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Neuroscienze: l’evoluzione parallela di Intelligenza e Worry.

Elevati punteggi di QI ed elevati livelli di Worry correlano positivamente con l’attività cerebrale nella materia bianca subcorticale.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 16 Apr. 2012

Aggiornato il 02 Ago. 2012 10:22

– Rassegna Stampa – 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheSecondo una recente ricerca del SUNY Downstate Medical Center il worry potrebbe essersi evoluto con l’intelligenza: i ricercatori hanno scoperto che sia elevati punteggi di QI e che elevati livelli di worry (che si può intendere come attività mentale caratterizzata dalla predominanza di predizioni ansiose e paure  di possibili futuri eventi negativi) correlano positivamente con l’attività cerebrale nella materia bianca subcorticale.

Nello studio 26 pazienti con diagnosi di disturbo d’ansia generalizzato (GAD) sono stati confrontati con 18 soggetti di controllo per valutare la relazione tra l’intelligenza (QI), il worry, e l’attività metabolica della materia bianca subcorticale. I partecipanti sono stati valutati mediante il Penn State Worry Questionnaire e  Wechsler Abbreviated Scale of Intelligence, e sottoposti a una tecnica particolare di brain imaging in grado di valutare l’attività metabolica della materia bianca subcorticale.

I risultati evidenziano che i pazienti con GAD, rispetto ai soggetti di controllo, presentavano un livello significativamente maggiore di worry, punteggi più elevati al QI e una minor concentrazione di colina nella materia bianca subcorticale. Combinando i dati dei soggetti GAD e del gruppo di controllo, una bassa concentrazione di colina subcorticale era associata sia a punteggi elevati di QI che a maggior worry; analizzando invece le correlazioni tra intelligenza e worry nei singoli gruppi è emerso che nel campione di controllo, elevati QI erano associati  con bassi livelli di worry, mentre nei pazienti con GAD, punteggi più alti di QI erano associati a un maggior grado di worry. Il che significa che la correlazione tra ansia e intelligenza assume un rapporto direttamente proporzionale nei pazienti con GAD mentre inversamente proporzionale nei soggetti non patologici.  

In generale, sia elevati punteggi di worry che di intelligenza sarebbero entrambi legati a un comune substrato neurale, e cioè la riduzione della colina nella materia bianca subcorticale, facendo ipotizzare un rapporto di  co-evoluzione tra i processi tipici dell’ansia e l’ intelligenza, caratteristica considerata tra le più adattive nell’evoluzione umana.

I risultati di questo studio dal titolo “The Relationship between Intelligence and Anxiety: An Association with Subcortical White Matter Metabolism” sono stati pubblicati in un recente numero di Frontiers in Evolutionary Neuroscience 

 

 

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Redattrice di State of Mind

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