expand_lessAPRI WIDGET

L’ Effetto Placebo non dipende dal profilo di personalità

L'effetto placebo non dipende dal profilo di personalità del soggetto. E' il risultato di un insieme di elementi tra cui il tipo di terapia e il contesto.

Di Francesca Vinciullo

Pubblicato il 02 Set. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Una recente ricerca messa a punto dal Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School ha rivelato che non esiste una relazione diretta tra il tipo di personalità e la risposta positiva all’ Effetto Placebo, ma che occorre considerare una serie di diversi fattori.

LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: PLACEBO – EFFETTO PLACEBO

Le risposte positive ai trattamenti placebo non dipendono dal profilo di personalità del soggetto, bensì sono il risultato di un insieme di elementi tra cui il tipo di terapia, il contesto e il carattere della persona.

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche
Articolo Consigliato: Il potere di Suggestione & Aspettative sul Comportamento

LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: PERSONALITA’- TRATTI DI PERSONALITA’

Una recente ricerca messa a punto dal Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School ha rivelato che non esiste una relazione diretta tra il tipo di personalità e la risposta positiva al placebo, ma che occorre considerare una serie di diversi fattori.In questo studio Jian Kong e colleghi si sono serviti di due sessioni sperimentali al fine di valutare gli effetti analgesici dell’agopuntura, della simulazione di un trattamento con l’agopuntura e di una pillola placebo nella sensibilità al dolore su un gruppo di  soggetti sani.

Inizialmente, i ricercatori posizionarono un elettrodo caldo sull’avambraccio di ogni soggetto sia prima che dopo ognuna delle tre condizioni sperimentali, quella con il trattamento analgesico, autentico o simulato. Venne registrato, quindi, il momento in cui la temperatura dell’elettrodo diventava insopportabile per il soggetto.

Dopo due settimana da questa prima fase dello studio, i ricercatori utilizzarono una sessione sperimentale in cui i soggetti furono sottoposti ad una prova in cui venne monitorato il loro livello di attivazione dei circuiti cerebrali del dolore.

LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: DOLORE

In realtà, la risonanza magnetica mostrata ai soggetti non mostrava davvero indici di attivazione cerebrale, bensì riproduceva valori in modo casuale. Questa sessione sperimentale aveva lo scopo di stimare l’effetto placebo tramite tecniche di suggestione e condizionamento attraverso stimoli visivi.

LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: NEUROPSICOLOGIA

I risultati mostrano che non vi è una relazione diretta tra i diversi partecipanti e la risposta ai trattamenti in grado di spiegare che l’effetto placebo dipenda da uno specifico assetto di personalità. I soggetti, infatti, risposero in maniera diversa ai vari metodi placebo, confermando come la risposta non dipenda esclusivamente dal carattere della persona, ma invece vari in relazione a fattori contestuali e ambientali, coinvolgendo così tratti personali e situazionali.

Al variare del trattamento placebo varia anche la risposta del soggetto. Dai risultati emerge, inoltre, una relazione tra l’aspettativa di successo di un determinato trattamento e il dolore percepito in relazione allo stimolo. Nel complesso, questi risultati evidenziano che al variare della terapia variano anche gli effetti del trattamento placebo, il cui esito sembra essere legato ad aspetti non esclusivamente relativi alla personalità del soggetto.

LEGGI:

PERSONALITA’- TRATTI DI PERSONALITA’ –  DOLORE – NEUROPSICOLOGIA

 

 

BIBLIOGRAFIA:

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Francesca Vinciullo
Francesca Vinciullo

Dottore Magistrale in Psicologia Clinica

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel