sana socializzazione tra genitori e figli – leggere la storia della buonanotte, impegnarsi a comunicare, cenare insieme – ha alcuna influenza rilevabile sulla futura intelligenza dei bambini.

Risultati di studi precedenti sostengono la correlazione tra intelligenza e comportamenti genitoriali, ma questo dato, sostiene Kevin Beaver, professore di criminologia alla Florida State University, potrebbe essere falsato dal fatto di non tenere conto dell’influenza genetica. In altre parole bambini più intelligenti avrebbero genitori più intelligenti e il fatto che siano anche più socializzanti non influenzerebbe la loro intelligenza.

Proprio per testare queste due ipotesi, Beaver ha utilizzato un disegno di ricerca adoption-based. Infatti, studiare i bambini che non condividono il DNA con i genitori adottivi elimina la possibilità che la socializzazione dei genitori sia in realtà un marker della trasmissione genetica.

Il disegno di ricerca prevedeva l’analisi e la comparazione di due campioni di giovani provenienti dal National Longitudinal Study of Adolescent Health (un campione di giovani, rappresentativo a livello nazionale e un campione di bambini adottati).
Lo studio ha analizzato i comportamenti genitoriali e se questi hanno avuto un effetto sull’intelligenza verbale dei figli, misurata con il Picture Vocabulary Test (PVT). I test di intelligenza sono stati somministrati ai ragazzi durante le scuole medie e superiori, e successivamente tra i 18 e i 26 anni.

I risultati indicano chiaramente che il QI non è il risultato della socializzazione tra figli e genitori. Insomma socializzare con i nostri figli li farà sentire sicuramente più amati e fiduciosi in sé stessi, ma non innalzerà il loro QI.

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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