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Un nuovo test per la valutazione del rischio di sviluppare Alzheimer

Secondo una ricerca un semplice test che unisce pensiero e movimento può aiutare a rilevare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer precocemente

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 13 Ott. 2014

FLASH NEWS

Secondo una ricerca della York University un semplice test che unisce pensiero e movimento può aiutare a rilevare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer, prima ancora che ci siano i segni.

I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di completare quattro compiti visuo-spaziali e cognitivo-motori di difficoltà crescente. I test erano volti a rilevare il rischio di Alzheimer in coloro che stavano avendo difficoltà cognitive, anche se non mostravano segni esteriori della malattia. 

 

I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: soggetti con diagnosi di MCI (compromissione cognitiva lieve) o con una storia familiare di Alzheimer, e due gruppi di controllo, giovani adulti e soggetti anziani, senza una familiarità con la malattia.

I risultati indicano che l’81,8 % dei partecipanti che avevano una storia familiare di Alzheimer o una MCI avevano difficoltà nei compiti visuo-motori più esigenti.

“La capacità del cervello di prendere in informazioni visive e sensoriali e trasformarle in movimenti fisici richiede la comunicazione tra la zona parietale nella parte posteriore del cervello e le regioni frontali”, spiega il ricercatore a capo dello studio Lauren Sergio. “Le difficoltà mostrate dai soggetti ad aumentato rischio di Alzheimer possono riflettere un’alterazione cerebrale o segnare l’inizio della neuropatologia, che disturba la comunicazione tra ippocampo e regioni parietale e frontali del cervello.”

Questo test si è dimostrato affidabile nel discriminare tra basso e alto rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer: il gruppo ad alto rischio ha mostrato tempi di reazione e movimento più lenti e meno accuratezza e precisione nei movimenti, dei gruppi di controllo.

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Hawkins, K.M., & Sergio, L.E. (2014). Visuomotor Impairments in Older Adults at Increased Alzheimer’s Disease Risk. Journal of Alzheimer’s Disease 42, 607–621. DOI 10.3233/JAD-140051 IOS Press. DOWNLOAD
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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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