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Giovani padri a rischio depressione

La genitorialità paterna porta con sè il rischio di sviluppare sintomi depressivi e la necessità di monitorare la relazione padre-figlio - Genitorialità

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 29 Apr. 2014

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

La depressione genitoriale nei padri ha chiaramente anche un effetto negativo sui figli in termini di caratteristiche delle interazioni genitore-figlio tra cui maggiori punizioni corporali, minori interazioni e maggiore stress riportato anche nella relazione.

Anche i giovani padri sarebbero a rischio di un significativo aumento di sintomi depressivi in co-occorrenza del cambiamento del loro ruolo familiare.

Uno studio longitudinale recentemente pubblicato sulla rivista Pediatrics lo riporta e sottolinea la necessità di guardare criticamente all’emergenza di tale fenomeno con adeguati e tempestivi interventi di screening e monitoraggio per poi rispondere al bisogno dei giovani padri.

Secondo i dati dello studio (che ha coinvolto un campione di padri americani diventati genitori per la prima volta nella fascia di età dai 24 ai 32 anni e che vivevano in casa con i figli), i sintomi depressivi aumentavano mediamente del 68% durante i primi cinque anni di paternità (da sottolineare che ciò non significa che si debba poi necessariamente sviluppare un conclamato episodio depressivo maggiore o disturbo dell’umore – aspetto non considerato dallo studio che utilizzando questionari self-report e non colloqui clinici/SCID-I).

La ricerca ha utilizzato dati raccolti da 10.623 giovani uomini coninvolti nello studio National Longitudinal Study of Adolescent Health (Add Health) monitorati e valutati durante l’adolescenza fino alla transizione nell’età adulta; in particolare sono state utilizzate come misure di outcome una batteria di scale per la valutazione della depressione con riferimento al Center for Epidemiologic Studies Depression Scale.

E’ interessante notare che lo studio mette in evidenza che sono proprio i giovani padri che vivono in casa insieme ai figli a sviluppare un aumento dei sintomi depressivi nei primi cinque anni di paternità; va sottolineato che coloro che invece non vivevano quotidianamente nella stessa casa con i figli presentavano maggiori sintomi depressivi prima della nascita del figlio che invece iniziano a diminuire durante gli anni della paternità ( da riconoscere che tale sottocampione è però minore in termini di numerosità rispetto al campione di padri che convivono con i loro figli).

La depressione genitoriale nei padri ha chiaramente anche un effetto negativo sui piccoli figli in termini di caratteristiche delle interazioni genitore-figlio tra cui maggiori punizioni corporali, minori interazioni e maggiore stress riportato anche nella relazione.

 

 

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