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A scuola di cucina quando si è a dieta: Emotifood e il Foodcoaching

Dall'idea della dietista Emanuela Russo e dello psicoterapeuta Emanuel Mian nasce il progetto che coniuga psicoterapia e psicoeducazione alimentare

Di Valentina Davi

Pubblicato il 21 Nov. 2014

Emotifood presenta un approccio innovativo al cibo e alla cucina attraverso il “FoodCoaching”: chi ha detto che, se si è a dieta, in cucina non si possa essere creativi?

“Vuoi che muoro?!” Che vi divertiate a guardare un disgustato Bastianich strigliare il povero malcapitato che ha reso la bistecca una sola, o vi stiate barcamenando con gli avanzi della sera precedente per creare il pranzo della domenica con Benedetta Parodi, o abbiate appena postato su Facebook la foto del gateau di patate appena sfornato (che sia su food porn o su cucinaremale fa lo stesso), converrete con me che viviamo nell’era dell’edonismo culinario: cibo appetitoso ovunque che però, spesso, non possiamo o vogliamo mangiare perché “siamo a dieta”.

Ogni giorno spuntano nuove diete più o meno discutibili che additano a turno a mostro i grassi, i carboidrati, le proteine, etc: cibo proibito ovunque. Novelli Carlo Cracco, da una parte ci improvvisiamo chef tra i fornelli e dall’altra rifuggiamo certi nutrienti come se fossero la peste. Forse è necessario rivedere il nostro rapporto con il cibo e abbracciare l’idea che dieta non deve coincidere per forza con privazione, semmai con stile di vita.

Da questa osservazione parte l’idea del progetto Emotifood della dietista Emanuela Russo e dello psicoterapeuta Emanuel Mian. Un progetto molto interessante che coniuga psicoterapia e psicoeducazione alimentare, rivolto a chi soffre di disturbi alimentari (Anoressia, Bulimia ed Obesità Psicogena), ma anche un progetto di “formazione per professionisti e di prevenzione e sensibilizzazione per il pubblico (genitori, caregivers, professionisti della salute) riguardo tutte le tematiche inerenti il cibo, il corpo e la crescita personale.”

Emotifood presenta un approccio innovativo al cibo e alla cucina attraverso il “FoodCoaching”: chi ha detto che, se si è a dieta, in cucina non si possa essere creativi? Quante volte avete gettato nel cestino in ufficio l’ennesimo pranzo a base di insalatina e petto di pollo ai ferri scondito per gettarvi su qualcosa di più appagante, ma foriero di sensi di colpa, all’urlo di “da domani mi rimetto in riga!”?

In realtà anche l’insalatina e il petto di pollo possono diventare più gustosi se si imparano modi differenti per cucinarli! Ecco quindi l’idea di organizzare corsi di cucina tenuti da abili chef su come imparare a preparare piatti sani e appetitosi, affiancati da una dietista che educhi ad una corretta alimentazione bilanciata.

E poiché è bene cominciare sin da piccoli, Emotifood tiene corsi di cucina anche per bambini (in italiano e inglese) in cui i piccoli possono divertirsi a manipolare gli ingredienti, costruire un nuovo rapporto con il cibo e imparare quali nutrienti sono contenuti nei diversi cibi, mentre per i genitori è previsto un intervento psicoeducazionale che li aiuti a gestire in maniera sana l’alimentazione a casa, non solo nei casi in cui siano presenti casi di disturbi alimentari in famiglia.

Insomma, sia che abbiate un rapporto patologico con il cibo, sia che rientriate nella categoria dei perennemente a dieta (da lunedì o da sempre), sia che siate alla ricerca di uno stile alimentare sano, il punto di partenza potrebbe essere proprio in cucina ed un corso che vi riappacifichi con il cibo in modo che i vostri pasti non siano più un enorme diludendo.

 

 

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Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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