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Dalla nascita all’adolescenza: cosa succede al cervello?

Il cervello (corteccia frontale) va incontro a cambiamenti significativi dalla nascita alla fine dell'adolescenza e anche l'epigenoma si trasforma.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 18 Lug. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

I ricercatori hanno scoperto che la corteccia frontale (la parte del cervello responsabile per la pianificazione di comportamenti complessi e l’acquisizione di nuove informazioni), va incontro a cambiamenti significativi dalla nascita alla fine dell’adolescenza e che anche l’epigenoma – l’insieme di segnali chimici responsabili dell’accensione o spegnimento dei geni nel DNA – si trasforma.

L’esperienza dei genitori con i figli e degli insegnanti con i gli studenti dimostra come i bambini cambiano i loro comportamenti e le loro conoscenze dall’infanzia all’adolescenza.

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Un articolo pubblicato su Science in collaborazione con il team di Manel Esteller, direttore dell’Epigenetics and Cancer Biology Biomedical Research Institute, ricercatore e professore di genetica alla Universitat de Barcelona, ci dà un indizio importante per la comprensione di questo processo.

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I ricercatori hanno scoperto che la corteccia frontale (la parte del cervello responsabile per la pianificazione di comportamenti complessi e l’acquisizione di nuove informazioni), va incontro a cambiamenti significativi dalla nascita alla fine dell’adolescenza e che anche l’epigenoma – l’insieme di segnali chimici responsabili dell’accensione o spegnimento dei geni nel DNA – si trasforma.

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Lo studio analizza l’epigenoma di neonati e adolescenti di 16 anni e adulti di età compresa tra 25 e 50 negli Stati Uniti e in Catalogna (Spagna).

La scoperta pubblicata su Science dimostra che uno di questi segnali epigenetici, la metilazione del materiale genetico, è progressivamente aumentata fino alla fine dell’adolescenza e l’ingresso nell’età adulta.

I risultati dello studio mostrano che la metilazione del DNA ha un ruolo fondamentale nel plasmare gli spazi di comunicazione tra neuroni (sinapsi)“, spiega Esteller. “Il cervello è diviso in materia bianca (cellule gliali) e materia grigia (neuroni). Patterns di metilazione del DNA distinguono geni con attività cellulare specifica. Anche nella materia grigia, ci sono sottotipi di cellule, come i neuroni piramidali e produttori neurotrasmettitore GABA che hanno sotto-regole specifiche di metilazione del DNA. Inoltre, la metilazione del DNA dei neuroni è diversa dal resto delle cellule nel nostro corpo. Se normalmente un gene è chiamato 5-MCG, questo, nel cervello, è chiamato 5-MCH: è come mettere un accento aperto o chiuso ad una parola per cambiare il suo significato “spiega Esteller.

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Questa scoperta potrebbe avere una grande importanza nella conoscenza della biologia del cervello, perché oltre a spiegare la plasticità di questo organo durante l’apprendimento e l’esperienza, potrebbe essere decisiva per comprendere le cause di alterazioni del comportamento e malattie psichiatriche.

Ora i ricercatori devono verificare se le alterazioni minori del programma di metilazione del DNA durante lo sviluppo postnatale precoce potrebbero essere associate a disturbi dello sviluppo neurologico, come l’autismo o la schizofrenia.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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