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Binge Drinking: le abbuffate di Alcool – Psicologia

Binge Drinking: implica il consumo di numerose unità di alcol in un breve arco di tempo. Ormai diffuso stabilmente in Italia, registrando dal 2013 un costante aumento in entrambi i sessi, soprattutto tra i giovani, ma sempre più tra gli adolescenti e in particolare tra i maschi.

Di Teresita Forlano

Pubblicato il 02 Mag. 2014

Aggiornato il 23 Giu. 2014 16:26

 Teresita Forlano

 

 

Binge Drinking - Psicologia - Immagine: © creative soul - Fotolia.comIl binge drinking modalità di bere di origine nordeuropea che implica il consumo di numerose unità di alcol in un breve arco di tempo, si è ormai diffuso stabilmente in Italia, registrando dal 2013 un costante aumento in entrambi i sessi, soprattutto tra i giovani, ma sempre più tra gli adolescenti e in particolare tra i maschi.

La grande diffusione del fenomeno binge drinking, è una problematica psico-sociale emergente, questo è quanto si evince dalla ‘Relazione al Parlamento su alcol e problemi alcol correlati 2013′ pubblicata sul sito del Ministero della Salute.

Nel 2012 i binge drinkers rappresentano complessivamente il 6,9% della popolazione di 11 anni e più (l’11,1% tra i maschi e il 3,1% tra le femmine) ma tra i giovani maschi di 18-24 anni il fenomeno interessa ben il 20,1%; inoltre, il 14,8% ha ammesso comportamenti di binge drinking e, da quanto si legge nella Relazione, appare anche, nei giovani di entrambi i sessi, la correlazione, evidenziata dall’Istat, tra binge drinking e assidua frequentazione di discoteche, soprattutto nella fascia di età 18-24 anni”.

Tale correlazione, secondo il Ministero della Salute, può aggravare i pericoli derivanti dal bere e richiede pertanto un monitoraggio particolarmente attento, anche in considerazione del fatto che i giovani fra i 20 e i 24 anni continuano ad essere la classe di età più colpita dai danni per incidente stradale, uno dei più importanti indicatori di danno indirettamente causato dall’alcol. Nel 2012 sono stati 309 i morti e 31.305 i feriti in questa classe di età.

Che cos’è il Binge Drinking

Il binge drinking letteralmente significa abbuffata alcolica, e consiste nell’assunzione di 5 o più bevande alcoliche al di fuori dei pasti in un breve arco di tempo, con gravi rischi per la salute e la sicurezza. Nel binge drinking la persona ingerisce volutamente quantità ripetute di alcol in misura maggiore rispetto alle sue capacità psicologiche e fisiologiche e al contesto nel quale si trova; lo scopo patologico di queste abbuffate alcoliche è quello di provare ebbrezza fino ad arrivare alla ubriacatura completa con perdita di controllo e intossicazione. Il punto critico può essere raggiunto dopo molte ore o anche diversi giorni di assunzione. Gli episodi di Binge drinking sono contraddistinti da:

  • eccessivo consumo di alcol;
  • assunzione di alcol rapidamente in un breve arco di tempo;
  • bere fino ad ubriacarsi e a sentirsi male;
  • bere in compagnia in particolari eventi.

Si arguisce che esso è più probabile in situazioni sociali, piuttosto che, quando l’individuo è solo. I binge drinker bevono maggiormente cocktail, birra e vino mentre in misura minore i liquori. Sono attenti alla moda dell'”happy hour” proposta dai locali.

