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Mark Frank – Comportamento e inganno, refresh, review & update

Mark Frank - Sapere leggere il non verbale e identificare le menzogna sono infatti capacità che possono tornare utili anche nella vita di tutti i giorni.

Di Valentina Davi

Pubblicato il 25 Nov. 2013

 

Report seminario

MARK FRANK – COMPORTAMENTO E INGANNO. REFRESH, REVIEW & UPDATE

MARK FRANK 2° SEMINARIO PADOVASapere leggere il comportamento non verbale e identificare indizi di possibile menzogna sono infatti capacità che possono tornare utili non solo in ambito professionale, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Mark Frank, uno dei più illustri esperti di comunicazione non verbale al mondo, collega di Paul Eckman, che ha istruito il consulente scientifico della Casa Bianca, il Congresso degli Stati Uniti e le Accademie Nazionali delle Scienze sull’inganno e contro il terrorismo, è tornato in Italia con un imperdibile aggiornamento del 1° seminario tenutosi a giugno a Gorizia. 

In quest’occasione il Dott. Frank ha riproposto il training sul riconoscimento delle micro-espressioni facciali, che consiste nell’imparare ad individuare i movimenti facciali distintivi delle principali emozioni (paura, disgusto, disprezzo, gioia, tristezza, sorpresa, rabbia) per poter poi riconoscere tali espressioni quando compaiono sul volto di una persona in un brevissimo lasso di tempo (meno di mezzo secondo); spesso le micro-espressioni facciali  sono infatti il risultato del tentativo mal riuscito di celare la reale emozione provata e rappresentano quindi un segnale rivelatore che qualcosa non quadra.

È interessante il fatto che il miglioramento nel riconoscere le micro-espressioni, ottenuto in situazione sperimentale a seguito del training, si mantenga (seppur in percentuale minore) anche al di fuori del contesto di laboratorio. Il training quindi ha una sua utilità per tutte quelle professioni in cui è importante riuscire a capire se l’interlocutore sta mentendo o meno (psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, poliziotti, etc.).

Il seminario ha inoltre affrontato l’applicazione dell’analisi del comportamento non verbale in differenti ambiti:

I rapporti interpersonali.

Il Dr. Frank ha illustrato come i segnali non verbali si modifichino nel corso dello sviluppo di una relazione, dal primo approccio indicativo di interesse (es. aumento della frequenza e della durata del contatto visivo, l’inclinazione del corpo l’uno verso l’altro, la presenza di contatto fisico…), ai primi appuntamenti (sincronizzazione dei comportamenti, aumento di sorrisi veri…) fino ad arrivare al matrimonio, in cui si osserva per esempio una maggiore reciprocità emotiva.

Il campo medico.

Il Dr. Frank ha mostrato casi in cui l’espressione delle emozioni è compromessa (es. chirurgia plastica, botulino…) e analizzato alcuni disturbi in cui il comportamento non verbale presenta delle caratteristiche particolari, come nella Personalità di tipo A (sopracciglia aggrottate, sguardo più intenso), nella depressione (tentativi di nascondere le emozioni negative e simulare quelle positive, espressività emotiva rallentata, comparsa di una maggiore percentuale di sorrisi veri con il progredire della terapia) e nella schizofrenia (espressioni emotive meno fluide e meno sincronizzate, non congruenti con il contesto).

Inoltre ha indicato quei segnali che, attraverso un’accurata analisi dell’ambiente, dell’aspetto del paziente, del suo approccio ai presenti e delle sue modalità di interazione, se integrati con una buona conoscenza psicopatologica, possono aiutare ad identificare i pazienti pericolosi. 

Il campo business. 

In questo ambito è importante saper cogliere, in caso di negoziazione, segnali di informazioni fasulle (nel caso di una contrattazione distributiva) oppure segnali di tipo emotivo (nel caso di una negoziazione cooperativa). Inoltre in caso di più soggetti in gioco, la capacità di saper leggere il comportamento non verbale può dare indizi su chi sia, nel gruppo, realmente il capo.

Il campo giuridico e legislativo. La capacità di saper interpretare correttamente i segnali non verbali ha un’indiscutibile importanza quando si devono intervistare dei testimoni o dei sospetti; a tal proposito il Dr. Frank ha mostrato quei segnali rilevatori che potrebbero indicare la possibile (mai certa) presenza di una menzogna e che, quindi, posso guidare l’intervistatore nella conduzione di un colloquio più mirato.

Sempre in campo giuridico-amministrativo gioca un ruolo fondamentale la capacità di individuare potenziali atti di violenza; si pensi alla lotta contro il terrorismo. Mark Frank ha illustrato alcuni interessanti studi recenti che hanno evidenziato il ruolo della presenza contemporanea di rabbia, disgusto e disprezzo all’interno di un discorso nel predire comportamenti violenti (Matsumoto et Al., 2012; 2013)

In conclusione, il seminario tenuto da Mark Frank a Padova non ha deluso le aspettative: interessante, molto utile, con la presentazione di una letteratura scientifica aggiornata di livello, in grado di trasmettere competenze trasversali a differenti ambiti professionali. Se dovesse tornare in Italia vi consigliamo di non perdere l’occasione di andarlo ad ascoltare: sapere leggere il comportamento non verbale e identificare indizi di possibile menzogna sono infatti capacità che possono tornare utili non solo in ambito professionale, ma anche nella vita di tutti i giorni.

LEGGI:

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE –  ESPRESSIONI FACCIALI – FACIAL EXPRESSION – CONGRESSI

 

Mi stai mentendo? Mark Frank insegna a smascherare le bugie

Intervista a Mark Frank – Riconoscere le menzogne

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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