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Prevenire il Declino Cognitivo con i Videogame

Prevenire il Declino Cognitivo con i Videogame. Fredric Wolinsky ha studiato l'effetto del videogame "Road Tour" sulle funzioni esecutive.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 13 Mag. 2013

FLASH NEWS

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Prevenire il Declino Cognitivo con i Videogame. Fredric Wolinsky ha studiato l’effetto del videogame “Road Tour” sulle funzioni esecutive.

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Con l’avanzare dell’età andiamo inevitabilmente incontro a un certo grado di declino cognitivo: secondo alcuni studi la perdita progressiva delle “funzioni esecutive” comincia al raggiungimento della mezza età, secondo altri studi invece il nostro declino cognitivo inizia già a 28 anni.

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Le funzioni esecutive stanno alla base della regolazione dei processi di pianificazione, controllo e coordinazione del sistema cognitivo e sono indispensabili nel problem solving di tutti i tipi, dalla soluzione di problemi matematici, all’acquisizione di abilità sociali; inoltre il deficit delle funzioni esecutive è specifico in alcune sindromi, come nell’autismo, nella dislessia, nell’ADHD, ma anche nella schizofrenia e nel disturbo della condotta.

Secondo uno studio condotto alla University of Iowa i tanto incriminati videogame rappresentano un utile strumento di prevenzione del declino cognitivo della mente. Fredric Wolinsky, autore dello studio e professore al UI College of Public Health, ha studiato proprio l’effetto di videogame chiamato “Road Tour” sulle funzioni esecutive di un ampio gruppo di pazienti. Il gruppo era composto da 681 soggetti sani, che sono stati suddivisi in 4 gruppi, ciascuno di questi suddiviso a sua volta per età (50-64 anni e over 65): il primo gruppo doveva risolvere un cruciverba computerizzato, mentre gli altri tre gruppi hanno giocato a “Road Tour”, in cui lo scopo del gioco è identificare un certo veicolo senza lasciarsi distrarre e confondere da altri stimoli che compaiono sullo schermo; l’obiettivo, naturalmente, è quello di aumentare la velocità e l’agilità mentale del giocatore nell’identificare il veicolo target.

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Durante l’esprimento il gioco comincia con una valutazione per determinare la velocità iniziale di elaborazione: I risultati indicano che i gruppi che hanno giocato almeno 10 ore, a casa o in laboratorio, hanno guadagnato almeno tre anni di miglioramento cognitivo al retest un anno dopo. Un gruppo che ha avuto una formazione aggiuntiva di 4 ore al gioco ha ottenuto risultati addirittura migliori, guadagnando 4 anni di migliorameno cognitivo.

Inoltre chi ha giocato a “Road Tour” ha ottenuto un punteggio di gran lunga migliore rispetto al gruppo “parole crociate” su test di concentrazione, agilità di spostamento da un compito mentale a un altro e la velocità con cui nuove informazioni vengono elaborate.

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L’allenamento al videogame quindi non solo ha impedito il declino, ma ha anche velocizzato le funzioni esecutive.

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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