Disagi e rischi per la salute e il benessere dell’individuo

Nelle abbuffate alcoliche esiste sia la pericolosità indotta dalla quantità eccessiva di alcool, sia quella dovuta alla modalità di ingestione, la quale, amplifica l’impatto negativo sulle capacità e sulla salute psicologica, cognitiva e organica. Va sottolineato che le ripetute bevute possono avere carattere occasionale, ma purtroppo, alcune volte, si trasformano in atteggiamento frequente e poi in vera e propria patologia sia fisica che psichica, ovvero in dipendenza da alcool, con il possibile verificarsi di concomitanti sintomi di astinenza quali: depressione, disturbi del sonno, disturbi sessuali, irritabilità, problemi di performance cognitive, come problemi di concentrazione, apprendimento e memoria (sia a lungo, che a breve termine), con pericolosi sbandamenti dell’attenzione e vuoti mnemonici non solo nelle attività scolastiche o lavorative, ma anche nelle attività semplici e normali di tutti i giorni.

Fare esperienza del Binge drinking comporta problemi nelle attività quotidiane, nelle amicizie, nei rapporti affettivi, nelle dinamiche familiari, nelle aree sociali, personali, sessuali, l’individuo ha quasi sempre difficoltà a gestirsi dato lo stato di alterazione in cui si trova dopo un abbuffata alcolica.

Oltre la sfera interpersonale, lavorativa, familiare, affettiva, viene messa in serio pericolo la propria vita e salute con gravissimi rischi: incidenti, violenza, atti di vandalismo, rapporti sessuali non protetti con predisposizione al contagio di malattie virali e gravidanze indesiderate. A causa degli effetti a lungo termine sulla salute fisica con problemi e danni al sistema cardiaco, ormonale, neurologico, gastrointestinale, ematico, immunitario, muscolo- scheletrico, a livello fetale nelle donne in gravidanza, nell’attività circadiana, e sulla salute mentale con la riduzione della capacità di attenzione, concentrazione, e possibile stato confusionale, il binge drinking è considerato uno dei più grandi problemi di salute al giorno d’oggi.

Studi sul fenomeno

Recenti studi americani, dimostrano che l’alcol bevuto velocemente ha effetti maggiormente deleteri rispetto alla stessa quantità assunta con più dilazione temporale. Ulteriori studi hanno posto in evidenza il fatto che bere grosse quantità di alcol in tempi rapidi, in particolare durante il fine settimana o comunque in concomitanza di feste o ritrovi, e poi mantenere durante il resto dei giorni sobrietà dagli alcolici, è molto pericoloso in quanto, può aumentare gli effetti negativi dei momenti di Binge drinking.

Motivi che possono spingere alle abbuffate alcoliche

Le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi all’alcol possono essere: uniformarsi al gruppo , provare sensazioni piacevoli; la solitudine, evadere dai problemi, dal senso di vuoto, curarsi dalla depressione; alcuni giovani lo fanno per disinibirsi prima di un rapporto sessuale.

Prevenzione

Il binge drinking è nocivo, indipendentemente dall’età di una persona, gli operatori sanitari possono contribuire prestando maggiore attenzione alle proprie abitudini di consumo dei pazienti, soprattutto ex bevitori. Nel caso di adolescenti, interventi di tipo preventivo possono essere ad esempio: controlli periodici, riabilitazione psico-sociale e tutor coetanei che possono ridurre il livello di consumo critico. In alcuni casi si ricorre a sedute coinvolgendo i familiari del paziente.

In Italia i bevitori giovani sono aumentati, come evidenziato dal rapporto del Ministero della Salute, anche se, rispetto agli altri paesi la percentuale è minore (ma questo non deve tranquillizzare, il problema esiste comunque). I giovani sono prematuramente iniziati al consumo di alcolici, anche sotto forma di dolci con dirette ricadute sulla salute, sull’economia e sul lavoro. Efficaci strategie per ridurre il binge drinking potrebbero essere: oltre a leggi adeguate per il consumo di alcool, aumentare l’attenzione pubblica e diffondere informazioni sui rischi derivanti dal fenomeno, magari conducendo inchieste dai dipartimenti di emergenza sul comportamento pericoloso; investire nella ricerca, formare operatori sanitari e comunicare con il pubblico.

 

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Teresita Forlano
Teresita Forlano

PSICOLOGA - Sessuologa, Psicoterapeuta della Gestalt e Analisi Transazionale

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