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La felicità fa bene ai nostri geni!

Felicità e geni: una buona predisposizione mentale influenza positivamente i nostri geni. Psicologia & Genetica

Di Francesca Vinciullo

Pubblicato il 04 Set. 2013

Aggiornato il 16 Mar. 2015 14:56

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Felicità e geni: una buona predisposizione mentale influenza positivamente i nostri geni.

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A rivelarlo è uno studio diretto da un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti (UCLA’s Cousins Center for Psychoneuroimmunology) e dell’Università del North Carolina al termine di una serie di ricerche compiute nell’arco di circa dieci anni.

Steven Cole e colleghi, tra cui Barbara L. Fredrickson  (University of North Carolina) hanno studiato per lungo tempo le conseguenze sui nostri geni di sentimenti come la tristezza, la paura, lo stress.

In questo studio, invece, il tema approfondito si rifà agli effetti di fattori psicologici positivi sull’espressione genica umana, ovvero stati di benessere e di felicità.

Il Rilassamento modifica L'espressione Genica. - Immagine: © Maridav - Fotolia.com
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I ricercatori hanno cercato di valutare le implicazioni biologiche di forme di benessere eudemonico ed edonico. Il primo riguarda una forma di felicità che proviene dal possedere un profondo senso di determinazione, assumendo la felicità come fine naturale della vita; il secondo, invece, propone come fine dell’azione umana il conseguimento di un benessere immediato.

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Vennero analizzati i campioni di sangue di un gruppo sperimentale di 80 soggetti adulti, con lo scopo di mappare gli effetti delle diverse forme di felicità attraverso la valutazione dei profili di espressione genica.

I risultati mostrano che una forma di benessere eudemonico comporta dei profili favorevoli di espressione genica nelle cellule immunitarie dei soggetti, che si traducono in una forte espressione di geni antivirali e anticorpi. Una forma di felicità edonica, invece, comporta un profilo caratterizzato da una forte espressione genica infiammatoria e bassa espressione antivirale. Già studi precedenti avevano evidenziato il fenomeno per cui le cellule immunitarie circolanti mostrano una variazione nei profili di espressione genica in seguito a periodi di stress.

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Questo effetto, definito CTRA (conserved transcriptional response to adversity) è caratterizzato da un aumento dell’espressione di geni coinvolti nell’infiammazione e una diminuita espressione di geni coinvolti nelle risposte antivirali.

Questo studio mette in luce che sentirsi bene ed essere felici influenza in modo diverso il genoma umano. Le due forme di benessere studiate, però, avevano gli stessi effetti positivi sugli stati emotivi dei soggetti.

Le persone con alti livelli di benessere edonistico, infatti, non si sentivano peggio di quelli dell’altro gruppo. Le implicazioni biologiche sul genoma, però, risultarono differenti.

Sembra, quindi, che il genoma umano sia molto sensibile alle diverse modalità con cui le persone, inconsapevolmente, cercano di raggiungere la felicità. 

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Francesca Vinciullo
Francesca Vinciullo

Dottore Magistrale in Psicologia Clinica

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