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Monografia ACT – Parte Finale – Inattività o Impegno all’Azione?

Monografia Acceptance and Commitment Therapy Parte Finale. Mi concentrerò sulla mancanza di attività e impegno per perseguire i valori personali.

Di Andrea Bassanini

Pubblicato il 22 Apr. 2013

 

Monografia ACT – Parte Finale –

Inattività o Impegno dell’Azione?

PARTE 7 di 7

 

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Monografia ACT - Parte finale - Immagine:  © benchart - Fotolia.comMonografia Acceptance and Commitment Therapy: Parte Finale. Mi concentrerò sulla mancanza di attività e impegno per perseguire i valori personali.

 LEGGI LA MONOGRAFIA SULL’ ACCEPTANCE AND COMMITMENT THERAPY

In quest’ultima parte della monografia mi concentrerò sull’ultimo dei processi inseriti nel modello dell’ Acceptance and Commitment Therapy: la mancanza di attività e impegno per perseguire un valore personale. 

Cosa significa? anche quando riusciamo a diventare consapevoli dei nostri meccanismi dannosi, delle nostre fusioni, delle maschere che indossiamo e dei momenti di mindlessness, in cui ci comportiamo con il pilota automatico acceso, resta un passo importante da fare: Impegnarsi per l’azione! e perseguire i propri valori! 

Gli ostacoli più dannosi a tale impegno possono essere riassunti in due categorie di comportamenti: l’impulsività e l’evitamento persistente. 

ARTICOLI SULLA PROCRASTINAZIONE

Entrambi tali comportamenti portano a vivere una vita caratterizzata da restrizione delle attività e rigidità del repertorio comportamentale. Fare sempre le stesso cose, evitare sempre le stesse situazioni equivale a non fare!

Monografia ACT – parte 5 - Quale maschera indossiamo?. -Immagine: © olly - Fotolia.com
Monografia ACT – Parte 5 – Quale Maschera Indossiamo?

L’effetto maggiormente disfunzionale della inflessibilità comportamentale è che tale scelta (perchè in fondo, di scelta si tratta…) rende difficile adattare i propri  obiettivi e i propri scopi personali alle esigenze del contesto e ciò porta l’individuo ad un continuo confronto con i propri ostacoli, che spesso ha esito negativo.

Ciò che L’Acceptance and Commitment Therapy persegue è favorire la consapevolezza dell’individuo su tali meccanismi e il riconoscimento di come perseguire mantenersi all’interno di un panorama di impulsività e evitamenti lo porti ad agire contro i propri valori.

SCOPI ESISTENZIALI

L’azione impegnata, termine usato in Acceptance and Commitment Therapy per definire l’azione personale guidata dai propri valori, prevedere che l’individuo “faccia i conti” con le proprie difficoltà e fragilità.

Accogliendo e prendendo contatto con le proprie fragilità e guidando le proprie azioni partendo dai propri valori personali permette di perseguire una vita significativa e ricca, non senza sofferenze, ma soddisfacente e SCELTA!

Un tema molto caro all’ Acceptance and Commitment Therapy è il concetto della workability, della “fattibilità“. Un’azione impegnata e guidata dai propri scopi deve essere anche fattibile, perseguibile. Ad esempio, se io vado in terapia con l’obiettivo di “non provare mai l’ansia“, posso anche impegnarmi a cercare di evitare il meno possibile le situazioni ansiogene, posso impegnarmi nelle esperienze proposte dal percorso psicoterapeutico, ma se il mio obiettivo rimane quello di non provare mai ansia l’esito sarà fallimentare, perché non è fattibile! 

IN TERAPIA

Perchè allora l’impulsività e l’evitamento sono azioni poco funzionali? Perchè entrambe non sono perseguibili per un lungo periodo di tempo. Sia l’agire in modo impulsivo nella maggior parte delle situazioni sia evitare tutto ciò che mi fa paura non può portare a risultati soddisfacenti, in termini di benessere personale e relazionale.

 

 La proposta dell’ Acceptance and Commitment Therapy è ciò che viene chiamata “committed action”, l’azione impegnata.

Che cos’è l’azione impegnata? 

– Scegliere continuamente di impegnarsi in azioni nella direzione dei propri valori personali, nonostante le emozioni difficili che si potranno incontrare durante il percorso

– Impegnarsi nelle azioni importanti per se stessi e nel momento di difficoltà ancorarsi al respiro, in modo quanto possibile gentile, grazie alle pratiche di mindfulness

– Godersi anche il viaggio, non concentrarsi sempre e solo sui piccoli obiettivi (un piccolo fallimento può essere un passo importante e diretto verso i propri valori personali)

– Persistere e mantenere tale impegno, mettendo in conto ostacoli e difficoltà (ad esempio, paura di a sbagliare, ricordi dolorosi, sensi di colpa, vergogna etc…)

– Do what it takes! fa quel che serve per vivere secondo i propri valori.

 ALLEANZA TERAPEUTICA

A parere di chi scrive, l’azione impegnata rappresenta una delle parti più difficili dei percorsi di vita di ognuno di noi. Talvolta, noi sappiamo bene cosa sarebbe utile e significativo per noi e passare all’azione spesso risulta comunque difficile, soprattutto se oltre alle normali paure umane ci mettiamo ad ascoltare la radio della nostra mente (metafora molto usata nell’ Acceptance and Commitment Therapy), con le sue storie catastrofiche e giudicanti di come siamo, di come ci vedranno gli altri e di cosa siamo e non siamo in grado di fare.

E talvolta, farlo da soli può risultare molto difficile… E per fare il “balzo in avanti” a volte è utile un percorso di psicoterapia.

 

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Andrea Bassanini
Andrea Bassanini

Psicologo - Spec. in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale

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