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Neuroscienze: le Motivazioni capovolte nel cervello dei mancini.

Il rapporto tra Dominanza Manuale e Tendenze Motivazionali analizzato dalle neuroscienze: le differenze tra mancini e destrimani.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 04 Mag. 2012

– Rassegna Stampa – 

La dominanza manuale può determinare l’organizzazione delle tendenze motivazionali delle emozioni nel nostro cervello secondo un nuovo studio pubblicato su PLoS ONE.

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheAvvicinamento e allontanamento da stimoli fisici o sociali rappresentano tendenze all’azione, e cioè componenti motivazionali delle emozioni stesse. Da sempre in letteratura si è affermato come la tendenza all’avvicinamento fosse elaborata dall’emisfero sinistro, mentre la tendenza all’allontanamento da quello destro. Certamente questa solidità si fondava su molteplici studi sperimentali  di neuroscienze: tutti su soggetti destrimani!

Lo studio di Brookshire e Casasanto rovescia letteralmente la prospettiva: utilizzando la tecnica elettroencefalografica hanno confrontato l’attività elettrica cerebrale dei partecipanti destrimani e mancini nell’emisfero destro e sinistro in una fase di riposo (senza alcun compito).

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Dopo tale misurazione i soggetti hanno completato un self-report che misurava il livello di tendenza all’avvicinamento. Nei destrimani un più elevato livello di motivazione all’avvicinamento era associato a maggior attività elettrica nell’emisfero sinistro rispetto al destro, mentre l’opposto è stato rilevato nei mancini: una maggior motivazione all’avvicinamento correlava con attività elettrica più intensa a carico dell’emisfero destro rispetto al sinistro.

La maggior parte delle funzioni cognitive, a differenza di quelle motorie, non subisce particolarmente l’effetto della lateralizzazione manuale: basti pensare al linguaggio, fedelmente ancorato all’emisfero sinistro nella maggior parte di destrimani e mancini.

A partire dalle osservazioni scientifiche secondo cui le persone tenderebbero ad utilizzare più la mano dominante nelle di azioni di avvicinamento e la mano non dominante nelle condotte di allontanamento e repulsione si fonda l’aspettativa di conferma di tale ipotesi scientifica effettivamente verificata poi nello studio. Infatti, la tendenza all’avvicinamento sarebbe prerogativa dell’emisfero che controlla la mano destra nei destrimani (il sinistro) e la mano sinistra nei mancini (il destro): i dati non rimandano tanto a una simpatica coincidenza quanto portano a speculare su un possibile legame tra circuiti neurali che controllano il movimento delle mani e le emozioni, in una prospettiva di stretta connessione tra emozione, (cognizione) e azione.

 

 

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