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Teoria della mente – La lettura ci aiuta a capire meglio gli altri

Una nuova ricerca ha indagato l’effetto che la lettura di opere di narrativa ha sulla Teoria della mente, capacità di comprendere gli stati mentali altrui.

Di Francesca Vinciullo

Pubblicato il 14 Ott. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Una nuova ricerca messa a punto da David Comer Kidd e Emanuele Castano (The New School for Social Research), pubblicata sul giornale Science, ha indagato l’effetto che la lettura di opere di narrativa ha sulla capacità di comprendere gli stati mentali degli altri, ovvero sulla Teoria della mente.

Quest’ultima è una complessa abilità sociale che ci permettere di “leggere” la mente dell’altro e di comprenderne gli stati mentali. Lo studio vuole indagare in che modo la qualità della lettura, valutata attraverso 3 diversi tipi di narrativa, influiva sulla Teoria della mente dei soggetti. La prima categoria riguardava la narrativa “letteraria”, relativa a quelle opere di maggior prestigio letterario che raccontavano storie percepite come verosimili.

La seconda, la “narrativa di genere”, comprendeva romanzi di fantascienza e la terza, denominata “non-fiction”, raggruppa tutte le opere non categorizzabili nei due gruppi precedenti, come ad esempio le opere di matrice storica. Per ognuna delle tre categorie vennero selezionate delle opere che furono assegnate, secondo un ordine casuale, a ciascuno dei partecipanti. Dopo la lettura dei romanzi, i ricercatori valutarono la Teoria della mente dei soggetti tramite diverse misurazioni.

Una di queste (denominata “Reading the Mind in the Eyes”) consisteva nell’osservare delle fotografie in bianco e nero e cercare di riconoscere l’emozione provata dal soggetto raffigurato. Un’altra, invece, valutava indici cognitivi ed affettivi. Dai risultati emerse che in tutte le diverse misurazioni, i soggetti destinati alla lettura della narrativa letteraria ottennero punteggi mediamente superiori rispetto a quelli assegnati alle altre due categorie, le quali non evidenziarono differenze significative.

Sembra, quindi, che non è sufficiente la lettura di opere di vario genere per migliore la nostra teoria della mente,  ma l’elemento cruciale è rappresentato proprio dal tipo di narrativa di cui si fa uso. Sono le opere di narrativa letteraria appartenenti alla prima categoria a stimolare un maggior pensiero creativo ed un coinvolgimento intellettivo superiore che permettono di ottenere effetti positivi sulle nostre abilità sociali.

La letteratura narrativa richiede, infatti, una maggior coinvolgimento intellettivo del lettore, necessario per comprendere le mille sfaccettature che si snodano nel racconto e la complessità di ciascun personaggio. Come accade nella vita reale, al lettore è richiesto uno sforzo cognitivo per capire i personaggi nella loro totalità e dare senso al loro comportamento. Sembra, dunque, che la capacità della lettura e della narrativa di influire positivamente sulle abilità sociali e sulla teoria della mente è determinata dal fatto che i romanzi stimolano un processo intellettivo raffinato necessario per scrutare dentro ogni personaggio.

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TEORIA DELLA MENTE – LETTERATURA

 

 

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Francesca Vinciullo
Francesca Vinciullo

Dottore Magistrale in Psicologia Clinica

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