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Neuroscienze: scoperto un Circuito Cerebrale correlato all’Infertilità

L'infertilità è un problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo: gli studi di popolazione danno un indice di fecondità intorno al 25%.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 02 Ott. 2013

Aggiornato il 29 Gen. 2018 11:09

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

L’infertilità è un problema importante che affligge milioni di persone in tutto il mondo: considerando che i vari studi di popolazione danno un indice di fecondità (possibilità di concepire per ciclo) intorno al 25% in coppie giovani, i calcoli prevedono che nelle nuove coppie il 19% avrà problemi riproduttivi dopo 2 anni e che di queste il 4% sarà sterile e le altre coppie saranno subfeconde, cioè con un indice di fecondità 3 o 4 volte più basso della norma.

I ricercatori della New Zealand’s University of Otago hanno fatto una scoperta importante per la comprensione dei circuiti cerebrali fondamentali per la fertilità normale negli esseri umani e in altri mammiferi e per consentire la progettazione di nuove terapie per le coppie infertili e nuove forme di contraccezione.

Kisspeptin, una piccola proteina, e il suo recettore GPR54, era stato già identificato come cruciale per la fertilità negli esseri umani, ora, grazie agli studi del professor Herbison – direttore del University’s Centre for Neuroendocrinology, leader mondiale nello studio dei meccanismi cerebrali di controllo della fertilità – si scopre come questa molecola sia fondamentale anche perchè si verifichi l’ovulazione .

Herbison ha scoperto che le GnRH (gli ormoni di rilascio delle gonadotropine), prodotte dall’ipofisi, sono attivate dalla comunicazione tra i suoi recettori cellulari GPR54 e la proteina kisspeptin. In pratica quando la comunicazione fallisce non c’è ovulazione.

I ricercatori studiando i topi che non avevano recettori GPR54 nei neuroni GnRH, hanno scoperto che questi non avevano raggiunto la pubertà ed erano sterili. Hanno poi dimostrato che i topi infertili potevano tornare alla fertilità, inserendo il gene GPR54 in pochi neuroni GnRH .

Secondo Herbison, questi risultati rappresentano un passo in avanti sostanziale per consentire nuove cure per l’infertilità e lo sviluppo di nuovi contraccettivi.

La nostra nuova comprensione del meccanismo esatto attraverso il quale kisspeptin funge da controllore della riproduzione è un importante passo avanti che apre nuove strade per affrontare quello che è spesso un problema di salute straziante. Attraverso i dettagli di tale meccanismo ora abbiamo un interruttore chimico chiave grazie al quale i farmaci possono essere mirati“, spiega il professor Herbison .

Inoltre la proteina kisspeptin può rivelarsi utile nel trattamento di malattie come il cancro alla prostata che sono influenzate dai livelli degli ormoni sessuali steroidei nel sangue.

 

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GRAVIDANZA E GENITORIALITA’ – NEUROSCIENZE

L’INFERTILITA’ DI COPPIA IN UN’OTTICA COSTRUTTIVISTA – SITCC 2012

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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