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Report: Giornate Seminariali Siciliane di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitiva

Si è conclusa il giorno 7 dicembre, con soddisfazione, la terza edizione di Giornate Seminariali Siciliane di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitiva.

Di Redazione

Pubblicato il 16 Dic. 2013

Teresa Costanza.

Report dal convegno

Giornate Seminariali Siciliane di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitiva.

 

Locandinaa Giornate Seminariali 2013 MasterSi è conclusa il giorno 7 dicembre, in un generale clima di soddisfazione, la terza edizione di Giornate Seminariali Siciliane di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitiva.

Terza edizione che segue quelle del 2011 a Catania presso Le Ciminiere sul tema dell’intervento psicologico e forense nei casi di abuso sessuale e del 2012 a Palermo presso il Cristal Palace Hotel sul tema delle nuove strategie di psicoterapia nei disturbi di personalità.

L’evento, che quest’anno si è svolto a Caltanissetta, sempre con il patrocinio dalla sezione regionale della SITCC, ha visto succedersi relatori provenienti da gran parte delle città siciliane: Tullio Scrimali e Massimo Sciuto da Catania, Simona Tedesco da Palermo, Damiana Tomasello e Cristian Tinebra da Enna, Alessia Di Liberto e Mariangela La Lisa da Ragusa e Siracusa, Lisa Alaimo, Teresa Costanza, Laura Carbone e Giovanni Duminuco da Caltanissetta.

Il tema di questa terza edizione è stato incentrato sulla Metacognizione, nel duplice versante dell’assessment e dell’intervento psicoterapico centrato sullo sviluppo delle capacità di metacognizione.

Sebastiano Maurizio Alaimo, ideatore e direttore scientifico delle Giornate Seminariali Siciliane (GSS), ha aperto i lavori facendo il punto sulle attività che sono state svolte in questi ultimi anni dal Centro Clinico e di Ricerca per la Psicoterapia Cognitiva centrata sulla Implementazione delle Funzioni Metacognitive (nato originariamente come Unità Clinica e di Ricerca dell’Istituto Scientifico di Psicologia “Edgar Morin” (ISPEM) di Caltanissetta). Ha ricordato gli studi su metacognizione e terapia dei Disturbi di personalità, l’importanza dei contributi del Terzo centro romano e i contatti, seppur al momento sporadici, con il conterraneo Antonino Carcione e con Giancarlo Dimaggio e Raffaele Popolo.

Un Centro Clinico che si è speso molto nella ricerca e che ha proposto tre nuovi strumenti per la valutazione di specifiche aree della metacognizione (uno dei quali in press, Rivista Psichiatria & Psicoterapia, ed. G. Fioriti).

Particolarmente coinvolgente il lavoro presentato da Giovanni Duminuco, laureato in Filosofia e perfezionato in Bioetica, componente del Gruppo di studio sulla epistemologia della complessità dell’ISPEM. Duminuco ha compiuto un dovizioso excursus sul grande tema della metacognizione a partire dal concetto di mente e di consapevolezza del se cominciando dall’antica Grecia, attraverso Platone, Aristotele, Democrito, Cartesio, Locke, Hobbes, Cabanis, Bateson via via fino al pensiero dei filosofi moderni giungendo alle porte delle scienze cognitive e delle neuroscienze.

Ha subito dopo preso la parola Tullio Scrimali, ribadendo lo spirito di collaborazione con i colleghi che da molti anni si occupano di metacognizione in Italia e preannunciando una serie di iniziative in ambito didattico da concertare tra la Scuola in psicoterapia cognitiva Aleteia, da lui diretta, e il Centro Clinico e di Ricerca di Psicoterapia Cognitiva centrata sulla Implementazione delle Funzioni Metacognitive di Caltanissetta, diretto da Sebastiano Maurizio Alaimo.

 Tullio Scrimali e Damiana Tomasello hanno illustrato un nuovo strumento iconico per l’assesment di cognizione e metacognizione che ha la duplice funzione di valutare il deficit nella ToM (teoria della mente) e al contempo di avviare, dopo la valutazione, un percorso di riabilitazione. Scrimali ha altresì illustrato diffusamente i gap della metacognizione nel paziente schizofrenico e l’importanza degli interventi riabilitativi in tale direzione.

Altrettanto interesse ha suscitato la relazione dal titolo Psicoterapia Cognitiva del paziente difficile: Training metacognitivo e incremento delle abilità deficitarie nel setting di gruppo presentata da Simona Tedesco, psicoterapeuta impegnata a Palermo, nel versante occidentale dell’isola. Durante il suo intervento a presentato il Protocollo Cnosso e la sua applicazione su sei pazienti afflitti da gravi Disturbi della personalità.

Nel pomeriggio è stata la volta di giovani ricercatori che, con grande entusiasmo hanno presentato delle ricerche di particolare interesse, in diversi ambiti. Lisa Edvige Alaimo e Teresa Costanza hanno parlato dello sviluppo delle capacità di ToM in soggetti con ritardo mentale, evidenziando come nello studio il diverso livello di funzionalità non può essere spiegato solo a partire dal tipo di deficit mentale e che probabilmente l’attenzione e le premure dei genitori insieme a interventi abilitatiivo-riabilitativi potrebbero spiegare la variabilità registrata.

Laura Carbone ha messo in luce con la sua ricerca, condotta su soggetti in età evolutiva, l’importanza e l’efficacia di alcuni strumenti, come quello proposto dalla Main (Cos’è un pensiero?) utilizzato insieme al più celebre compito di falsa credenza di Sally e Anne insieme ancora al disegno della famiglia (per valutare la tipologia dell’attaccamento, interpretazione secondo Attili e Vermigli), e alle Favole di Duss. Lo studio, confermando quanto presente in letteratura, mostra alte correlazioni tra il tipo di attaccamento e lo sviluppo di adeguate funzioni metacognitive.

Mariangela La Lisa e Alessia Di Liberto hanno parlato di metacognizione e pazienti psichiatrici gravi. Anche le due giovani ricercatrici hanno illustrato uno studio su 50 soggetti, descrivendo i punteggi ottenuti ai diversi test e cercando di spiegarne, attraverso l’analisi statistica, il rapporto con la tipologia e gravità della malattia mentale.

Infine, molto interesse e curiosità in sala ha suscitato il lavoro del criminologo Cristian Tinebra che ha compiuto una lunga disanima sulle “capacità metacognitive” del mostro di Rostov, Andreij Romanovic Chikatilo.

Le due sessioni, quella mattinale e quella pomeridiana, sono state seguite da un vivace dibattito (molti, tra il pubblico, insieme ai professionisti, gli studenti di psicologia delle Università di Catania, Enna e Palermo), a testimonianza del crescente interesse per l’argomento trattato.

Discussione che si è protratta anche durante la pausa pranzo in un clima di piacevole confronto tra le “vecchie” e le giovani generazioni di professionisti della salute mentale.

Sull’onda dell’ottimismo e del rinforzo ricevuto dall’esito anche di questa edizione di Giornate Seminariali Siciliane di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitiva, i colleghi del Centro Clinico e di Ricerca per la Psicoterapia Cognitiva centrata sulla Implementazione delle Funzioni Metacognitive e dell’ISPEM di Caltanissetta, insieme al suo ideatore e direttore scientifico Alaimo, dalla prossima settimana si dicono già pronti per la organizzazione della quarta edizione che avrà luogo, dopo Catania, Palermo e Caltanissetta, in un’altra delle splendide città siciliane.

 

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