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Affrontare la Malattia e il Lutto (2013) – Recensione

Il libro Affrontare il lutto e la malattia cerca di dare una risposta alle domande che spesso, in un momento così delicato, restano sospese.

Di Marina Morgese

Pubblicato il 02 Ott. 2013

Recensione del Libro:

Affrontare la malattia e il lutto

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Affrontare la malattia e il lutto  - copertinaIl libro “Affrontare il lutto e la malattia” cerca di dare una risposta alle domande che spesso, in un momento così delicato, restano sospese: “come si può evitare che il dolore di un genitore resti muto? Come permettere ai bambini di parlare di ciò che temono, della loro malattia, se ne sono affetti, o di quella di un genitore? Come possiamo parlare della morte ai bambini che sono la speranza del futuro?

Quando muore una persona cara, di colpo cessano tutte le nostre certezze e ci tocca fare i conti con l’assenza di qualcuno che è stato parte di noi. All’improvviso crolla il mondo sotto i nostri piedi e ci si sente impotenti e desiderosi di protezione. Ma cosa succede quando un lutto impatta nel mondo interno di un bambino? Quali parole trovare per una cosa già così inspiegabile per un adulto?

Il libro “Affrontare il lutto e la malattiarimanda proprio a questo e cerca di dare una risposta alle domande che spesso, in un momento così delicato, restano sospese: “come si può evitare che il dolore di un genitore resti muto? Come permettere ai bambini di parlare di ciò che temono, della loro malattia, se ne sono affetti, o di quella di un genitore? Come possiamo parlare della morte ai bambini che sono la speranza del futuro?

Il libro, scritto da vari autori ( S.M.G. Adamo; M. Badoni; C.M. Carlevaris; R. De Falco e I. Pick), fa parte della collana “Cento e Un Bambino”, collana di prospettiva psicoanalitica, diretta da Emanuela Quagliata e rivolta a tutti i genitori, composta da volumi monotematici riguardanti le tappe principali della vita di un bambino.

La lettura si presenta scorrevole, agevolata da un numero esiguo di pagine e da un formato molto ridotto. Talvolta gli autori si lasciano cadere in un linguaggio forse troppo tecnico per un genitore, tuttavia a fine volume viene presentato un piccolo glossario, contenente il significato dei vari termini scientifico-psicologici utilizzati.

Il libro offre una panoramica psicologica di quel che succede in una famiglia colpita da una grave malattia o da un lutto e del difficile ruolo di guida, per i più piccoli, che i vari caregiver, già distrutti dal dolore, dovrebbero ricoprire. Nelle pagine non viene presentata, tuttavia, una guida ai comportamenti da adottare o meno ma, cosa più importante, nel libro si tenta di comprendere quanto sia difficile affrontare un lutto, si rispetta il dolore e il tempo (a volte lungo) di riorganizzazione interna dei più grandi e, alla luce di questo, si cerca di illustrare le ricadute di ciò sui più piccoli e il modo migliore per accogliere le loro domande, i loro dubbi e la loro sofferenza, senza mascherare la propria.

Il libro è inoltre arricchito da capitoli su un tema che, per la sua natura altamente dolorosa, rimane spesso tabù: cosa succede quando tocca al bambino essere vittima di una grave malattia? Si snoda così la parte finale del libro, in cui vengono presentati diversi casi di supporto psicologico a bambini e a genitori, effettuati nei vari ospedali pediatrici.

Gli autori sembrano mettersi in gioco: attraverso tali casi, offrono parte della loro professionalità ed anche della loro sofferenza (perché, ahimè, nonostante il distacco, non siamo fatti di pietra!) per illustrare quanto sia importante intervenire non solo sul corpo del bambino ma anche sui suoi vissuti, sulle sue emozioni, sulle sue lecite domande. A questo proposito non nascondo quanto sia difficile rimanere impassibili dinnanzi ad alcune righe dei vari casi riportati, disagio tuttavia “accolto”, nel dispiegarsi del testo, dagli stessi autori, con un invito a dedicare più spazi di supervisione e discussione tra il personale curante (medici, infermieri e psicologi).

Nonostante la collana e il volume siano pensati per i genitori (con lutti da affrontare o non), consiglio la lettura del volume anche a psicologi e psicoterapeuti: l’esame puntiglioso dei vissuti interni legati a un lutto e i vari casi clinici presentati,  possono offrire uno spunto teorico ma soprattutto pratico, anche per i tanti che non seguono un orientamento psicoanalitico. 

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BIBLIOGRAFIA:

  •  Adamo, S.M.G.; Badoni, M.; Carlevaris, C.M.; De Falco, R.  e Pick, I. (2013) Affrontare il Lutto e la Malattia. In Quagliata, E., Cento e Un Bambino. Roma, Astrolabio- Ubaldini Editore.

 

 

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Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

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