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Il Pregiudizio Sociale Nasce con Noi – Psicologia Sociale

Pregiudizio Sociale: Secondo lo studio pubblicato su Psychological Science, i neonati di appena 9 mesi mostrano una preferenza solo per individui simili.

Di Giuseppina Epifanio

Pubblicato il 10 Apr. 2013

Aggiornato il 17 Apr. 2013 10:50

di Giuseppina Epifanio

Il Pregiudizio Sociale Nasce con Noi. - Immagine: © oksun70 - Fotolia.comPregiudizio Sociale: Secondo lo studio pubblicato su Psychological Science, i neonati di appena 9 mesi mostrano una preferenza solo per individui simili.

La ricerca – condotta attraverso esperimenti ingegnosi con marionette conigli, marionette cani, palle, crackers e fagiolini – rivela le possibili radici cognitive del pregiudizio sociale e gli atteggiamenti alla base della violenza nei confronti di persone percepite come diverse da noi. Nella nostra vita sociale, tendiamo ad avere rapporti con persone che hanno qualcosa in comune con noi, come crescere nella stessa città, preferire gli stessi cibi, avere gli stessi hobby, ecc. La ricerca suggerisce che i bambini facciano la stessa cosa, preferendo le persone che amano gli stessi cibi, vestiti e giocattoli.

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Le preferenze aiutano a formare i contatti sociali, tutto ciò può avere però un lato oscuro come, ad esempio, maltrattare il soggetto diverso o, nei casi estremi, felicitarsi verso qualcuno che tratta male chi è diverso da noi.

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Per scoprire se le radici di queste tendenze sono presenti sin dall’infanzia, la psicologa scienziata Kiley Hamlin, professore presso la University of British Columbia, ha condotto due esperimenti.

Nel primo, i ricercatori hanno individuato il cibo preferito di due gruppi di bambini, uno di 9 e l’altro di 14 mesi: la scelta era tra crackers e fagiolini. Dopo, i bambini hanno visto uno spettacolo di burattini, in cui una marionetta preferiva i crackers mentre l’altra sceglieva i fagiolini. Quindi un fantoccio ha dimostrato che la sua preferenza era la stessa del neonato e un altro fantoccio ha manifestato gusti opposti.

Successivamente i bambini hanno visto un altro spettacolo di burattini, in cui sia il burattino coniglio simile (cioè quello che aveva scelto lo stesso cibo) che quello dissimile (quello che aveva scelto il cibo diverso da quello del bambino), hanno perso la palla e la volevano indietro. La palla cadendo, rimbalzava verso uno dei due pupazzi cane. Alternativamente, i bambini hanno visto che un pupazzo cane aiutava sempre il fantoccio coniglio per riavere la palla (pupazzo Helper), mentre un altro pupazzo cane ostacolava il fantoccio coniglio senza palla, cercando di rubargliela (Harmer).

 Non sorprende che quasi tutti i bambini (sia di 9 che di 14 mesi) abbiano preferito il personaggio che ha aiutato il fantoccio simile, piuttosto che quello che l’ha danneggiato. La cosa davvero sorprendente consiste nel fatto che quasi tutti i bambini abbiano preferito il personaggio che ha ostacolato il fantoccio diverso da loro, piuttosto che il personaggio che l’ha aiutato.

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Secondo Hamlin, questi risultati suggeriscono che i bambini, così come gli adulti, incorporano informazioni non solo su quello che fanno le persone (azioni buone o azioni cattive), ma che riescano a crearsi anche delle valutazioni sociali.

I ricercatori hanno confermato questi risultati in un secondo esperimento, che comprendeva un fantoccio neutrale che non aveva mostrato alcuna preferenza alimentare e nessun comportamento utile o dannoso.

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Questa volta, solo il gruppo di 14 mesi di età ha fornito dati significativi: questi bambini hanno preferito il personaggio che danneggiava il burattino dissimile piuttosto che quello neutro, e il burattino neutro piuttosto che quello che aiutava il burattino dissimile. Questi risultati suggeriscono che, a partire dai 14 mesi di età, si generano sentimenti positivi verso coloro che fanno del male agli individui diversi da loro e sentimenti negativi verso coloro che invece li aiutano. I ricercatori deducono che, tra i 9 ei 14 mesi, i bambini sviluppano la capacità di ragionamento che portano a valutazioni di tipo sociale.

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Questi risultati evidenziano i meccanismi fondamentali che sono alla base delle nostre interazioni con persone simili e diverse da noi.

“Il fatto che i bambini mostrano questi pregiudizi sociali, prima ancora di poter parlare, suggerisce che i pregiudizi non sono solo il risultato della sperimentazione di un mondo sociale diviso, ma si basano in parte su aspetti fondamentali della valutazione sociale umana”, dice Hamlin.

Le ragioni esatte che possano spiegare le valutazioni polarizzate dei neonati sono ancora sconosciute. Le ipotesi parlano di un possibile effetto “Schadenfreude” (termine tedesco che significa “piacere provocato dalla sfortuna”) verso individui che non piacciono, oppure tale atteggiamento potrebbe semplicemente riconoscersi nelle alleanze che sono implicite nelle interazioni sociali.

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Giuseppina Epifanio

Giuseppina Epifanio PSICOLOGA SPECIALIZZANDA IN PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

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