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Paura di sentire di Michele Giannantonio (2012) – Recensione

L’autore ha voluto raccontare come nel proprio lavoro clinico, risulti evidente quanto spesso le persone tendano a voler sopprimere le emozioni - Psicologia

Di Alessia Incerti

Pubblicato il 16 Lug. 2014

Aggiornato il 23 Feb. 2015 11:23

 

 

L’autore del libro, lo psicoterapeuta Michele Giannantonio recentemente scomparso, ha voluto raccontare come nel proprio lavoro clinico quotidiano, risulti evidente quanto spesso le persone tendano a voler sopprimere, eliminare le emozioni dalla propria vita.

Si cerca attivamente di non sentirle: “far finta di niente” nella convinzione illusoria che se non mi dico ho paura, davvero non ho paura! Si “fa finta di niente” iper-razionalizzando, la cultura occidentale privilegia il pensiero astratto e la ragione e spinge in un angolo il mondo delle emozioni spesso visto come segno di debolezza e fragilità.

Le emozioni hanno avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’uomo: certo che se l’uomo primitivo non avesse provato paura nel vedere di fonte a sé un leone e non avesse utilizzato il proprio vissuto per comprendere il pericolo, progettare e attuare un piano di fuga, forse non saremmo qui!

Lo stesso aggettivo emotivo è connotato di significati negativi, indicare una persona come emotiva equivale a definirla poco equilibrata, inaffidabile e debole. Eppure nel vocabolario della lingua italiana Treccani leggiamo due definizioni:

[blockquote style=”1″]emotivo agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. émotif, der. del lat. emotus, part. pass. di emovere «scuotere, smuovere»]. 1 Che ha rapporto con l’emozione; o che provoca emozione. 2 Più spesso, riferito a persona, disposto all’emozione, soggetto a iperemotività; per estensione., impressionabile, sensibile, che si commuove e si eccita facilmente.[/blockquote]

Emotivo indica la relazione con le emozioni e per quanto talvolta ci sforziamo di disfarci delle emozioni stesse, esse sono imprescindibili e ineliminabili. Ingoiamo, mangiamo la rabbia, ma poi la sentiamo nello stomaco, eludiamo l’ansia ma poi avvertiamo un giramento di testa, cerchiamo di non sentire la tristezza e il dolore, ma poi il nostro corpo si blocca e ci chiede di rallentare o di non alzarsi dal letto.

Con semplicità e saggezza lo psicoterapeuta Michele Giannantonio, aiuta il lettore a comprendere il valore delle emozioni ed apprendere modalità funzionali di gestione, delle emozioni anche quelle più fastidiose: la rabbia, la tristezza, la colpa e la vergogna.

L’autore ci guida a sentirle attraverso esempi, racconti personali, strategie della terapia sensomotoria e di mindfulness. Egli ci rammenta che: “noi pensiamo con tutto il corpo non solo con il cervello”.

Nel nostro corpo, se lo ascoltiamo, troviamo tutte le informazioni di ciò che proviamo e come stiamo. Possiamo usare questi segnali per orientare i nostri scopi in senso adattivo e migliorativo, invece che cercare di eliminare queste informazioni.

Con un linguaggio semplice e accessibile anche a chi non ha mai letto un saggio di psicologia, Michele Giannantonio ci ha ben spiegato come mai finiamo per reprimere le nostre emozioni, perché non le consideriamo utili suggeritrici nelle relazioni interpersonali, e ancora perchè spesso prendiamo decisioni irrazionali ignorando completamente le informazioni che le nostre emozioni ci mandano.

In questo libro troviamo risposte a queste domande ed esercizi utili per integrare le emozioni nel nostro essere ed agire e scoprire il valore universale e personale del nostro sentire.

Indicato: a tutti!

Controindicato: a nessuno!

 

ARTICOLO CONSIGLIATO:

La regolazione delle emozioni in psicoterapia. Guida pratica per il professionista – recensione

 

BIBLIOGRAFIA:

  •  Giannantonio, M. (2012). Paura di sentire. Come gestire il pericolo delle emozioni. Centro Studi Erickson, Trento.  ACQUISTA ONLINE  
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Alessia Incerti
Alessia Incerti

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

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