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11 Settembre: Immagini violente & Impatto dei Traumi Collettivi

L'esposizione ripetuta a immagini violente può rappresentare un importante meccanismo con cui si diffonde l'impatto dei traumi collettivi.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 11 Set. 2012

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Secondo un nuovo studio della University California Irvine l’esposizione ripetuta a immagini violente – dagli attacchi terroristici dell’11 settembre alle fucilazioni della guerra in Iraq- porterebbe a un aumento di disturbi fisici e psicologici in soggetti adulti. Lo studio mette in luce gli effetti rilevantemente negativi dell’esposizione ripetuta a immagini violente di “traumi collettivi” quali calamità naturali, attacchi terroristici e scene di guerra.

Le persone che hanno guardato per più di quattro ore al giorno immagini violente  multimediali relative all’evento dell’11 settembre o al conflitto in Iraq nelle settimane successive a tali eventi hanno riportato sintomi sia da disturbo acuto da stress che da disturbo post-traumatico da stress nel corso dei mesi successivi.

Parimenti gli stessi individui hanno presentato significativi malesseri somatici dai due ai tre anni successivi all’esposizione ripetuta di tali immagini traumatiche.

Lo studio ha previsto un assessment della salute fisica e mentale dei soggetti prima degli eventi in questione, del livello di esposizione mediatica a tali immagini, dei sintomi di stress acuto immediatamente seguenti cosi come del disturbo post-traumatico da stress. Una fase di assessment di follow-up si è poi svolta a tre anni da tali eventi.

Quasi il 12 per cento dei 1322 partecipanti ha riferito un alto livello di stress acuto relativamente all’11 settembre, mentre circa il 7 per cento ha riferito elevati livelli di stress acuto legati alla guerra in Iraq. Soprattutto le persone che avevano visto ripetutamente per più di quattro ore cruente immagini violente televisive di tali eventi avevano più probabilità di presentare sintomi di stress acuto rispetto a coloro che ne avevano fruito in misura minore.

Secondo gli studiosi tali risultati suggeriscono che l’esposizione ripetuta a immagini violente multimediali potrebbe essere un importante meccanismo attraverso il quale si diffonde l’impatto dei traumi collettivi. La ricerca finanziata dalla National Science Foundation verrà pubblicata a breve su Psychological Science.

 

 

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Linda Confalonieri
Linda Confalonieri

Redattrice di State of Mind

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